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21 febbraio 2013 4 21 /02 /febbraio /2013 16:12

Corsa a piedi nudi sulla neve (4^ ed.). Ritorna il 3 marzo, la gara ideata da Maurizio Cavagna per ricordare la Ritirata di RussiaDomenica 3 marzo si terrà all'Aprica (Sondrio) la 4^ edizione della Corsa a Piedi Nudi sulla Neve.
La gara - indubbiamente singolare - è nata da un'idea di Maurizio Cavagna, autore di un articolo recentemente comparso su ActionMagazine (di cui includiamo in basso l'incipit) per ricordare la tragica Ritirata di Russia.

Una corsa lungo un anello di un chilometro e mezzo da percorrere a piedi nudi sulla neve. Lungo la pista, saranno collocati alcuni punti di ristoro per i piedi, come coperte e tappeti.
Perché mai si dovrebbe aver voglia di correre a piedi scalzi sulla neve?
Per provare qualcosa di nuovo in questo mondo in cui nulla si vuole intentato? Forse. Ma questa volta il fine è più edificante e nobile. Con questo gesto si vuole ricordare e raccontare la sofferenza e la morte dei soldati in Russia durante la ritirata da Nikolajevka. Il 16 gennaio 1943, giorno di inizio della ritirata, il Corpo d'Armata Alpino contava 61.155 uomini. 

Dopo la battaglia di Nikolajewka si contarono 13.420 uomini usciti dalla "sacca" del Don, più altri 7.500 feriti o congelati. Circa 40.000 uomini rimasero indietro, morti nella neve, dispersi o catturati. La neve non era più bianca, ma rossa di sangue, come ha scritto Rigoni Stern che ha vissuto sulla sua pelle quei tragici momenti.

L'iniziativa "Impronta Coraggio" di Maurizio Cavagna in collaborazione con il Comune di Aprica è volta a fare memoria su una delle vicende più drammatiche della Seconda Guerra Mondiale, prendere maggiore coscienza dei conflitti tuttora in corso riflettendo sui significati della guerra e della pace: capire il passato, agire il presente e dirigersi verso il futuro che si desidera. 

"Ricordare per capire: Nikolajevka insegni" è l'evento con carattere storico, sportivo e culturale che sabato 2 e domenica 3 marzo si terrà ad Aprica aperto a tutti, bambini e adulti. «L'evento principale è la corsa a piedi nudi sulla neve, da svolgersi su un anello di 500 metri da percorrere tre volte - spiega Cavagna -. Lungo il percorso la pista offre alcuni punti di ristoro per i piedi, con coperte e tessuti adagiati sulla neve. Prima e dopo la gara sono previsti due momenti collettivi al coperto per la preparazione al freddo, la tutela della salute dei piedi e l'ascolto delle proprie sensazioni ed emozioni. I primi passi a piedi nudi sulla neve risalgono al gennaio 2006. Da episodio individuale ora l'appuntamento è diventato  itinerante. Itinerante come sono le guerre odierne, nelle varie parti del mondo». 

Fino ad ora questa manifestazione non ha avuto nessun tipo di sponsorizzazione e di finanziamento perché la due giorni si rifà ad una guerra, il fatto di non aver nessun tipo di sponsorizzazione visiva ha il significato simbolico che nessuna guerra deve avere uno sponsor ovvero nessuno deve guadagnare con la morte di altre persone.

«Oggi tutto è messo sotto la luce del denaro e di uno sponsor - prosegue -. Si vuole offrire invece un'altra via di scambio che è appunto la gioia di dare e di ricevere. Uno degli insegnamenti che la Ritirata di Russia trasmette è proprio questo: tante donne russe hanno dato ospitalità e cibo ai nostri soldati, salvandoli, senza che fosse l'uso del denaro a mediare. Sono partito da un evento tragico, la guerra, ma ritengo sia importante non soltanto ricordare e prendere consapevolezza degli orrori, ma anche del potere che ognuno di noi ha per contribuire ad un benessere reciproco, per scegliere in ogni momento, se andare nella direzione della vita o del dolore».

 

 

 

 


Di corsa sulla neve come nella campagna di Russia di Maurizio Vittorio Cavagna (Fonte: ActionMagazine)

Nel gennaio 2006, durante una sosta in montagna, mi venne voglia di provare cosa potevano aver sentito i nostri soldati durante la tragica  Ritirata di Russia, avvenuta nel gennaio 1943. Mi ricordavo di aver letto nell’adolescenza che il grande freddo fu il vero nemico in quella guerra. Stavo tornando da un giro  a piedi verso il Passo dei Laghi Gemelli, in alta Val Brembana, e in quello scenario bianco, presi la decisione: mi tolsi scarponi e calze, e cominciai a correre giù per una strada innevata. Non pensai a niente, solo a resistere, non misi nemmeno in discussione la cosa, dovevo farcela così come alcuni soldati erano riusciti a farcela, anche se chiaramente la  situazione  era ben diversa.

 
 
«20 Gennaio 1943. Le colonne continuano a premere, ad urtarsi. Si gela. Taglio una coperta a strisce, mi fascio i piedi. Salvare i piedi è troppo importante, ho la fortuna di avere ancora le scarpe, nelle soste trovo la forza di muovere i piedi di continuo, per provare la sensibilità, per tenere viva la circolazione. Molti hanno i piedi avvolti nelle coperte, ma è come se camminassero scalzi nella neve» (tratto dal libro Mai tardi di Nuto Revelli, Ufficiale degli Alpini in Russia)
 

 

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22 gennaio 2013 2 22 /01 /gennaio /2013 20:37

strongmanrun2012.jpgAl via la corsa alle iscrizioni per il Fisherman's Friend StrongManrun 2013, la tanto attesa “corsa più forte di tutti i tempi”, ma solo on-line.

Aprono ufficialmente da oggi le iscrizioni per la seconda edizione italiana della Fisherman’s Friend Strongmanrun, “la corsa più forte di tutti i tempi”, organizzata da RCS Sport, che si svolgerà il 21 settembre nella storica città di Rovereto.

A otto mesi dal via sono già 1.735 i pre-iscritti che, da oggi, risultano ufficialmente iscritti e possono vantare di avere già in mano l’ambito pettorale per correre la corsa ad ostacoli più bizzarra d’Italia. Tutti coloro che intendono iscriversi potranno andare sul sito ufficiale della Fisherman's Friend StrongManRun 2013, nell’apposita sezione dedicata alle iscrizioni e seguire la procedura.
Verranno accettate solo le richieste fatte on-line direttamente sul sito.


“La città della quercia”, dunque, si prepara ad ospitare di nuovo la spettacolare corsa che l’anno scorso ha coinvolto oltre 2.600 partecipanti, provenienti da 28 paesi, che hanno dato vita con i loro costumi ed i loro travestimenti ad un autentico spettacolo nello spettacolo, reso ancor più avvincente dai durissimi ostacoli disseminati lungo il percorso, in particolare negli attraversamenti del fiume Leno e nei tratti di montagna.

FFSMR - foto mostraLa passione e la convinzione del successo di questo evento da parte della città di Rovereto, viene manifestata, da subito, attraverso una mostra fotografica che raccoglie più di 100 foto spettacolari della scorsa edizione della Fisherman’s Friends StrongManRun. La mostra, inaugurata venerdì 18 gennaio a Rovereto, resterà aperta al pubblico fino al 17 febbraio, tutti i giorni dalle 16.00 alle 20.00 presso lo Urban Center, corso Rosmini, 58.

Chi non potrà visitare la mostra può, comunque, farsi un’idea di questa gara e della vera fatica che i nostri eroi dovranno affrontare per superare tutti gli ostacoli, immersi nel suggestivo paesaggio trentino, cliccando su questo link potrà visionare il promo 2013


Ad affiancare la corsa, per il secondo anno, ci sarà OXFAM Italia, parte di una delle più grandi reti internazionali di Ong del mondo. Grazie a questa collaborazione, tutti coloro che si iscriveranno potranno donare 2 euro per aiutare l’associazione nella sua missione e come per l’edizione passata, anche quest’anno gli strongmanrunner potranno iscriversi tramite Oxfam Italia: l’associazione infatti regalerà il pettorale a coloro i quali vorranno impegnarsi a diventare personal fundraiser e quindi a sostenerla nell’ occuparsi di sviluppo, emergenza e campagne di opinione contro l’ingiustizia della povertà nel mondo.


 

 

Maggiori informazioni sul sito web ufficiale

Fisherman's StrongManRun è su Facebook

Twitter.com/@StrongmanRunIT

 

 

Per informazioni:
Federica Moschiano                                                                                      

Tel:             (+39) 02 29511302                                                                                            Cell.:             (+39)347 9945899      
Cell:             (+39) 393 9905236         

E-mail: Stefano.diciatteo@rcs.it<mailto:Stefano.diciatteo@rcs.it>
E-mail: press@rcspsort.it<mailto:press@rcspsort.it>         

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10 ottobre 2012 3 10 /10 /ottobre /2012 15:12

nudista errante 02E' stata pubblicata su d.Repubblica.it, una notizia singolare quantomeno (che espone un caso che per alcuni sarà sicuramente anche discutibile).
E' quella relativa al "nudista errante": un tempo esisteva la figura quasi mitologica de L'Ebreo Errante" (più volte ricorrente nella letteratura), ma oggi abbiamo la figura del "nudista errante" che combina insieme la rappresentazione del camminatore solitario in puro stile londoniano (che non solo cammina, portando sulle spalle il suo fardello, ma a volte corre) e quella del santone indiano (il sadhu) che decide di abbandonare una vita di comodità, passando ad una condizione di totale ascetismo e trascorrendo dal momento della sua decisione il resto della sua esistenza, vagando di villaggio in villaggio - sempre a piedi - e rigorosamente nudo.
Unica concessione alle comodità dell'abbigliamento che il nostro nudista errante si concede sono dei robusti scarponi da trekking (in realtà un po' incongrui: per essere coerente dovrebbe andare a piedi scalzi o al massimo con un paio di sandali francescani)..
Ecco la notizia.
Stephen Gough non lo ferma nessuno: da 10 anni gira il mondo con il sacco a pelo.
E poco altro.
La sua missione infatti è viaggiare completamente nudo e non sono bastate 18 condanne e le risate di coloro che incontra per strada a smorzare il suo entusiasmo.
"Possiamo vivere la vita che gli altri si aspettano da noi oppure sceglierne una basata sulla nostra verità. La differenza è tra una vita consapevole e una inconsapevole, tra vivere e non vivere" spiega Stephen per giustificare il suo strampalato modo di vivere. "Dobbiamo toglierci i nostri abiti per essere finalmente noi stessi e iniziare un nuovo cammino", è il suo motto.
Ma questo non ferma le forze dell'ordine che l'hanno arrestato più volte.
Ad inizio ottobre 2012, il nudista scozzese è stato rilasciato dalla prigione di Edimburgo, Saughton Prison, e ha festeggiato la riacquistata libertà con una lunga escursione in versione adamitica.

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1 agosto 2012 3 01 /08 /agosto /2012 08:20

fishermans roveretoMilano, 30 luglio – Le iscrizioni sono oramai chiuse, ma viste le infinite richieste che sono arrivate agli organizzatori, la Fisherman’s Friends StrongmanRun ha deciso di offrire un’ultima possibilità per parteciparvi grazie alla collaborazione con la onlus Oxfam Italia, che, da oggi, mette in palio 100 iscrizioni alla prima edizione italiana de “la corsa più forte di tutti i tempi”, organizzata da RCS Sport, che si svolgerà il 29 settembre nello splendido scenario della città di Rovereto.
Oxfam Italia, infatti,  regalerà l’iscrizione ai primi 100 che ne faranno richiesta a running@oxfamitalia.org, ma per poterla confermare è necessario raggiungere l’obiettivo minimo di €150.00 di raccolta fondi entro il 15 settembre attraverso un meccanismo di personal fundraising che si appoggia al network italiano di Rete del dono (www.retedeldono.it).
Fisherman’s Friend StrongmanRun, insieme ad Oxfam Italia, vuole essere innovativa anche nell’approccio alla beneficienza, importando un metodo di personal fundraising (la raccolta fondi fatta coinvolgendo i propri amici, parenti, colleghi, conoscenti, ecc.) unico per il panorama italiano.
Inoltre, il best fundraiser, cioè colui che riuscirà a raccogliere più fondi (oltre i 500€), potrà vincere un fantastico viaggio per due persone comprendente un escursione di rafting estremo (www.greenvisions.ba) nel Tara e un tour nella Valle della Drina (Bosnia Erzegovina).
Lo sport è da sempre un mezzo di diffusione di idee e di sfida personale. Con il Running Team, Oxfam Italia vuole allargare questa sfida non solamente verso il proprio tempo e contro i propri limiti ma contro il peggiore male dalle nostra epoca: la povertà.
Per ulteriori informazioni: www.strongmanrun.it e running@oxfamitalia.org.

 

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18 luglio 2012 3 18 /07 /luglio /2012 08:35

fishermans-rovereto.jpgDefinito il percorso duro e suggestivo per l’edizione italiana del Fisherman's Friend StrongmanRun 2012 in programma a Rovereto.

Milano, 16 luglio – Svelato oggi il percorso della prima edizione italiana della Fisherman’s Friend StrongmanRun, “la corsa più forte di tutti i tempi”, organizzata da RCS Sport, che si svolgerà il 29 settembre nello splendido scenario della città di Rovereto.

Il percorso rispecchia pienamente le caratteristiche di questa tipologia di gara: 12 ostacoli dei più impervi, di cui 3 regalati dal suggestivo paesaggio trentino, saranno distribuiti lungo i 18 km di gara (2 giri da 9 km).

La gara partirà alle 14.00 dal Centro Natatorio Comunale di Rovereto, da dove sarà possibile assistere al primo passaggio dei partecipanti e al glorioso arrivo. Il cronometro si fermerà allo scadere delle 3 ore e 30.

Per la prima volta nella storia della Fisherman’s Friend StrongmanRun, la gara non si svilupperà solo in un’area esterna ma attraverserà il centro urbano, toccando alcuni punti significativi della “città della quercia”: dalla partenza si proseguirà verso la frazione di Lizzanella, passando da Piazza Sant’Antonio, una delle piazze più suggestive del paese dove, dalle fondamenta di un’antica cappella (1185) sorge la settecentesca chiesa di S. Antonio Abate, si proseguirà in salita (1° ostacolo naturale) verso l’Ossario di Castel Dante, l’imponente monumento funebre dedicato ai militari caduti durante la Grande Guerra che sorge sulla sommità del Colle, per entrare nella parte boschiva (2° ostacolo naturale) del Colle Miravalle fino a “toccare” la Campana dei Caduti (Maria Dolens) della prima Guerra Mondiale, luogo di forte attrazione turistica soprattutto la sera quando suona i rintocchi “per invocare pace e fratellanza fra tutti i popoli del mondo”.
Si prosegue sul Sentiero della Pace, autentico campo di battaglia che ripercorre la linea del fronte del primo conflitto mondiale, verso il Mausoleo Tacchi, per risalire verso la frazione di Porte di Trambileno, dopo la quale comincia una lunga discesa che porta alla parte più vecchia della città, attraversando il Torrente Leno (3°ostacolo naturale) fino a raggiungere il Castello di Rovereto, la suggestiva roccaforte medioevale, uno dei più insigni monumenti di architettura militare dell’epoca.
Il percorso “cittadino” continua nel centro storico, lungo via delle Fosse e Piazza Malfatti che ospita il cinquecentesco palazzo dove soggiornò anche il Pontefice Pio VI, per chiudere il primo giro al Centro Natatorio Comunale, dopo aver costeggiato, per alcuni chilometri in piano, il Torrente Leno sulla sponda sinistra.

Le iscrizioni possono essere effettuate solo online sul sito ufficiale, dove si possono trovare anche tutte le necessarie informazioni sulle tariffe.

Per tutti i partecipanti e gli aspiranti partecipanti della Fisherman’s Friend StrongmanRun, sono stati organizzati in collaborazione con American Contourella e il loro Fitness Network i StrongTraining, allenamenti specifici per prepararsi al meglio a questa gara. Per info sui nomi delle palestre, date e orari visitare il sito ufficiale (www.strongmanrun.it).

Inoltre, è possibile prenotare un “week-end a tutta adrenalina” su www.visitrovereto.it dove si potrà scegliere il pacchetto più adatto.


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3 maggio 2012 4 03 /05 /maggio /2012 08:12

lancio-telefonino.jpgNella 3^ edizione del Campionato italiano di Lancio del telefonino che si è svolta il 1° maggio nella marchigiana Sant'Elpidio, alla presenza di numerosissimo pubblico e con un'agguerrita schiera di concorrenti in lizza, è stato battuto il record italiano della "specialità". 

Si sono presentati davvero in tanti all'appuntamento. Nel cuore il desiderio di lanciare il telefono il più lontano possibile. Almeno per un giorno, senza sensi di colpa. A consentirlo, infatti, c'era un regolamento, quello del Campionato Nazionale del Lancio del Telefonino che anche quest'anno è ripartito il 1° maggio dalle Marche e precisamente da Porto Sant'Elpidio.

E che lo stress negli ultimi tempi sia cresciuto lo dimostra anche l’aumento dei partecipanti a questa stravagante gara: numerosi i “lanciatori” del posto, ma alcuni - forse i più stressati! - hanno confessato di arrivare da lontano e si sono fatti avanti con la precisa volontà di lanciare il cellulare, convinti di poter battere il record. E così è stato: Francesco Faraglia, 34 anni, informatico di Rieti, con un lancio di 71 metri e 11 cm ha battuto il record italiano, prima di questo pomeriggio, realizzato nel 2010 da un ragazzo di Monza (65 m e 53 cm). Ad oggi resta ancora da battere il record del mondo pari a 89 metri e detenuto da un finlandese.

Ma a giudicare dall’affluenza e dal richiamo di questo evento non è escluso che questa nuova edizione 2012 possa portare nel nostro Paese anche a questo nuovo risultato. Insomma, un successo quello della prima tappa marchigiana di questa quarta edizione del Campionato Nazionale del Lancio del Telefonino, confermato anche dall'esercito degli “stressati” che hanno provato a lanciare: sono stati quasi tremila i partecipanti di tutte le età, sesso, cultura e religione. Nessun allenamento, in effetti, né preparazione sportiva, ma per lo più una grande voglia di liberarsi dall'ansia e dallo stress, accompagnata da un tocco di sana competizione: questi i requisiti che hanno animato i tanti partecipanti che sono accorsi a questa curioso evento.

“Fa riflettere – spiega Massimo Galeazzi, l’imprenditore comasco che ha brevettato questo sport nel nostro Paese, importandolo dalla Finlandia – il fatto che in un mondo sempre più tecnologico prenda forza fra la gente la consapevolezza dei limiti di tutti questi apparecchi, di cui però non possiamo in realtà più fare a meno, in primis proprio del telefonino. E il successo di questa manifestazione, che va crescendo di edizione in edizione, ne è una conferma: lanciare il telefonino libera dallo stress e fa bene alla salute”.
Oltre 10.000 i telefonini messi a disposizione dall’organizzazione che hanno preso il volo sul campo di erba dell’ex stadio Orfeo- Serafini della città elpidiense, tutti rigorosamente della stessa marca, modello e peso (66 grammi) e, nel rispetto dell’ambiente, pronti al lancio solo se sprovvisti di batteria. Il primo a classificarsi in questa gara è colui che lancia l’apparecchio più lontano, una distanza che viene calcolata con la telemetria.


Dopo la tappa marchigiana del primo maggio, tenutasi a Porto Sant'Elpidio (Fm) e contraddistinta da questo nuovo record italiano da battere, seguiranno, per tutta l'estate 2012, le altre tappe nazionali: confermata al momento la tappa di Brescia (www.lanciodeltelefonino.it).
L'Italia intera, isole comprese, unita da questa nuova mania anti-stress: lanciare il telefonino, almeno per un giorno…Il più lontano possibile!

 

(Dall'Organizzazione Campionato Nazionale del Lancio del Telefonino)

 

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28 aprile 2012 6 28 /04 /aprile /2012 19:32

soap rallyIl 27 aprile, a Bergamo, presso la Sala Conferenze di Palazzo Frizzoni del Comune ha avuto luogo la presentazione della 41^ edizione del Soap Box Rally - la più antica e pazza corsa di macchine di legno del mondo - entrata già da tempo nel cuore degli spettatori e che si svolgerà a Bergamo il prossimo 1° maggio, con la parte organizzativa gestita da TeamItalia.

Competizione storica di Bergamo, nacque nel 1955 a seguito dell'idea di uno studente colpito dalle entusiasmanti performance di queste macchine viste in un film americano. 

Dopo fasi alterne, il SOAP BOX RALLY è riproposto con successo dal 2000 da Pro Loco Bergamo e TeamItalia con l'intenzione di non perpetuare una tradizione locale che appassiona i bergamaschi. 
Martedì 1° maggio 2012 alle ore 14,30 queste stravaganti macchine di legno sfrecceranno a tutta velocità lungo le Mura di Città Alta, cimentandosi con ostacoli vari, quali pozzanghere di schiuma, vasche d'acqua, dossi, dune di sabbia…

Gli intrepidi piloti affronteranno difficoltà di ogni sorta lungo il percorso!

 

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28 aprile 2012 6 28 /04 /aprile /2012 18:41

lancio-del-telefonino.jpgMolti - i più anziani - sicuramente si ricorderanno di Giochi senza Frontiere", i cui partecipanti schierati in team opposti dovevano cimentarsi in agoni strani e bizzarri, in cui si impegnavano allo spasimo, anche se in contemporanea il più delle volte strappavana nei numerosi spettatori grandi risate, perchè le prove cui dovevano sottoporsi avenao sempre un apsetto ridicolo o grottesco. E quindi i concorrenti, pur impegnandosi, erano costretti dalla natura del gioco a buffoneggiare, senza averlo voluto. Esistono poi delle dscipline sportive strane e "speciosie" in cui si fa davvero sul serio": e ce ne sono davvero molteplici e le più incredibili e bizzarre. Alla fantasia umana, da questo punto di vista, non c'è limite e, se alla fantasia creativa, aggiungiamo la messa a punto di regolamenti ad hoc ed istituiamo apposite gare, con la presenza di giudici di gara e arbitri che misurino le prestazioni o che controllino il rispetto dei regolamenti stessi, ecco che nascono delle verie e proprie discipline sportive con cerimoniali agonistici in piena regola sino a dei campionati veri e propri.
Possiamo menzionare le gare di corsa con la moglie in spalla, quelle del lancio del formaggio oppure ancora le gare in cui vince chi mangia di più una sequenza standard di porzioni e nel tempo più breve (cronometrato).
Nel novero delle discipline sportive strane, vi è anche quella del "lancio del telefonino" che, nata undici anni fa in Finlandia e da tre anni importata in Italia, registra un grande successo di praticanti e di pubblico.
La sua pratica, del resto, è un'autentica sublimazione della fantasia che molti alimentano dentro di sè (e a cui vorrebbero dare sfogo) di distruggere o di lanciare il più lontano possibile il proprio cellulare, emblema della possibilità capillare di connettersi con il mondo, ma anche strumento della nostra costante schiavitù.
E sembra anche farsi vettore del messaggio che del telefonino ci si può sbarazzare: anche se poi il telefonino, lanciato lontano e simbolicamente distrutto, esce dalla porta e rientra subito dopo dalla finestra, come premio che viene assegnato ai quelli che hanno fatto i lanci migliori (e, ovviamente, di ultima generazione...). 
Il 3° Campionato italiano di Lancio del Telefonino si celebra il 1° maggio 2012, a Porto Sant'Elpidio (Marche) e qui si farà sicuramente sul serio per battere l'attuale record italiano
Ecco la notizia. 

 portosantelpidio.lancio.telefonino.jpg(Fonte: laprimaweb.it) Una telefonata che ci ha infastidito più del solito, il cellulare che resta tra le mani, alcuni secondi in cui il cuore ha la meglio sulla ragione e infine la rincorsa e il tiro.

Quante volte abbiamo pensato di farlo e quante volte poi ci abbiamo dovuto rinunciare richiamati, all’ultimo, dalla necessità che ci lega a questo apparecchio. Ma finalmente è arrivato il momento:il 1° Maggio 2011, sul litorale adriatico e precisamente all’Ex stadio Orfeo-Serafini di Porto Sant’Elpidio, sarà possibile dare sfogo a questo impeto irrefrenabile in un contesto collettivo grazie alla nuova edizione delCampionato Nazionale del “Lancio del telefonino” che prenderà il via proprio dalle Marche.

L’idea nasce undici anni fa in Finlandia ed è stata importata e brevettata in Italia e in Europa nel 2009, dall’imprenditore Massimo Galeazzi, di Alzate Brianza (Co). E così, dopo la “Corsa con la moglie in spalla”, faticoso percorso ad ostacoli di 250 metri, i finlandesi ci regalano uno nuovo sport capace di eliminare frustrazioni, ansie e stress.

Oltre tremila telefonini, messi a disposizione dall’organizzazione, voleranno su campi di gioco diversi fatti di sabbia, terra, erba o cemento, tutti rigorosamente della stessa marca, modello e peso (66 grammi) e nel rispetto dell’ambiente: pronti al lancio solo se sprovvisti di batteria.

Il primo a classificarsi in questa gara, che prevede anche intrattenimento e musica, è colui che lancerà l’apparecchio più lontano, una distanza che verrà calcolata con la telemetria.
Il record italiano da battere è di 65 m e 53 cm, realizzato da un ragazzo di Monza nel 2010, mentre il record del mondo è di ben 89 m.

A dimostrare il successo di questa competizione i numeri dell’evento: 11.985 giocatori, 180.000 spettatori ed oltre 229.546 contatti sul sito www.lanciodeltelefonino.it, dati che fanno riferimento alle prime due edizioni italiane.

E oggi a pochi giorni dall’esordio di questa terza edizione nazionale Massimo Galeazzi, l’imprenditore che ha brevettato nel nostro Paese l’evento spiega così le ragioni di questo nuovo “evento-mania” che sta imperversando ovunque: “Lanciare il telefonino è una vera e propria liberazione, che ci consente almeno per un giorno di essere protagonisti e insieme di vendicarci del cellulare”.

Non solo, si tratta di uno sport che si pratica all’area aperta, che non affatica, ma diverte e unisce specie di fronte a una convinzione sempre più diffusa: lanciare il telefonino fa bene alla salute”.

Dopo la prima gara marchigiana del Campionato Nazionale del Lancio del Telefonino, organizzata in collaborazione con il Comune di Porto Sant’Elpidio e Radio Linea n°1, sarà possibile partecipare a questo evento in altre città tra cui Lecco, Bari, Catania, Palermo.

Un’occasione che non richiede né particolari attitudini, né allenamento e che vedrà gareggiare giovani e meno giovani accomunati da un rapporto di amore-odio per un apparecchio tanto inseparabile quanto infernale. Almeno per un giorno da lanciare il più lontano possibile.

“Il lancio del Telefonino”

REGOLAMENTO

Due le categorie dei partecipanti per questo sport insolito: Junior (ragazzi e ragazze dai 13 ai 20 anni) e Senior (Uomini e donne dai 21 anni in su). Si ha solo un lancio a disposizione, rincorsa libera nella corsia di lancio e tiro entro la linea di demarcazione; il superamento annullerà la prova. Non possono partecipare professionisti nelle discipline sportive come il lancio del peso, del giavellotto, del disco o del martello.

I telefonini, forniti dall’organizzazione dell’evento, sono tutti uguali (vecchio modello) e del peso non superiore ai 70 grammi. Il lancio può essere effettuato con qualsiasi tecnica, ma solo con l’uso degli arti superiori e senza l’uso di qualsiasi tipo di accessorio.

Il punteggio è calcolato dal punto in cui si ferma il telefono cellulare e misurato con l’apparecchiatura elettronica Tele Laser. Vince chi lancia il telefonino più lontano (in caso di parità si tiene un incontro tra i due finalisti). Il record italiano da battere è di 65 m e 53 cm, realizzato da un ragazzo di Monza nel 2010, mentre il record del mondo è di ben 89 m.

Non occorre nessuna iscrizione anticipata: nelle giornate di gara chi vorrà partecipare dovrà semplicemente compilare una cartolina con i propri dati che verranno inseriti in una classifica generale.

Eventi correlati:

  1. Campionato Italiano lancio del Formaggio – Sant’Elpidio a Mare (FM) – 27-28 Marzo 2010

 

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17 febbraio 2012 5 17 /02 /febbraio /2012 12:48

Manvhorse06.jpgNella Maratona "man versus horse" che, dal 1981, si corre annualmente nella città gallese (GB) di Laanwrtyd Wells, sulla distanza di 22 miglia (un po' meno della classica distanza di maratona, ma su di un terreno accidentato), i  vincitori sono spesso  - ma non sempre - gli uomini, perchè mentre gli Umani possono spingere più in là la loro capacità di resistenza fisica, mettendo in campo i fattori mentali che sono alla base della "resilienza", il cavallo come tanti altri animali funziona sulla base del "tutto o nulla" e, per evitare che stramazzi al suolo schiantato, il fantino che lo monta deve peri odicament eimporgli un periodo di riposo odi andatura al passo.

The Man versus Horse Marathon is an annual race over 22 miles, where runners compete against riders on horseback.

The race — which is not technically a marathon, as the route does not meet the requisite distance — takes place in the Welsh town of Llanwrtyd Wells every June.The event started in 1980, when local landlord Gordon Green overheard a discussion between two men in his pub, the Neuadd Arms.

One man suggested that over a significant distance across country, man was equal to any horse. Green decided that the challenge should be tested in full public view, and organised the first event.

The first woman to run the race was Ann King in 1981. In 1982, the route of the course was amended slightly to give a more even match between the competitors. The course is slightly shorter than a traditional marathon at 22 miles, but over rougher terrain. In 1985, cyclists were allowed to compete too - and that year, U.S. ladies' champion cyclist Jacquie Phelan narrowly lost to the first horse. In 1989, British cyclist Tim Gould beat the first horse by three minutes - the first time that a horse was beaten by a human in the race.

In 2004, the 25th race was won by Huw Lobb in 2 hours, 5 minutes and 19 seconds. It was the first time that a man racing on foot has won the race, thereby winning the prize fund of £25,000 ($31,786.40) (which had been growing by £1,000 each year from the race's inception until claimed by a winning runner).The year's race also saw the highest ever number of competitors; 500 runners and 40 horses. The feat was repeated in 2007, when human competitors outpaced the first equine competitor by up to 11 minutes.

History of the race. Competitors in the 2006 Man versus Horse Marathon. The event started in 1980,when local landlord Gordon Green overheard a discussion between two men in his pub, the Neuadd Arms.One man suggested that over a significant distance across country, man was equal to any horse. Green decided that the challenge should be tested in full public view, and organised the first event.

number of competitors; 500 runners and 40 horses. The feat was repeated in 2007, when human competitors outpaced the first equine competitor by up to 11 minutes.

The 2009 race was marred by controversy when the organizers deducted time spent in the 'vet checks' from the horse times in addition to the 15 minutes for the delayed start of the horses.

The deduction of this additional time enabled the horse to triumph by 8 minutes, instead of being defeated by 2. Whilst the organizers at the time claimed that the time spent in the vet check (which is not accurately monitored on a horse-by-horse basis) had always been deducted, this had not occurred in previous years. The fastest runner, Martin Cox, refused to accept the winners trophy in protest at the decision. Following protests from other competitors, the organizers reverted to the previously followed rules of only deducting 15 minutes for the 2010 edition of the race. However, despite Haggai Chepkwony running the fastest time since Huw Lobb's record breaking effort in 2004, a horse triumphed by 10 minutes.

2011 was most certainly the year of the Horse with a number of very good riders and horses competing.The underfoot conditions favoured the hoof over the shoe. However some very good times were recorded by the front runners considering wetness of the track. First Rider was Beti Gordon riding Next in Line Grangeway whilst first runner home was Charlie Pearson from London.

The race now attracts a maximum entry of 50 horses, enabling it to lay claim to being "the world's largest horse race".

 

Winners of the race

Year Type Fastest Horse Fastest Runner Weather Conditions Going
2011 Horse Beti Gordon on Next in line Grangeway (2:08:37) Charlie Pearson (2:25:45) Rain/Sun/Windy Heavy
2010 Horse Llinos Mair Jones on Sly Dai (2:07:04) Haggai Chepkwony (2:17:27) Hot Good to Soft
2009 Horse Geoffrey Allen on Dukes Touch of Fun (2:11:43) Martin Cox (2:20:02) Hot Heavy
2008 Horse Geoffrey Allen on Dukes Touch of Fun (2:18:13) John Macfarlane (2:18:43) Hot Good to Soft
2007 Human Geoffrey Allen on Lucy (2:31:26) Florian Holzinger (2:20:30) Hot Good to Firm
2006 Horse Denise Meldrum on Tarran Bay (2:10:29) Haggai Chepkwony (2:19:06) Warm Soft
2005 Horse Lise Cooke on Gifted Lady (02:19:11) Stephen Goulding (02:33:22) Unknown Unknown
2004 Human Zoe White on Kay Bee Jay (2:07:36) Huw Lobb (2:05:19) Hot Unknown
2003 Horse Robyn Petrie-Ritchie on Druimguiga Shemal (2:02:01) Mark Croasdale (2:19:02) Unknown Unknown
2002 Horse Robyn Petrie-Ritchie on Druimguiga Shemal (2:02:23) James McQueen (2:18:52) Unknown Unknown
2001 Horse Heather Evans on Royal Mikado (2:08:06) Martin Cox (2:17:17) Unknown Unknown
2000 Horse Heather Evans on Royal Mikado (2:08) Mark Croasdale (2:10) Unknown Unknown
1999 Horse Jackie Gilmour on Ruama (1:58) Mark Palmer (2:16) Unknown Unknown
1998 Horse Jackie Gilmour on Ruama (1:46) Stuart Major (2:16) Unknown Unknown
1997 Horse Megan Lewis on unknown (1:52) Paul Cadwallader (2:09) Unknown Unknown
1996 Horse Ken Mapp on Ahmaar (1:57) Mark Palmer (2:12) Unknown Unknown
1995 Horse Ken Mapp on Ahmaar (1:57) Paul Cadwallader (2:06) Unknown Unknown
1994 Horse Celia Tymons on Eskalabar (1:52) Mark Croasdale (2:09) Unknown Unknown
1993 Horse John Hudson on unknown (1:47) Robin Bergstrand (2:03) Unknown Unknown
1992 Horse Zoe Jennings on Hussar (1:38) Derek Green (2:09) Unknown Unknown
1991 Horse Zoe Jennings on Hussar (1:30) Mark Croasdale (2:05) Unknown Unknown
1990 Horse Ray Jenkins on The Doid and Chris Powell on Elkie (1:36) Glyn Williams (2:07) Unknown Unknown
1989 Horse Ray Jenkins on The Doid (1:54) Mark Croasdale (2:10) Unknown Unknown
1988 Horse John Davies on Mavies (1:47) Mark Croasdale (2:08) Unknown Unknown
1987 Horse Ray Jenkins on The Doid and Bill George on Mando (1:32) Paul Wheeler (1:57) Unknown Unknown
1986 Horse Nia Tudno-Jones on Jenny (1:44) Fuselier Hughes (2:08) Unknown Unknown
1985 Horse Nia Tudno-Jones on Jenny (1:40) David Woodhead (2:08) Unknown Unknown
1984 Horse William Jones on Solitaire (1:20) David Woodhead (2:05) Unknown Unknown
1983 Horse Ann Thomas on Nutmeg (1:26) Dic Evans (2:02) Unknown Unknown
1982 Horse Sue Thomas on Simon (2:06) Paul Brownson (2:10) Unknown Unknown
1981 Horse Clive Powell on Sultan (2:02) Dic Evans (3:24) Unknown Unknown
1980 Horse Glyn Jones on Solomon (1:27) Dic Evans (2:10) Unknown Unknown
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5 dicembre 2011 1 05 /12 /dicembre /2011 09:33

Milano-Shitty-Marathon.jpgSi svolgerà il giorno 8 dicembre dalle 9.30 alle 14.30, la Milano Shitty Marathon, con parcheggio e punto di partenza davanti al Comando della Polizia Provinciale - Via Principe Eugenio - Milano.

La Milano Shitty Marathon è la prima Shitty Marathon della storia del podismo: come dire una non-maratona, analoga al non compleanno di Alice nel Paese delle Meraviglie, in un rovesciamento paradossale delle regole delle maratone "ordinarie".

E' l'opposto di una City Marathon, perché per definizione:
1. L'organizzazione fa schifo.
2 Non ci sono tasse d'iscrizione, assistenza medica, pacco gara, premiazioni, medaglie (queste, d'altra parte, ogni tanto mancano anche nelle City Marathon...).
3. Il percorso non è scorrevole, neppure panoramico, neppure suggestivo.
4. Il percorso è interamente aperto al traffico, anche nei parchi!

Quali sono i vantaggi della Shitty Marathon?
1. Il percorso è trattabile fino al giorno prima: puoi modificarlo e farlo passare sotto casa tua o dove più ti aggrada postando qui.
2. Si sta in compagnia e si va piano (6'00"/km, per poi rallentare).
3. Ci sono ristori e WC ovunque, basta entrare in un bar e spendere parte dei soldi risparmiati con la mancata iscrizione.
4. Siccome i ristori ce li paghiamo, non lorderemo la città con bottigliette mezze piene, ma ce le passeremo fino ad esaurimento.
Nota semiseria sulla logistica: la zona scelta per la partenza ha un ampia possibilità di parcheggiare gratuitamente ed è a pochi passi da due linee di trasporto pubblico (12 e 14), così da rendere possibile sia l'arrivo in tram ed abbandono quando si è vicini a casa, sia l'arrivo in auto ed il ritorno in metro/tram quando si è stufi.

 

Evento su Facebook

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Presentazione

  • : Ultramaratone, maratone e dintorni
  • : Una pagina web per parlare di podismo agonistico - di lunga durata e non - ma anche di pratica dello sport sostenibile e non competitivo
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  • Ultramaratone, maratone e dintorni
  • Mi chiamo Maurizio Crispi. Sono un runner con oltre 200 tra maratone e ultra: ancora praticante per leisure, non gareggio più. Da giornalista pubblicista, oltre ad alimentare questa pagina collaboro anche con altre testate non solo sportive.
  • Mi chiamo Maurizio Crispi. Sono un runner con oltre 200 tra maratone e ultra: ancora praticante per leisure, non gareggio più. Da giornalista pubblicista, oltre ad alimentare questa pagina collaboro anche con altre testate non solo sportive.



Etnatrail 2013 - si svolgerà il 4 agosto 2013


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Il perchè di questo titolo

DSC04695.jpegPerchè ho dato alla mia pagina questo titolo?

Volevo mettere assieme deio temi diversi eppure affini: prioritariamente le ultramaratone (l'interesse per le quali porta con sè ad un interesse altrettanto grande per imprese di endurance di altro tipo, riguardanti per esempio il nuoto o le camminate prolungate), in secondo luogo le maratone.

Ma poi ho pensato che non si poteva prescindere dal dare altri riferimenti come il podismo su altre distanze, il trail e l'ultratrail, ma anche a tutto ciò che fa da "alone" allo sport agonistico e che lo sostanzia: cioè, ho sentito l'esigenza di dare spazio a tutto ciò che fa parte di un approccio soft alle pratiche sportive di lunga durata, facendoci rientrare anche il camminare lento e la pratica della bici sostenibile. Secondo me, non c'è possibilità di uno sport agonistico che esprima grandi campioni, se non c'è a fare da contorno una pratica delle sue diverse forme diffusa e sostenibile. 

Nei "dintorni" della mia testata c'è dunque un po' di tutto questo: insomma, tutto il resto.

Archivi

Come nasce questa pagina?

DSC04709.jpeg_R.jpegL'idea motrice di questo nuovo web site è scaturita da una pagina Facebook che ho creato, con titolo simile ("Ultramaratone, maratone e dintorni"), avviata dall'ottobre 2010, con il proposito di dare spazio e visibilità  ad una serie di materiali sul podismo agonistico e non, ma anche su altri sport, che mi pervenivano dalle fonti più disparate e nello stesso tempo per avere un "contenitore" per i numerosi servizi fotografici che mi capitava di realizzare.

La pagina ha avuto un notevole successo, essendo di accesso libero per tutti: dalla data di creazione ad oggi, sono stati più di 64.000 i contatti e le visite.

L'unico limite di quella pagina era nel fatto che i suoi contenuti non vengono indicizzati su Google e in altri motori di ricerca e che, di conseguenza, non risultava agevole la ricerca degli articoli sinora pubblicati (circa 340 alla data - metà aprile 2011 circa - in cui ho dato vita a Ultrasport Maratone e dintorni).

Ho tuttavia lasciato attiva la pagina FB come contenitore dei link degli articoli pubblicati su questa pagina web e come luogo in cui continuerò ad aprire le gallerie fotografiche relative agli eventi sportivi - non solo podistici - che mi trovo a seguire.

L'idea, in ogni caso, è quella di dare massimo spazio e visibilità non solo ad eventi di sport agonistico ma anche a quelli di sport "sostenibile" e non competitivo...

Il mio curriculum: sport e non solo

 

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Statistiche generali del magazine dalla sua creazione, aggiornate al 14.04.2014

Data di creazione 12/04/2011
Pagine viste : 607 982 (totale)
Visitatori unici 380 449
Giornata record 14/04/2014 (3 098 Pagine viste)
Mese record 09/2011 (32 745 Pagine viste)
Precedente giornata record 22/04/2012 con 2847 pagine viste
Record visitatori unici in un giorno 14/04/2014 (2695 vis. unici)
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