S'è svolta tra l'11 e il 12 Giugno la 1^ edizione della 24 ore di Milano (Milano 24ore) cui era abbinata come contorno una 6h (Milano 6ore) e una staffetta 24x1ora, organizzata dal Road Runners Club Milano, nel quadro delle celebrazioni del suo quarantennale di vita (1971-2011).
La gara si è svolta su di un circuito stradale ricavato all'interno del Parco Nord di Milano.
Gli iscritti alla 24 ore erano 14, di cui una donna (la triestina Giuliana Montagnin, che è stata vincitrice pertanto della 24 ore rosa), mentre per la gara di 6 ore era più nutrito il numero di iscritti (30 in totale, tra i quali 4 le donne rappresentate).
Mancano purtroppo ancora i dati ufficiali sull'andamento della gara, allo stato ancora non disponibili sul sito ufficiale del RRCM.
Dunque, sono stati circa 50 gli atleti presenti contemporaneamente sul campo di gara, compresi gli staffettisti, cosa che - per la tipologia di competizione che era un'ultramaratona a tempo su circuito stradale - è in linea con il trend di sviluppo di una 24 ore.
Imponente la presenza degli iscritti della compagine Runners Bergamo sia nella 24 ore sia nella 6 ore.
Maria Ilaria Fossati (RB) è salita sulla prima piazza del podio femminile della 6 ore, risultando qui anche la seconda classificata assoluta e realizzando la sua migliore prestazione nella specialità di ultra "6 ore su strada".
Grande la prestazione di Gregorio Zucchinali, segretario Runners Bergamo, ma anche Presidente della IUTA che ha corso per 140 km, dichiarando alla fine: "Adesso sono un po' stanchino. Non sono ancora abituato a fare tanti chilometri in una volta sola". Le prestazioni realizzate nella 24 ore, sempre a sentire Gregorio Zucchinali, non sono state eccellenti, anche a causa delle avverse condizioni atmosferiche che hanno visto il succedersi di un diluvio, di una tromba d'aria e poi di un pazzesco tasso d'umidità, con i prati che addirittura esalavano vapore acqueo.
Vincitore della gara maschile 24 ore è stato il pugliese Vito Intini, mentre il RB Luciano Micheletti ha conquistato il terzo posto sul podio, meritatissimo proprio a causa della quasi replica dello sfortunato episodio di cui è stato vittima Battista Marchesi, mentre era impegnato nella sua impresa podistica dei 19.100 km e che ha posto malauguratamente fine alla sua impresa.
L'episodio scellerato si è verificato durante le ore notturne, quando attorno alle 4.00 un branco di giovani balordi che si definivano "le bestie di Satana" hanno invaso il percorso di gara,strappando le fascie, buttando a terra le transenne e rubando le luci piazzate dagli organizzatori; per decidere infine di spaventare l'unica donna staffettista che correva da sola nella notte.
Luciano Micheletti, non sopportando tanta prepotenza e tanta stupidità ha detto la sua per cercare di porre fine alle molestie, rimediando un brutto calcio nella gamba da parte di uno della combriccola che, mentre colpiva, si nascondeva dietro un suo simile..
Nulla di simile all'aggressione di microcriminalità subita da Battista Marchesi, molto più violenta e scellerata, ma sicuramente si è trattato di un comportamento sotto lo stesso segno, quello di una "feroce gioventù", diseducata e del tutto priva di valori morali, pronta a passare al gesto violento e senza le più elementari caratteristiche di rispetto altrui. Un evento, per altri versi, ancor più triste perché frutto della noia del branco, del desiderio di tirare l'alba di un sabato notte divertendosi a distruggere e spaventare.
Luciano Micheletti ha subito una brutta botta che gli ha impedito di continuare a correre a causa del dolore... ma non di continuare a camminare per difendere la sua terza posizione.
Altri - in quelle condizioni di stanchezza, di freddo e spossatezza e, per di più, avendo subito uno spavento del genere - non avrebbero avuto la forza di continuare. La tempra di Luciano ha lasciato tutti senza parole... Poi, nel corso della notte, il clima familiare di solidarietà s'è rinforzato, a dispetto del freddo e dell'umido davvero penalizzanti.
In questa neo-nata gara di ultramaratona si è respirata un'atmosfera positiva, da grande famiglia
Certo è che emerge con forza la necessità di rivedere il concetto di sicurezza del runner in gara (benchè dell'episodio accaduto nulla sia da addebitare agli organizzatori: un episodio accaduto in gara, ma che avrebbe potuto verificarsi con altrettanta probabilità nel corso di un allenamento in notturna). Certo è che, alla luce dell'episodio di alcuni giorni prima di cui è stato vittima Battista Marchesi e di questo, bisogna d'ora in avanti abituarsi a prendere sempre in considerazione la peggiore delle ipotesi su ciò che potrebbe accadere, anche quando si parla di una passione pulita come lo sport... [anche se dispiace pensare che ci si debba trasformare in runner armati di spray al peperoncino o che sia necessario correre sorvegliati a vista da body-guard o da vigilantes, oppure armati di coltello e di pistola (scacciacani, per i meno arditi)? Sinceramente, speriamo di no].
Per il resto, a detta di quelli che hanno partecipato, la nuova 24h di Milano - ed anche la 6h - è stata una piacevole sorpresa.
Di seguito l'elenco degli iscritti alla 24 ore:
- atleta FIDAL cat
- Giuliana Montagnin W55
- Gregorio Zucchinali M50
- Luciano Micheletti M55
- Pietro Landriani M50
- Remo Lavarda M40
- Vincenzo Mason M70
- Daniele Bertinotti M35
- Davide Lupo Stanghellini M40
- Luca Sala M40
- Eugenio Cornolti M50
- Valerio Fatatis M35
- Angiolino Zanardi M60
- Vito Intini M40
- Corrado Buzzolan M45
Di seguito, invece, l'elenco degli iscritti alla 6 ore:
- atleta FIDAL cat
- Maria Ilaria Fossati W35
- Paolo Rovera M35
- Daniel Facchinelli M35
- Giacomino Barbacetto M40
- Sara Collura TF
- Luigi Perego M35
- Adriana Zappala F55
- Andrea Sangiorgi M40
- Gerardo Villani M45
- Francesco Capecci M65
- Antonio Pesaresi M40
- Fabio Pansera M50
- Emilio Ardizzone M40
- Rosario Fratus M45
- Gianluca Pagnoncelli M45
- Ettore Togni M40
- Anna Rosa Caironi W50
- Mario Pirotta M50
- Paolo Valenti M60
- Marco Dari M55
- Francesco Pignatelli M45
- Lorenzo Gemma M55
- Vito Piero Ancora M55
- Marina Mocellin W60
- Andrea Di Giorgio M40
- Gianluca Traversi M35
- Fabio Busetti M35
- Stefano Giannetti M45
- Giuseppe Angelini M60
- Giovanni Giuliano M50
Nella foto (di Maria Ilaria Fossati), il podio maschile della 24 ore. Il racconto dell'episodio in cui è incorso Luciano Micheletti è stato elaborato in prima stesura dalla stessa Ilaria Fossati.
Altre foto sono fruibili nella galleria FB di Massimo Bignotti
Invece, attraverso questo link, si arriva alle foto di AteticaWeek.it sulla 24 e 6 ore di Milano
Ad integrazione di quanto già scritto, questi i risultati dei primi e il bilancio conclusivo della manifestazione (da MondoUltra)
Va in archivio la 1^ edizione della 6 ore e 24 ore di Milano, organizzata dalla Road Runners Milano, all'interno del Parco Nord. Percorso di 1500mt completamente asfaltato e buona logistica di gara, con ristori all'altezza delle migliori manifestazioni. Purtroppo la stagione ed un calendario di ultra e maratone particolarmente fitto ha penalizzato questa gara, con una partecipazione piuttosto scarsa, in particolare per la 24 ore, dove solamente 11 atleti (sui 14 iscritti) sono andati a referto. Anche i risultati lasciano molto a desiderare (come già detto a cuasa del maltempo).
La vittoria è andata all'esordiente (nella specialità) Vito Intini, pugliese che ha coperto la distanza di km185,966. Seconda piazza per Corrado Buzzolan, con km 170,664. Terzo il bergamasco Luciano Micheletti con km 159,211.
Vittoria scontata per l'unica donna in gara, la triestina Giuliana Montagnin che ha sommato km 117,660.
Certamente migliore la partecipazione (25 atleti classificati su 30 iscritti) sulla 6 ore ed anche i risultati: vittoria per l'azzurro Paolo Rovera, al rientro dopo un periodo di riposo, con km 77,607. Secondo il romagnolo Andrea Di Giorgio, con km 69,042. Terzo Stefano Giannetti con km 67,891. Vittoria in campo femminile per l'azzurra Maria Ilaria Fossati (2^ assoluta) con km 72,116, davanti a Sara Collura con km 45,950 e Marina Mocellin con km 44,042.