Il 10 agosto 2014, con partenza da Chiaramonti Gulfi (RG) ad orario antelucano (alle 4.30 del mattino, prima dell'alba), si svolgeràla 7^ edizione della Maratona alla Fidippide che condurrà i partecipanti in una lunga planata dall'Altopiano Ibleo sino al mare, passando per Ragusa, con arrivo a Punta Secca in corrispondenza della casa sulla spiaggia consacrata dalla serie di telefilm dedicati al Commissaio Montalbano.
Sarà - come ogni anno - una maratona anti-tecnologica, da correre - secondo regolamento - senza i consueti orpelli tecnologici (orologi, cronometri da polso multifunzione, garmin) con posti di ristori "imprevedibili", piazzati lungo il percorso senza regolarità e senza cartelli chilometri. Una maratona da correre "al naturale", così come correvano gli emerodromi (cioè quei soldati dell'antica Grecia addestrati a correre per 24 ore di seguito senza mai fermarsi: e Fidippide apparteneva a questa speciale categoria di soldati, tuilizzati svoente come messaggeri o per compiere veloci incursioni contro il nemico) che dovevano continuamente orientarsi nello spazio, affidando nello stesso tempo la percezione del tempo e della loro velocità a meccanismi di regolazione interna.
La manifestazione è organizzata dall'ASD "No al Doping e alla Droga" di ragusa.
Ecco la leggenda di Fidippide. A quel tempo — u n caldo agosto del 490 a.C. — l’attività motoria non serviva solo per tenersi in forma fisica quanto piuttosto per preservare sé stessi, e la comunità di cui si faceva parte, da dipartite sempre poco auspicabili.
Non che da allora ci siano stati considerevoli miglioramenti, però bisogna riconoscere che era un periodo di dissidi frequenti più spesso risolti dall’uso delle armi che dalla diplomazia, soprattutto fra le litigiose poleis greche. Ogni cittadino faceva infatti parte dell’esercito e correva il rischio, da un momento all’altro, di passare dalla cura dei campi al dover indossare la panoplia, il corredo del perfetto fante (oplita), e di giocarsi la vita in furibonde mischie in campo aperto.
La formazione di combattimento in voga era quella della falange (letteralmente, rullo), la cui caratteristica fondamentale era la grande compattezza e coesione che rendeva gli opliti un corpo unico che fronteggiava il nemico. La strategia si fondava difatti nell’avanzare compatti ad una velocità adeguata a non scombinare le proprie fila e, nel contempo, ad esercitare una forza d’urto utile a mettere a soqquadro lo schieramento avversario. Difesi da un’armatura pesante e da un imponente scudo (hòplon), con una lancia (doru) in pugno e una spada (kòpis) riposta nel fodero, gli opliti dovevano inizialmente proteggersi dalle armi da lancio, che gli arcieri ed i frombolieri avversari gli riversavano addosso; poi, giunti a contatto con la falange nemica, fare pressione in modo da spezzare (paràrrexis) l’unità rivale e metterla in rotta (ènklema). Un po’ come avviene nelle mischie del gioco del rugby.
Le perdite si registravano prevalentemente prima del contatto tra le falangi — da qui la necessità di tenere un buon ritmo nell’attraversare lo spazio che separava i due schieramenti — e, soprattutto, quando la formazione era stata disunita. Difatti in questo caso i soccombenti erano senza difesa ed alla mercé della falange nemica che appunto, come un rullo compressore, mieteva vittime nel campo avverso. L’unica possibilità di salvezza era nelle convenzioni allora in uso (non era onorevole accanirsi troppo contro chi era ormai inerme) e, a scanso di equivoci, nel caso di interpretazioni restrittive, nel cercare di darsi alla fuga contando nella sveltezza e nella resistenza delle proprie gambe.
Resistenza che era indispensabile anche per incombenze civili.
La Grecia è per lo più composta da terreno aspro, disagevole e spesso collinare sicché, tranne che nella Tessaglia, il cavallo era di fatto inutilizzabile e tutte le comunicazioni avvenivano tramite messaggeri (ángheloi).
Descrizione del percorso. La Maratona "alla Fidippide" si svolge sul percorso della "Planata degli Ibeli". Il tragitto sfrutta una peculiarità turistico-altimetrica di collegamento tra uno dei luoghi simbolo dell'area montana della Provincia di Ragusa (L'antica stazione di Chiaramonte Gulfì) e uno lei luoghi simbolo della fascia costiera ovvero, la Casa del Commissario Montalbano, nella spiaggia di Punta Secca.
Il tragitto inizia di fronte all'Antica stazione di Chiaramonte Gulfi posta sul fondo-valle del Monte Arcibessi a quota 833 mt s.l.m.. Il punto di partenza sovrasta l'abitato di Chiaramonte Gulfi, uno dei paesi montani della Provincia di Ragusa, in un luogo suggestivo soprannominato "II Balcone di Sicilia", da cui si può notare in lontananza tutto il Golfo e la Piana di Gela dalla direzione Ovest, e l'Etna coi Monti limitrofi dalla direzione Est.
La "Planata degli Iblei" è una Maratona "In linea", in pratica disegnata con la medesima tecnica delle Maratone di Padova, Treviso, Carpi, Collemarathon; partenza il un luogo "A monte" e arrivo in un luogo 42,195 km più "A valle".Dall'Antica Stazione di Chiaramonte Gulfi, il percorso si snoda in direzione Ragusa dalla SP n.10 (ricavata dal tracciato-ferrovia del vecchio trenino che in passato collegava molto lentamente i paesini dei Monti Iblei). Altimetricamente è molto invitante: una lunga planata da "tutta diritta" che scende dolcemente all'1 o al 2% ai 620 mt s.l.m. della rotatoria d'ingresso di Ragusa.
In questo tratto di percorso, il paesaggio è tipico dell'altopiano ibleo: "a tavolato", con le chiuse e i muretti a secco a fare da padrone, con in lontananza le "cave" a far capolino: quei tipici canyon rocciosi, vere insenature a forra boschiva , caratteristiche di questa zona di Sicilia. E ad una ad una scendendo dolcemente dalla provinciale si notano la Cava Volpe, la Cava del Paradiso, della Misericordia, la Cava dei Modicani (facilmente notabile,ahimè!, perché sede di discarica comunale) o la Cava Celone, tutti siti pieni di fascino e di storia antica, con necropoli di varie epoche. In tale tratto, il tracciato tocca anche punti del percorso della Hybla-Marathon di Gennaio (quella nella versione originale!). In questo punto si trovano dei piccoli strappettini "Mangia e bevi" di 50-100 metri (cunette o brevi cavalcavia) che rompono un pochettino la dolcezza della planata.
Quindi, superata la periferia di Ragusa, si prende la stradina della C.da Majorana, che immette in un suggestivo altopiano dominato dalle massarie e dai muretti a secco. Ci si tuffa e si arriva in località Tresauro,dove vi sarà una delle 2 reali variazioni altimetriche di questa Maratona "Alla Fidippide" /Planata degli Iblei; 400 metri al 2,5% di una cunetta di congiungimento tra due vallate; superata la quale il paesaggio comincia a prendere maggiormente la sua forma di dolce "declivio collinare", con l'orizzonte marino che si avvicina sempre più. Altro tratto in planata dalle campagne dell'altopiano di Serramezzana,con un breve tratto sterrato, fino all'altra variazione altimetrica di un certo rilievo (si fa per dire!): 100 metri al 3-4% prima di raggiungere il suggestivo cocuzzolo di un altro dei luoghi più spettacolari della Provincia di Ragusa: II Castello di Donnafugata, che porta subito alla mente "II Gattopardo" di Tommasi di Lampedusa, sia letterario che cinematografico, come pure le tante fìction televisive: dal Commissario Montalbano ad altre ancora. Superato il cocuzzolo del Castello di Donnafugata (un sontuoso maniero baronale, adesso museo della Città di Ragusa), il percorso riprende a scendere in direzione Santa Croce Camerina, col paesaggio intriso di ulivi e carrubeti, che riempiono quasi come un bosco le vaste tenute del feudo di Donnafugata.Dopo la rotatoria della SP per Comiso, ci si immerge nelle campagne dell’abitato di Santa Croce Camerina, col percorso che si mantiene in costante discesa, a parte un breve tratto in terriccio bianco.
La Casa del Commissario Montalbano, ove è posto l'arrivo dei 42.195 metri di questa Maratona "alla Fidippide” 2014, sovrasta una delle spiagge più belle e famose della Provincia di Ragusa, per piazzare la fine di questa sorta di "Roma-Ostia Siciliana" nell'inedita versione maxi di 42 Km, di una Maratona corsa nello spirito olimpico più puro per ricordare colui che col suo gesto più di 2500 anni fa scrisse una pagina indelebile di storia (non solo sportivo-olimpica), dopo l'epica Battaglia di Maratona. Pagina di storia, che nel suo piccolo è stata scritta pure nella spiaggia d'arrivo di Punta Secca, non proprio 2500 anni fa, ma un po' più recentemente: 68 anni fa. Il 9 e 10 Luglio del 1943, queste località furono teatro del grande Sbarco alleato in Sicilia, l'"'Operazione Husky" (Assalto alla Fortezza Europa), primo grande evento bellico in suolo italiano, che sancì l'inizio della disfatta del Nazi-Fascismo. Gran parte della 7^Arrnata del Generale Patton, per errori nell'approdo alla testa di ponte di Gela e Scoglitti,sbarcò in massa nella spiaggia di Punta Secca, cominciando da lì la rapida risalita nell'entroterra.Questa cruenta pagina di storia è ricordata intensamente dagli abitanti della zona.
Tanta sacralità per questa nuova edizione.
Con l'augurio di buon divertimento a tutti coloro i quali vorranno onorarla nel pieno rispetto dello Spirito Olimpico all'insegna del fatidico: "C'ero anch'io"
Contatti per info: Elio Sortino tel. 3280006568; Mimmo Causarano 3315785084 Mail: causaranoguglielmo@gmail.com