Una notizia indubbiamente curiosa. C'è da chedersi quali siano le motivazioni di una madre che si ostina a correre una maratona in imminenza di maternità "con il permesso del ginecologo" beninteso, permesso che, a mio avviso, non esime da eventuali responsabilità e da possibili conseguenze dell'atto. Mi sa tanto che questo episodio, senza voler demonizzare nessuno, appartenga alla serie delle situazioni delle "madri che uccidono", portatrici del cosidetto "complesso di Medea" o che, comunque, esprimono una forte aggressività nei confronti del bimbo che dovrà nascere o no è ancora nato. Certo, la notizia così imbellettata appare simpatica e frutto di una "simpatica" impresa, ma io non ne sono così convinto. Tutto è andato a buon fine: e se, invece, il bimbo fosse morto? Cosa si sarebbe detto di questa madre maratoneta? Che era un mostro?
Di certo c'è da dire che ci sono delle circostanze della vita in cui la passione per la corsa si deve smorzare.
Altra cosa è quando un individuo gravemente malato decide di cimentarsi comunque in un'impresa come la maratona: quello è un problema di scelta assolutamente personale, nel cui merito non si può entrare e che non può essere in alcun modo sanzionato da giudizi di ordine morale.
La notizia
Chicago, 11 ott. (TMNews) - Una donna di 27 anni ha dato alla luce una bambina, June, sette ore dopo aver finito la maratona di Chicago. "E' stato il giorno più lungo della mia vita", ha raccontato Amber Miller al quotidiano locale Daily Herald.
La donna ha partecipato alla maratona alla 39^ settimana di gravidanza. "Alcuni minuti dopo l'arrivo, le contrazioni erano più forti del solito e ho capito che stava per arrivare il momento. Quando sono diventate regolari, ho preso un sandwich e sono andata all'ospedale", ha aggiunto.
Esperta podista, Miller era alla sua ottava maratona e aveva ricevuto l'autorizzazione del medico, a condizione di alternare marcia e corsa a piedi. Miller ha percorso i 42,195 chilometri in 6 ore e 25 minuti.
Sette ore dopo ha dato alla luce la piccola June, 3,5 chilogrammi.