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30 giugno 2012 6 30 /06 /giugno /2012 07:33

Batista-7632.JPGBattista Marchesi prosegue nelle sua fatica. Ha raggiunto gli Ottomila chilometri percorsi (e, quanto all'enormità della sua impresa, è come se fosse arrivato sulla cima più alta del mondo) e adesso, continuando ad impilare giudiziosamente e con infinita pazienza le sue tappe giornaliere una sull'altra quasi fossero mattoncini di un gioco di costruzioni, si accinge a scendere nel fondo della Fossa delle Marianne, attraversando di continuo nuovi scenari di geografia fantastica e fantasticata, e muovendosi come uno Xavier De Maistre  nel suo “Viaggio attorno alla mia camera”.

Il viaggio di Battista consiste di tanti mattoncini (e tappe giornaliere) che Tista sta impilando una sull’altra, un po’ tra il gioco e la serissima impresa, mentre come nuvole che passano nel cielo la sua mente viene attraversata da mutevoli scenari emozionali.
Ma, nello stesso tempo non perde d’occhio il riferimento concreto all’impresa del francese Serge Girard che camminò e corse da Parigi sino a Tokyo (Trans-EurAsia, tra il 205 e il 2006), percorrendo 19.097 km in 262 giorni: la bella notizia è che nel suo ruolino di marcia, rigorosamente controllato grazie al suo garmin, Tista – a parità di giorni impiegati da quando si è messo in movimento – è in vantaggio di circa 700 km rispetto al Campione francese. “Zucchero non guasta bevanda”, come si suol dire.
Questi 700 km di vantaggio, rappresentano un margine operativo che gli consente di stare più tranquillo, se in qualche giorno non dovesse rispettare interamente il suo ruolino di marcia.
La tappa del 12 giugno descritta dalla cronaca di Vitaliano “Diavolo Rosso” Grassi è stata una tappa bagnata, letteralmente affogata in un mare di pioggia, in cui - in fondo - non faceva alcuna differenza stare fuori o dentro i flutti corruschi del fiume Oglio: ma nemmeno questo ha modificato la determinazione di Tista che affronta le difficoltà con levità e buonumore e magari cantando…

Ecco, di seguito, la cronaca di Vitaliano Grassi.

Batista 7636(Diavolo Rosso. 12 giugno 2012) Un evento importante lo si festeggia come si vuole, Battista marchesi – per gli amici, “Tista” -  lo festeggia per strada sotto un acquazzone che non ha voluto patteggiare (solo i politici lo possono fare). Lui aveva chiesto una tregua, almeno stavolta, ma Giove Pluvio, irremovibile ha risposto di no. Non si è lasciato corrompere, nemmeno di fronte agli ottomila “Eurochilometri”del nostro campione, che si sono allontanati.

Con  irremovibile baldanza, ha perfino aggiunto: “Ognuno deve fare il suo mestiere, io non faccio regali a nessuno, qui non siamo alla fiera degli Obei-Obei di Milano, qui non c'è niente da barattare”. Tista non s'arrabbia, non vuole  battibeccare, oggi ha i suoi conti da  sistemare.

Ho un buon vantaggio di quasi settecento chilometri rispetto all'impresa del campione francese Serge Girard - ribatte compiaciuto Tista – e ciò, per me, rappresenta uno stimolo psicologico fondamentale: avere una riserva di energia ti fa riposare la mente e non ti manda fuori di testa”.

Anche oggi Marchesi sembra non incontrare nessuno. C'è il solito fiume Oglio che resta muto come sempre. E' piuttosto nero, anzi a dire il vero è di color cioccolato e va paurosamente di onda, meglio lasciarlo stare.

Chi vuoi trovare in giro con un simile tempaccio? Da lontano spunta solo un grigio Angelo. Ma non è un Angelo del Paradiso, bensì è Angelo Possessi, ottantun anni suonati, un amico di vecchia data. Anche lui è proprio come Tista: un atleta temerario. E si nota subito: i suoi passi sono svelti e decisi, è proprio un  marciatore.
Si  abbracciano, si stringono forte, si sussurrano qualche parola, sui loro volti si  dipinge un forte  turbamento. “Sono trascorsi solo vent'anni dall'ultimo incontro, ci eravamo conosciuti mille anni fa sulle piste innevate delle montagne bergamasche. Angelo, - ricorda Tista - quando inforcava i suoi sci, incuteva paura anche alla neve che si scansava per farlo passare”.

Solo un infarto gli ha impedito di continuare a gareggiare nel lontano 1984. Ha agganciato al chiodo la sua attrezzatura, senza però smorzare la sua passione sportiva. Superata l'impasse, è tornato indietro con gli anni: l'Atletica giovanile lo ha voluto come Tecnico Istruttore.

Batista 7658Incontrandosi, si danno la mano e come due scolaretti  sotto la pioggia e se ne vanno a cercare un riparo. Hanno ancora  molto da raccontare, ma il tempo è scaduto. Tista si stacca, non vorrebbe andare via, ma il suo cuore batte forte e supera le sue quarantaquattro abituali pulsazioni, che ora non riesce più a controllare. È stato un incontro straordinario di nostalgiche ebbrezze sportive che, vuol tenere strette strette a sé.

Non ha l'immunità parlamentare e nemmeno l'immunità emozionale, poiché riprende subito in mano la situazione: adesso  si ricorda quel che deve fare.

Ma che fai? Tista! Tista! almeno oggi, non salire su quella panchina, potresti scivolare, piove a dirotto, lascia perdere, lo farai un'altra volta. “Sei peggio delle anatre di Montisola, hai imparato da loro: una scrollata di piume e ritorni asciutto come un panno tolto da un'asciugatrice”.

Se piove - risponde Tista mentre fa il suo stretching - poi arriva il sole, questo lo diceva anche Giupì, la maschera bergamasca che ogni tanto gli piace ricordare”.

E' inutile lamentarsi o mordersi le unghie dalla rabbia!
“Bisogna pazientare”!
Tista lo ha capito, preferisce prendersi in giro, con uno stratagemma per... non dover mollare.

Non è un mago, ma lui sa anche inventare. Se vede le pozzanghere non le vuole disturbare. Quando può salta persino sui muretti, ne approfitta per asciugarsi le scarpe ormai imbrombate e appesantite. Qualcuno si metterebbe a piangere su questo muro del pianto, lui invece canta persino: “Scendeee ... laaa ... pioggiaaa ...”, ma solo alcune strofe, poi tace. Non se le ricorda più. Non fa niente, tanto il muro ora non c'è più.

Il suo è un canto libero e di gioia, non di rabbia come l'uccello nella gabbia.
E' stracontento oggi, sotto il suo tendone, un ombrellone grande grande. Si concede uno spuntino, non si ferma nemmeno, preferisce ritornare: Lovere lo aspetta.

Un ritorno anticipato, per cambiare scarpe maglie e calzoncini, breve sosta e un riposino. Poi si torna, manca poco, un paio d'ore ed è finita.
Si tocca le gambe, le sfiora soltanto, ha pura di farle del male; solo Davide Gaioni, l’amico fisioterapista le sa manipolare.

Molto presto si ritira, scoccano le ore 21,50.
Vuol vedere Carosello, dieci minuti solamente e poi a nanna come i bimbi del .. ‘57 - anno in cui nacque la trasmissione. “Se tutti i bambini - sussurra Tista - guardassero il mio Carosello, al mattino sarebbero svegli come me”.

Non si addormenta subito, la solitudine che sempre lo tampina l'ha chiusa a chiave nello sgabuzzino. Prima di addormentarsi, comincia a sognare per non sentirsi solo.

Dopo aver scalato il suo “Ottomila” si sveste da alpinista, indossa una muta: ma cosa vuole fare?

Si immerge. Ormai è diventato un pesce. Vuole  raggiungere le sue “diecimila leghe” negli abissi di quel profondo mare custode fidato dei suoi più audaci desideri.

Una giornata così, Tista la vorrebbe incorniciare.  

 

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Presentazione

  • : Ultramaratone, maratone e dintorni
  • : Una pagina web per parlare di podismo agonistico - di lunga durata e non - ma anche di pratica dello sport sostenibile e non competitivo
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  • Ultramaratone, maratone e dintorni
  • Mi chiamo Maurizio Crispi. Sono un runner con oltre 200 tra maratone e ultra: ancora praticante per leisure, non gareggio più. Da giornalista pubblicista, oltre ad alimentare questa pagina collaboro anche con altre testate non solo sportive.
  • Mi chiamo Maurizio Crispi. Sono un runner con oltre 200 tra maratone e ultra: ancora praticante per leisure, non gareggio più. Da giornalista pubblicista, oltre ad alimentare questa pagina collaboro anche con altre testate non solo sportive.



Etnatrail 2013 - si svolgerà il 4 agosto 2013


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Il perchè di questo titolo

DSC04695.jpegPerchè ho dato alla mia pagina questo titolo?

Volevo mettere assieme deio temi diversi eppure affini: prioritariamente le ultramaratone (l'interesse per le quali porta con sè ad un interesse altrettanto grande per imprese di endurance di altro tipo, riguardanti per esempio il nuoto o le camminate prolungate), in secondo luogo le maratone.

Ma poi ho pensato che non si poteva prescindere dal dare altri riferimenti come il podismo su altre distanze, il trail e l'ultratrail, ma anche a tutto ciò che fa da "alone" allo sport agonistico e che lo sostanzia: cioè, ho sentito l'esigenza di dare spazio a tutto ciò che fa parte di un approccio soft alle pratiche sportive di lunga durata, facendoci rientrare anche il camminare lento e la pratica della bici sostenibile. Secondo me, non c'è possibilità di uno sport agonistico che esprima grandi campioni, se non c'è a fare da contorno una pratica delle sue diverse forme diffusa e sostenibile. 

Nei "dintorni" della mia testata c'è dunque un po' di tutto questo: insomma, tutto il resto.

Archivi

Come nasce questa pagina?

DSC04709.jpeg_R.jpegL'idea motrice di questo nuovo web site è scaturita da una pagina Facebook che ho creato, con titolo simile ("Ultramaratone, maratone e dintorni"), avviata dall'ottobre 2010, con il proposito di dare spazio e visibilità  ad una serie di materiali sul podismo agonistico e non, ma anche su altri sport, che mi pervenivano dalle fonti più disparate e nello stesso tempo per avere un "contenitore" per i numerosi servizi fotografici che mi capitava di realizzare.

La pagina ha avuto un notevole successo, essendo di accesso libero per tutti: dalla data di creazione ad oggi, sono stati più di 64.000 i contatti e le visite.

L'unico limite di quella pagina era nel fatto che i suoi contenuti non vengono indicizzati su Google e in altri motori di ricerca e che, di conseguenza, non risultava agevole la ricerca degli articoli sinora pubblicati (circa 340 alla data - metà aprile 2011 circa - in cui ho dato vita a Ultrasport Maratone e dintorni).

Ho tuttavia lasciato attiva la pagina FB come contenitore dei link degli articoli pubblicati su questa pagina web e come luogo in cui continuerò ad aprire le gallerie fotografiche relative agli eventi sportivi - non solo podistici - che mi trovo a seguire.

L'idea, in ogni caso, è quella di dare massimo spazio e visibilità non solo ad eventi di sport agonistico ma anche a quelli di sport "sostenibile" e non competitivo...

Il mio curriculum: sport e non solo

 

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Data di creazione 12/04/2011
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Giornata record 14/04/2014 (3 098 Pagine viste)
Mese record 09/2011 (32 745 Pagine viste)
Precedente giornata record 22/04/2012 con 2847 pagine viste
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