Una delle foto più belle di questa 39^ edizione. Giorgio Calcaterra, l'uomo dei record 2011, appena arrivato, dopo le foto ufficiali (quelle che lo ritraggono con il classico cappello alla "Stefano Pelloni" e quelle con l'altrettanto classica stappata della bottiglia formato maxi di Champagne (o spumante: questo non si sa perchè nessuno ha mai verificato), si è seduto sul gradino più basso del podio, dopo aver calcato quello più alto (e per la sesta colta consecutiva). Finalmente può manifestare una sua "lieve" stanchezza. Forse starà pensando, questa autentica "locomotiva umana" che rinverdisce figure sublimi dello sport come quella di Emil Zatopek: "Sono un po' stanchino... Adesso, vorrei proprio riposarmi". Chiude gli occhi e si concentra, apprezzando questo momento di pausa che, pur intenso, è breve tuttavia.
Infatti, è subito attorniato dai ragazzini che hanno poco prima concluso la staffetta 50X1 km e che si fanno sotto, ciascuno con il proprio diploma in mano desideroso di ottenere l'autografo da Giorgio.
E Giorgio, paziente e sempre con il sorriso, come è solito fare, accondiscende e i dà da fare.
E' u'immagine molto bella questa. C'è da chiedersi, davvero, se un domani, qualcuno di questi ragazzini si ricorderà di questo giorno, di questo momento, e soprattutto, se intraprenderà la carriera di runner: e sarà sufficiente anche se lo farà solo per il suo personale diletto, coltivando nella sua mente le fantasie dei grandi della corsa in cui, nella sua personale galleria il grande Giorgio Calcaterra occuperà sicuramente un posto di riguardo.
La 100 km del Passatore è anche questo... non solo la retorica del bel gesto sportivo o del gesto atletico...
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