Il Parco del Bosco di Capodimonte, dopo il tragico evento della morte di Antonio Barbatelli, ventenne, precipitato da un dirupo mentre si allenava, queesta volte la cattiva sorte è toccata a Rosario Anbrosio, un podista napoletano di 43 anni (tesserato nel sodalizio Bosco di Capodimonte sino a dicembre 2013 e poi passato ad altra società) che è morto, presumibilmente per arresto cardiocircolatorio, mentre vi si allenava.
Il tragico evento che si è verificato il 3 marzo 2014, attorno alle 13.00 ha suscitato un enorme sgomento ntra i runner che a quell’ora affollavano il parco.
Rosario Ambrosio, coniugato e padre di due figli, lavorava in un ristorante del capoluogo partenopeo ed aveva una grande passione per la cucina.
Praticante da diversi anni della corsa amatoriale, era giunto in tarda mattinata nel parco collinare a bordo del suo scooter, come era solito fare.
Dopo aver parcheggiato accanto all’ingresso, si era incamminato verso l’interno, per poi cominciare a correre, seguendo uno dei numerosi tracciati prediletti da runner del posto, che si intersecano dopo Porta di Mezzo.
Nel corso dell’allenamento Ambrosio è stato colpito da un improvviso malore su un tratto di sterrato, ai lati del vialone centrale.
Un arresto cardiocircolatorio, per cause che rimangono da accertare, ma comunque di severità tale da non lasciargli scampo.
L’atleta avrebbe perso subito conoscenza, impattando violentemente al suolo: dai primi rilievi effettuati sul posto, il medico legale ha riscontrato diverse ferite al volto, mentre le mani erano pulite, senza nè tagli né abrasioni: come appunto accade nel caso di caduta legata da un'improvvisa e completa perdita di coscienza (che peraltro potrebbe anche rimandare alla rottura di un'aneurisma cerebrale del tutto asintomatica e non accertabile nel corso dei comuni esami esami di idoneità sportiva per attività agonistiche.
I primi a sopraggiungere sul posto sono stati due runner, entrambi medici, che correvano poco distante.
Ma il loro intervento è stato vano, così come l’arrivo dell’ambulanza con i rianimatori del primo intervento che hanno solo potuto constatare il decesso di Ambrosio.
Il corpo del podista è rimasto a lungo per terra per i necessari accertamenti medico-legali.
Sgomento tra i tanti atleti che frequentano il bosco per i consueti allenamenti, ma anche tra i numerosi passanti.
Dopo la tragedia - secondo i commentatori locali - si fa sempre più esigente la necessità di dotare la grande oasi di verde pubblico di una postazione medica, munita di defribillatori e presdiata da personale medico di pronto intervento.
(notizia del 25 agosto 2011) Va a correre al parco della reggia di Capodimonte, cade e non torna più a casa. Un ventenne Antonio Barbatelli, del quale la famiglia aveva denunciato ieri sera la scomparsa, è stato trovato morto dalla polizia in un dirupo nel Parco storico di Napoli, dove si era recato a correre nel tardo pomeriggio. Il corpo è stato recuperato con l' intervento dei vigili del fuoco.
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