TORINO. Il 2 giugno, alle 11.00 del mattino, in una Piazza Castello letteralmente gremita per la Festa della Repubblica, è partita la Torino-Roma No Stop, ultramaratona internazionale di 712 km tra la prima e l’attuale capitale. La gara più lunga che sia mai stata corsa in Italia si svolge sulle strade comunali e provinciali, attraverso quattro regioni (Piemonte, Liguria, Toscana e Lazio) e dodici province (Torino, Asti, Alessandria, Genova, La Spezia, Massa Carrara, Lucca, Pisa, Livorno, Grosseto, Viterbo, Roma).
Tra i diciassette ultrapodisti al via, tre stranieri (lo statunitense Roy Pirrung, il maltese Victor Vella e il rumeno Vasile Frigura), due alfieri della nazionale azzurra campione europea a squadre e vicecampione del mondo a squadre ai campionati di 24 Ore a Brive (Francia) del 2010 (Paolo Rovera e Antonio Tallarita), cinque Guinness World Record (Enzo Caporaso (2), Marinella Satta, Aldo Maranzina e Vincenzo Catalano), due fratelli (Luca e Paolo Aiudi), due donne (Marinella Satta e Paola Pari, classe 1981, la più giovane del gruppo) e un ironman (Vincenzo Catalano). Molti di loro, ieri pomeriggio, si sono sottoposti a una visita medico-sportiva presso l’Istituto di Medicina dello Sport di Torino. Terminato il briefing e controllata l’attrezzatura (telefono cellulare, borracce, barrette energetiche, segnalatori catarifrangenti, mappe…), i podisti hanno raccolto l’applauso della grande folla di Piazza Castello e tentato di rispondere alla domanda più gettonata da un pubblico più sbalordito che curioso: “Ma chi ve lo fa fare?”. Tra le motivazioni, l’esplorazione di se stessi, l’accertamento dei propri limiti, la volontà di compiere un’impresa speciale nel 150° Anniversario Patrio.
Accontentata la curiosità della gente, tutti sotto il gonfiabile giallo della Uisp ad attendere il colpo di pistola. Nei primi 10 km della loro fatica, i diciassette audaci ultramaratoneti sono stati “scortati” dai partecipanti della “Carica dei 150”: prova non competitiva, parallela alla Torino-Roma No Stop, con pettorali nominativi disegnati dal maestro Ugo Nespolo. Scortato dalle automobili e dai camper dell’organizzazione, il gruppo ha così percorso Via Po, Piazza Vittorio e Corso Moncalieri fino a Moncalieri. Poi Trofarello, Cambiano, Villanova d’Asti, Villafranca d’Asti, Asti…
Per arrivare a Roma entro il tempo limite di 7 giorni e 10 ore, il “menu” prevede un centinaio di chilometri al giorno. La testa della corsa tiene un’andatura di circa 7’ per km. Lungo il percorso sono stati allestiti 13 check-point, veri e propri campi-base dotati di zona ristoro, zona riposo, deposito borse, assistenza medica e zona massaggi. Con tutta probabilità, i primi non si fermeranno al check-point di Masio (AL), a 83 km da Torino, ma punteranno direttamente al secondo check-point di Gavi (AL), a 130 km dal via, dove sono attesi intorno all’una di questa notte.
Ecco l'elenco completo dei partenti:
Nicola Adamo, Luca Aiudi, Paolo Aiudi, Enzo Caporaso, Vincenzo Catalano, Pietro Frendino, Vasile Frigura, Giovanni Giuliano, Fortunato Grillo, Aldo Maranzina, Paola Pari, Fausto Parigi, Roy Pirrung, Marinella Satta, Antonio Tallarita, Victor Vella, Paolo Rovera.
Di seguito, la lista dei check-point:
1° Km 83 Masio (Al) entro 14 ore
2° Km 130 Gavi (Al) entro 28 ore
3° Km 167 Montoggio (Ge) entro 35 ore
4° Km 226 Sestri Levante (Ge) entro 54 ore
5° Km 263 Borghetto di Vara (Ge) entro 58 ore
6° Km 305 Marina di Carrara (Ms) entro 79 ore
7° Km 375 Livorno (Li) entro 90 ore
8° Km 405 Rosignano Solvay (Li) entro 101 ore
9° Km 448 Venturina (Li) entro 109 ore
10° Km 515 Grosseto (Gr) entro 128 ore
11° Km 572 Manciano (Gr) entro 138 ore
12° Km 620 Tuscania (Vt) entro 153 ore
13° Km 672 Trevignano Romano (Roma) entro 172 ore
Ufficio Stampa Il Giro d’Italia Run
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