Alla Virgin Money London Marathon (34^ ed.) che si è disputata il 13 aprile 2014, i primi a partire, alle 8.55 sono stati i disabili alla testa dei quali gli Elite Wheelchair Men e subito dopo le donne Elitevsu carrozzina, entrambi i gruppi seguiti da tutte le altre categorie di disabili di composizione internazionale, visto che la gara per disabili - con specifico regolamento - era valida come IPC Athletics Marathon World Cup 2014.
Solo nella categoria wheelchair, si è trattato di una gara affollatissima, il cui passaggio a Tower Bridge, all'incirca a metà maratona, con gruppi che combattevano furiosamente per la supremazia ha suscitato forti emozioni in tutti i presenti e lunghissimi applausi.
Il gesto atletico dell'uomo o della donna in Wheelchair è di grande potenza ed esprime una perfetta simbiosi tra l'Uomo e la sua protesi.
I corridori su wheelchair sono degli Uomini e delle Donne trasfigurati e trasformati tutti - dal primo all'ultimo - in icona che ci dice che tutto è possibile, anche ciò che, a prima vista, sembrerebbe possibile. Un'icona che in qualche modo unisce in sè le caratteristiche di "guerrieri" della modernità, come possono esserlo i piloti di Formula 1, quando indossano i loro paramenti cerimoniali che possono richiamare alla mente antichi cavalieri medievali sui loro destrieri con le loro armature, pronti a scendere in combattimento o a cimentarsi in un Torneo. E quando camminano ed imprimono l'impulso alle ruote il loro gesto ripetuto, con quella ritimica apertura delle braccia a prendere lo slancio fa pensare ad un branco di cigni che battono le ali, per prendere velocità ed alzarsi in volo dalla superficie dell'acqua.
Guardano alle prestazioni, non bisogna sorprendersi i crono realizzati in maratona dagli uomini e dalle donne su wheelchair sono sensibilmente più alti di quelli ottenuti su handbike (pensiamo, ad esempio, alla prestazione di Alex Zanardi alla Maratona di Roma 2014), ma le handbike sono in realtà delle bici da corsa azionate a forza di braccia e di spalle e hanno il supporto del cambio di velocità e della moltiplica, per sfrutare al massimo il giro delle pedivelle che assicurano la locomozione.
Le wheelchair, invece, vanno in "presa diretta" e richiedono una prestazione muscolare molto più intensa e massiccia: nel campo della prestazione sportiva paralimpica la prestazione su handbike viene piuttosto assimilata alla performance ciclistica, mentre viene assimilato al gesto della corsa quello dell'uomo/donna su wheelchair.
Del resto, in quest'edizione della Virgin Money London Marathon, il fronte dei partenti disabili, con tutti i tipi di disabilità, era vastissimo, visto che la maratona era valida come "IPC Athletics Marathon World Cup".
E, quindi, in consderazione dell'importanza dell'evento paralimpico all'interno dell'evento, erano rappresentate tutte le categorie di disabili, provenienti da molti e lontani paesi del mondo: moltissimi gli ipo-non vedenti (T11-13), con una rappresentazione internazionale, per esempio. Non vedenti accompagnati, come da noi, per mezzo del classico cordino legato al polso. Ma qui, l'accompagnatore non gareggia, né deve indossare un pettorale (ottenuto pagando una quota d'iscrizione), ma semplicemente è tenuto ad indossare un giubbino regolamentare giallo con la dicitura "Guide". Pragmaticamente, si vuole fare in modo che nel caso dei non vedenti sia ben chiaro chi sta gareggiando.
Tra le categorie di disabili con arti danneggiati (T42-46) anche il britannico Richard Whitehead (T42), massimo rappresentante dei runner con delle disabilità derivanti da danni o amputazioni agli arti inferiori e Campione del Mondo di Maratona corsa su protesi e titolare del record di Maratona corsa su protesi.
Di recente Richard Whitehead ha preso parte a delle gare su distanze ancora più impegnative della maratona, ma ha voluto partecipare a questa gara che gli è congeniale e che per lui rappresenta una "classica" distanza.
Così Whitehead ha dichiarato alla vigilia della Virgin Money London Marathon: "The marathon represents who I am as a person and gives me the opportunity to show what I'm all about," said 37-year-old Whitehead, who ran a lifetime best of 2:42:52 in Chicago 2010, the quickest ever by a man in his class, and broke the official IPC world record to become last year's T42/43 IPC Athletics Marathon World Cup champion. The marathon is a really inclusive event where anyone can compete or spectate, and it's liberating to get involved," said Whitehead. "As athletes, the World Cup event gives us a great platform to showcase what we can do and highlights our ability. It's a legacy from London 2012."
IPC Athletics and the Virgin Money London Marathon will hold the IPC Athletics Marathon World Cup on 13 April as part of the 2014 Virgin Money London Marathon.
In addition to the annual wheelchair race featuring T53-T54 athletes, this new event will also feature IPC Athletics classes T42-46 (leg and arm amputees) and T11-T13 (visually impaired) for both men and women and in 2014 we are pleased to announce that we will incorporate a T51-T52 event into the Marathon World Cup.
Quello che segue è il comunicato lanciato dall'Ufficio stampa della Virgin Money London Marathon 2014, con i risultati ottenuti.
IPC World Cup report: World record goes to Rodriguez as Chentouf retains his title.
El Amin Chentouf retained his title in the T11-13 visually impaired men's race, one of five IPC Athletics Marathon World Cup races featuring in today's Virgin Money London Marathon.
The Moroccan stormed home in 2:25:07, just one minute and seven seconds slower than his world record time of 2:24:00 - set here at the inaugural IPC Marathon World Cup in 2013 - well ahead of Tunisian Abderrahim Zhiou who finished two minutes 37 seconds later in 2:27:44. Portugal's Gabriel Macchi was third in 2:40:24.
In the women's T11-13 race, Maria del Carmen Paredes Rodriguez retained her title and smashed the official world record she set a year ago, to win in a time of 2:59:22.
The Japanese duo of Misato Michishita and Mihoko Nishijimi came second and third with times of 3:09:40 and 3:20:18 respectively. Michishita is ranked number one in the world in the T12 category after setting her personal best of 3:06:32 at the Hofu Marathon in Japan in December 2013.
Great Britain's Richard Whitehead won the T42 race, coming home in 3:42:04, considerably slower than the world record of 3:15:53, which he set here last year.
In the T44-46 men's category, Brazil's Tito Sena - who won T46 marathon gold at the London 2012 Paralympics - once again enjoyed success on the streets of London as he won in 2:35:45, ahead of Alessandro Di Lello of Italy, who finished in 2:41:05, and compatriot Ezequiel Da Costa, who came home in 2:47:17.
The other IPC Athletics Marathon World Cup event featured the T51/52 wheelchair men's race, where Santiago Sanz came out on top.
The Spaniard recorded a time of 1:58:16 to edge out American Raymond Martin (2:00:35) and Great Britain's Rob Smith, who finished in 2:09:33.
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