In occasione della Verona Marathon 2012 (che si è svolta il 7 ottobre 2012), Gelo Rusin e altri otto atleti della Associazione Rimini Marathon si sono alternati nel compito di spingere nella sua carrozzina Fabrizio Casadei. A partire da questa felice iniziativa si è costituito un gruppo che ha continuato ad interagire nella vita quotidiana con Fabrizio e che ha ora il suo corrispettivo in una pagina Facebook, intitolata Gli "Spingitori" di Fabrizio con il motto: "Amore per la corsa unita a far divertire chi vorrebbe correre ma non puo!"
Un bell'esempio - a somiglianza di ciò che fanno in una maniera più organica e programmatica i cosidetti "Maratonabili" (vedi l'articolo precedentemente pubblicato su questo magazine online)che tutti i podisti dovrebbero seguire, abbandonando qualche volta l'attitudine performativa per coniugare alla pratica dello sport quella della solidarietà...
L'articolo che segue, pubblicato su "Il Nuovo Quotidiano di Rimini", racconta la storia di Fabrizio Casadei e dei suoi "spingitori".
(Fonte: Nuovo Quotidiano di Rimini) Gabriele "Gelo" Rusin e 8 amici in staffetta a spingere Fabrizio Casadei domani alla Verona Marathon. E’ una storia sportiva da brividi quella che vede protagonista Fabrizio Casadei, giovane ragazzo riminese di 41 anni che domani correrà la maratona di Verona. Una storia che mischia generosità, vita, solidarietà e sport nella sua accezione più pura, lontano dalle urla e dagli strepiti del pallone e delle domeniche da salotto. Fabrizio è tetraplegico, è su una sedia a rotelle. Come correrà la maratona? Con l’aiuto di amici che si passeranno un ipotetico testimone e lo spingeranno, a staffetta, dallo start allo striscione dell’arrivo. Turri ragazzi riminesi, gli “Spingitori di Fabrizio”, che con questo nome hanno creato anche un apposito gruppo su facebook in grado di raccogliere più adesioni possibili.
Il gruppo lo ha creato Gabriele Rusin, per tutti “Gelo” storico giocatore, per chi non lo sapesse, del Basket Rimini . Protagonista, tra le altre cose, della splendida promozione della Koncret nella primavera del 1997. Quella versione dei biancorossi (gli stranieri erano Wylie e Chandler, il coach Bucchi e il vice Ticchi, ndr), militante nella vecchia A2, finì col dominare la serie finale con Montecatini (3-0) con un super Scarone e conquistò la serie A. Ora “Gelo”, oltre al basket coi bimbi, si diletta con podistiche e maratone e l’avventura con Fabrizio la racconta così: “Siamo in nove ed è un buon numero – dice Rusin – Sarà una vera e propria staffetta con due o tre chilometri a testa e tanta voglia di stare assieme. Viaggeremo in gruppo fino alla fine”. E al di là del gesto di solidarietà, lo sforzo fisico, ancor più spingendo la carrozzina, sarà enorme. Ma per Fabrizio i ragazzi faranno questo e altro. Sono tutti di Rimini e provincia, anche un 65enne, gli “Spingitori”.
L’idea è nata qualche tempo fa.
“E’ nata – prosegue “Gelo” – da un regalo che volevamo fare a Fabrizio per la sua laurea”. Proprio così, laura in filosofia. “Ha portato a compimento gli studi spostando un cursore sul computer, qualcosa di incredibile, una forza di volontà straordinaria. Fabrizio lo conosco da sempre e so i sacrifici che lui e la sua famiglia hanno fatto. Tra l’altro è celiaco e quindi anche dal punto di vista dell’alimentazione ci sono delle particolarità da non sottovalutare. Ha un coraggio e una forza incredibile”.
E così la maratona diventa, senza un filo di retorica, lo sforzo estremo fatto con un bel sorriso stampato sul volto. Non per questo la preparazione è stata sottovalutata. Gli atleti, i maratoneti insomma, sono entrati chiaramente, come d’abitudine, nel regime alimentare di chi deve produrre in una giornata, quella di domani, uno sforzo sovrumano. Poi le maglietre, l’alimentazione durante la gara, la stessa sedia a rotelle di Fabrizio preparata per reggere agli urti dei 42 km abbondanti su strada. Un sforzo immane, ma con un obiettivo grande. Per la Verona Marathon è tutto pronto, start alle 9,30. L’avventura sportiva di una vita.
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