Continuano ad arrivare le iscrizioni per l'edizione 2014 di Magraid. Correre nella Steppa, in programma il prossimo giugno, nel territorio friuliano dei Magredi (Cordenons).
Le iscrizioni sono state aperte meno di tre settimane fa e si è giunti già a quota 75. Non c'è fretta, ma bisogna essere accorti,Allo spezzino Locori spettà già un piccolo primato.
La corsa alle iscrizioni. In meno di tre settimane dall’apertura dei termini per iscriversi, sono già 75 i magraider che si sono iscritti all’edizione 2014 dell’ultramaratona di 100 chilometri nella steppa.
Numeri record, se si considera che all’appuntamento di giugno mancano cinque mesi e che i posti a disposizione sono 180. Allo stato, comunque, ne rimangono liberi ancora più della metà.
Quest’anno spetta allo spezzino Matteo Locori (nella foto tratta dal suo profilo Facebook) il primato per essere stato il più veloce, attraverso il sito ufficiale, ad essersi iscritto, il 6 gennaio, a Magraid. Seguono, nell’ordine, Fulvio Peruzzo, Renato Fusar Poli, Gino Fornasari e Massimiliano Gribaldo.
La prima donna, invece, è la liventina Maida Del Zotto che gareggia per i colori del Gp Livenza Sacile.
La App di Magraid per Android è già realtà. E a giorni sarà disponibile anche per I-phone e I-pad. Una app per smartphone e tablet interamente dedicata a Magraid. E’ quella che, da qualche giorno, sviluppata per il sistema Android, è scaricabile dal Play Store.
Un’applicazione che, al passo con la tecnologia, permetterà ai magraider e a tutti i simpatizzanti dell’ultramaratona nella steppa di 100 chilometri di poter accedere, in tempo reale, a tutte le informazioni riguardanti la kermesse di tre giorni, in programma nel 2014 dal 13 al 15 giugno, direttamente dal proprio smartphone/tablet. Nel Play Store è sufficiente digitare la parola Magraid e cliccare sul tasto installa.
Una volta installata, per 2-3 secondi si vedrà un foto della natura dei Mmagredi; successivamente si aprirà la vera app con i suoi contenuti.
A giorni la app sarà disponibile anche per iPhone ed iPad.
Una significativa ’’rivoluzione’’ informatica, segno che Magraid continua sempre ad essere al passo con i tempi.
Dal Magazine - Rubrica settimane di Paolo Tedeschi (aggiornamento del 22 gennaio 2014 "Acqua o polvere?") Magraid ormai è “familiare” a chi lo ha già corso. Tuttavia le immagini che proponiamo sono così diverse tra loro che, pur esaltando la diversità delle condizioni ambientali e dei terreni, possono generare una vera e propria confusione.
L’acqua e i sassi, la polvere e la vegetazione, sono elementi che coesistono nei Magredi ed è proprio per questo che Magraid è una gara che va interpretata in modo attento. Non solo se si compete per la vittoria, ma anche se si vuole raccogliere il massimo da scelte azzeccate che premino non solo la componente fisica dell’atleta ma, anche, la sua capacità d’interpretazione dei luoghi e le scelte strategiche.
In queste edizioni abbiamo assistito a come, senza motivi apparenti, i tempi di percorrenza di tappe del tutto simili, dagli stessi atleti in analoghe condizioni di forma, abbiano prodotto risultati cronometrici molto differenti, quasi da sembrare corsi su tracciati diversi, sia in termini di terreno che di lunghezza.
Sembra monotono ripetere che nei tre giorni di Magraid le statistiche meteorologiche sono incredibili, differenze di temperatura dell’ordine dei 35 gradi un anno rispetto all’altro, acqua a catinelle piuttosto che secco sahariano.
E’ importante in fase di programmazione e preparazione avere attenzione su queste condizioni molto diverse, sia in termini d’attrezzatura ed accessoristica che nella gestione della gara vera e propria, per esempio abituandosi a bere considerevoli quantitativi d’acqua piuttosto che scegliere scarpe e calzini che, anche dopo un attraversamento di una guado, non diano problemi ai piedi.
Ufficio Stampa: Alberto Comisso