Quando vi vedrò di nuovo, ai nastri di partenza, tutti insieme, tutti amici miei, tutti grandi uomini e grandi donne ed ognuno con la propria motivazione e una storia personale di corsa da raccontare?
Nella mia mente è tutto chiaro. Ogni tassello è al posto giusto. Al centro del mondo, i nostri bambini: la nostra forza, loro non possono mai mancare!
Intorno, contorno ma non meno importante, manifestazioni diverse di sport, tradizione e cultura. Ogni momento ha un significato.
Vedere due piccole e grandi mamme così forti, così coraggiose, così lottatrici mi rende orgogliosa, non che i loro uomini non lo siano altrettanto, ma il legame mamma-figlio è imprescindibile, è un cordone, per natura, inossidabile.
L'unico modo che avevo per far conoscere e per dare una piccola mano, granello in un deserto sabbioso, era la mia corsa.
Vi ho chiamato tutti e voi avete risposto e mi avete emozionato e gratificato.
Il mio corpo non ha risposto con la stessa sollecitudine che mostra solitamente, si è ribellato, lui, al mio stress fisico ed emotivo di questa ultima settimana e mi ha dato del filo da torcere per portare a casa la mia medaglia. Sudata oggi, perché come previsto, e dato l'orario, tra mezzogiorno e le sei del pomeriggio, la calura e l'afa hanno reso la gara più sofferta.
Personalmente, non ho avuto tanto caldo, da una parte per una leggera brezza, fedelissima presenza nella mia San Gregorio (in un certo orario della giornata) dall'altra parte, perché gli spasmi allo stomaco forti e costanti, mi hanno dato altro a cui pensare. Mi arrabbio, mi intestardisco, mi fermo, bevo ma non riesco a mangiare, piango e il mio angelo, come sempre, mi sostiene, cammino, corro, ho freddo e ho caldo ed oggi la mia piazza, la mia Etna hanno un colore intenso.
Sullo sfondo di questa inedita cartolina, gli alti alberi vibrano sopra le nostre teste, ci cullano e ci osservano.
Surreale e irreale vedere casa mia in gara.
Un'emozione intensa, un'immensa soddisfazione, un desiderio realizzato.
Senza alcune persone, che da due anni a questa parte, sono parte integrante della mia vita, nulla avrei potuto, senza concertazione, senza i professionisti del Mondo FIDAL del Running in Sicilia, nulla sarebbe accaduto in una tranquilla cittadina, come San Gregorio che non conosceva, fino ad oggi, il nostro mondo.
Un mondo fatto di tutto e di niente, di amore e di sentimento, di unione e integrazione, di solidarietà e di forza, di passione e di gioia, di rabbia e tristezza, di pace e di tormento.
Un Mondo, il nostro mondo, fatto solo e soltanto di NOI.
Eleonora Suizzo è stata l'ideatrice e l'anima organizzatrice di questa prima edizione della 6 ore di San Gregorio ... per Vivere, svoltasi il 9 maggio 2015, a San Gregorio di Catania: un sogno che è divenuto realtà grazie al patrocinio e al suppoorto dell'Amministrazione comunale di San Gregorio.
La manifestazione podistica nella sua San Gregorio è riuscita alla grande, sia sotto il profilo tecnico (soltanto con qualche piccolo elemento da correggere), sia sotto quello dell'intrattinmento per la cittadinanza convenuta e per gli stessi atleti impegnati in gara, sia infine sotto il profilo della solidarietà.
Nel corso della gara, infatti, si sono raccolti fondi a favore di una Sindrome rara che, come tutte le Sindromi rare, è allo stato attuale poco attenzionata dalla ricerca scientifica e farmaceutica: e, a questo scopo, Eleonora Suizzo ha voluto correre, indossando una maglia sul cui retro era scritto: "Corro per Matteo e Paride", cioè i due bimbi affetti dalla sindrome rara (e implicitamente anche ha corso per le loro mamme-guerriere).
Eleonora Suizzo, infatti, da brava runner ha voluto onorare lei stessa la sua gara, nel suo paese, con un circuito disegnato in modo che passasse proprio davanti alla sua casa.
Per lei, sotto tutti i profili, nella giornata di sabato si è avverato un sogno a lungo coltivato e fantasticato, anche se le sue condizioni fisiche - forse anche per lo stress dei giorni precedenti - non sono state al meglio.
Per completezza di cronaca, la gara maschile è stata vinta da Santo Monaco con (M45, ASD Placeolum), con 67,641 km percorsi, seguito da Michele D'Errico (M60, ASD Marsala DOC), con 63,856 km e da Salvatore Panebianco (M55, ASD Podistica Jonia Giarre), con 60,563 km, quest'ultimo in quarta posizione assoluta, poichè terza assoluta è stata la prima donna, Maureen Simpson (F40, ASD Sportaction) che ha percorso 61,578 km.
Seconda donna, pure F40 per l'ASD Atletica Siciia, è stata Gabriella Chebac con 59,781 km, mentre terza a salire sul podio femminile è stata Cinzia Sonsogno, F40 per la ASD Podistica Capo d'Orlando, con 56,693 km, rispettivamente 5^ e 8^ assolute.
La classifica su TDS (Timing Data Service)
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