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21 giugno 2012 4 21 /06 /giugno /2012 10:50

Pietro Colnaghi alla 100 km del Passatore 2012(Maurizio Crispi) Pietro Colnaghi, 2° classificato alla 100 km del Passatore 2012 (40^ edizione) è stato squalificato per doping (in quanto nelle urine è stata riscontrata una positività per Prednisolone). Si è ora in attesa del risultato delle controanalisi, ai fini della validazione del verdetto della Giustizia sportiva.
Colnaghi afferma che, una settimana prima, della gara aveva fatto delle infiltrazioni per problemi all'anca, ma che - per leggerezza o ingenuità - non l'aveva preventivamente dichiarato al controllo anti-doping, esibendo a supporto una certificazione medica rilasciata dal medico che l'aveva avuto in cura. 
Il dato di fatto dell'assunzione di un farmaco c'è e le controanalisi di cui si attende il risultato, quindi, valideranno il risultato prima  emesso.
Questo fatto dispiace, anche perchè Pietro Colnaghi, come atleta esordiente nela 100 aveva colpito tutti per la sua serietà e per lasua determinazione ad andare eventi: ed era sembrato - come sicuramente è - un atleta portatore dell'idea dello sport pulito.
Aveva anche colpito - nella sua condotta di gara - che a differenza di tanti (anche tra i top runners) che vengono supportati dal proprio team con auto o con moto al seguito, lui avesse condotto la sua gara con le proprie forze, dall'inizio alla fine.
Ci si augura che l'episodio trovi qualche soluzione/chiarimento e che, soprattutto, Pietro colnaghi non interrompa le sue sperimentazioni in ultramaratona, visto che, con la sua prima prova d'esordio, ha dimostrare di possedere una buona tempra di ultrarunner. 

Come commento generale allo spiacevole fatto accaduto, si possono soltanto aggiungere queste poche considerazioni. 
E' sempre misura prudenziale, in caso di controlli antidoping, dichiarare preventivamente con il supporto di una certificazione medica, qualsiasi terapia tu abbia  fatto nelle immediate adiacenze di una gara, specie se è stato necessario il ricorso a farmaci i cui principi attivi sono inclusi nelle tabelle. Quindi (è questo è un suggerimento soprattutto per gli atleti di punta), prima di una qualsiasi gara, occorre sempre informarsi con il proprio medico di fiducia se i farmaci eventualmente assunti rientrano tra quelli delle tabelle anti-doping.
Spesso a queste misure non ci pensa, per ignoranza o per ingenuità. Ma la legge non ammette ignoranza o negligenza.
Forse Colnaghi, che francamente non mi sembra tipo da doping, non pensava che sarebbe stato tra i primi e magari nessuno l'aveva avvisato del rischio di poter essere considerato positivo ad un controllo anti-doping, dopo aver fatto una terapia a base di cortisone, subito prima della gara.
Altra cosa è l'uso sistematico di certi farmaci fatto da certi atleti (e non solo di punta) a scopo "preventivo", sulla base del ragionamento: prendo un analgesico-antinfiammatorio prima della partenza in modo da dover soffrire di meno in corso di gara e avere già in corpo un farmaco che esericita un'azione infiammatoria e che, essendo già presente, minimizza determinati inconvenienti". Oppure quello secondo cui si assume "prima della gara" un farmaco antidiarroico per prevenire eventuali scariche di diarrea e problemi intestinali di questo tipo.
Il principio assiomatico è il seguente: i farmaci (anche quelli in cui è possibile praticare forme di terapia auto-gestita) devono essere assunti per curare dei sintomi presenti, o per risolvere delle malattie.
Tutti gli altri usi sono degli "abusi", nel senso che il farmaco diventa soltanto una "panacea" che viene assunta soltanto come supporto alla propria performance: e, dunque, tali farmaci - in quanto sostanze chimiche "performanti" - rientrano a pieno diritto nell'accezione più ampia di doping (non quella regolata dalle normative e dalle relative tabelle).
E di persone che ragionano così e che compiono quotidiniamente questo tipo di "abuso", ce n'è una marea soprattutto tra gli sportivi "amatori" che sovente amano fare i "piccoli chimici" per migliorare la propria prestazione, con ogni tipo di sostanze chimiche, anche soltanto sulla base del sentito dire.
E pertanto, solo chi è senza peccato scagli la prima pietra...

Io, personalmente, mi sentirei di scommettere sulla buona fede di Pietro Colnaghi: mi è sembrato uno pulito.
Su Pietro Colnaghi, Ultramaratone, Maratone e Dintorni (Maurizio Crispi) ha scritto:
 

 

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commenti

M
Spero che si sia capito che io non sono contro Colnaghi, anzi al contrario. Lui è incappato in qualcosa che non aveva previsto, poichè qualche giorno aveva fatto una terapia, regolarmente<br /> prescritta e somministrata da un medico specialista mediante infiltrazioni con un farmaco cortisonico, solo che non sapeva della necessità di munirsi di una certificazione sui farmaci che gli erano<br /> stati somministrati e sulla diagnosi che li aveva motivati.<br /> In più, non prevedeva in alcun modo di condurre la gara in modo talmente eccellente.<br /> E' una persona semplice che corre per il piacere di correre sulle lunghe distanze e non per mettersi in mostra o perchè è internamente roso dal germe del successo a tutti i costi.<br /> Qualcuno del suo paese (Carnate) che lo conosce bene, così commenta (il commento è legibile in calce all'articolo), aggiungendo che Pietro Colnaghi con il suo talento podistico si è ritrovato ad<br /> essere un "uomo di sport pubblico" senza averlo previsto e senza avere né il senso né la consapevolezza di ciò.<br /> E che, quindi, ha trascurato di mettersi al coperto, presentando in tempo utile, le necessarie documentazioni per rendere non operativa (in ordine ad un'eventuale squalifica), la positività<br /> rilevata al controllo anti-doping.<br /> Il fatto che non l'abbia fatto depone maggiormente per la sua buona fede, mentre invece chi sa e chi rischia con pratiche farmacologiche non lecite, se appena può cerca di ottenere una qualche<br /> validazione ai farmaci assunti.<br /> Le pratiche di doping sono come le tossicodipendenze, nel senso che attivano (come ha più volte illustrato Pietro Mennea nelle cose che ha scritto sul doping) la menzogna e la mistificazione: nella<br /> mia pratica clinica quelli che "preventivamente" cercavano di darmi giustificazioni di eventuali positività per droghe illecite nelle urine già puzzavano di imbroglio lontano un miglio.<br /> Detto ciò, l'uso dei FANS, dei cortisonici, degli anti-diarroici, degli integratori salini a dosi massicce (o anche dei broncodilatatori per accrescere la capacità aerobica), a scopo "preventivo" è<br /> assolutamente deprecabile, perché configura un'utilizzazione di svariate sostanze chimiche con finalità performative (e, dunque, dopanti in senso lato) e in modo totalmente avulso dalle modalità di<br /> uso del farmaco medicali che prevedono una sintomatologia (soggettiva), il riscontro di segni oggettivi, una diagnosi medica e la prescrizione dei rimedi (farmacologici e non) più appropriati.<br /> Detto questo, se Pietro Colnaghi, ha praticato una terapia con cortisonici, in modo rispondente a questi parametri di base così enunciati (non ho motivo di dubitarne) di lui si può dire soltanto<br /> che ha peccato di leggerezza, ignoranza delle norme, ingenuità, semplicioneria, forse, ma sicuramente non si può dire che egli abbia agito in modo contrario all'etica dello sport.<br /> Sper soltanto che questo evento non debba piegare la sua eccezionale tempra di runner.<br /> Purtroppo le giustizia sportiva in materia di antidoping, non prevede nè ignoranza, né negligenza, specie quando un atleta partecipa ad una gara che assegna i titoli nazionali FIDAL di specialità.
Rispondi
R
Conosco Pietro da quando eravamo davvero piccoli. Lo vedo quasi tutti i giorni agli allenamenti.<br /> Sono certo, certissimo, che purtroppo abbia sottovalutato la “pericolosità”, dal punto di vista del suo effetto dopante, di un farmaco preso per un fastidio ad un’anca che aveva negli ultimi tempi.<br /> Se c'è una cosa che spinge Pietro a correre non è certo la necessità di primeggiare o la fame di vittorie: è la passione. Ama correre. Semplicemente. Conoscendolo, dopo una cosa del genere,<br /> potrebbe tranquillamente ritirarsi dalle gare ma continuerebbe comunque a correre, ad allenarsi, solo perchè gli piace. Fa parte del paesaggio del nostro paesino (Carnate) come suo padre prima di<br /> lui. Se esci, a piedi, in macchina o in bici, sai che hai buone probabilità di incontrarlo da qualche parte mentre sgambetta...<br /> Temo che in tutta questa storia abbiano giocato più fattori: una certa faciloneria, ignoranza (nel senso buono) e ingenuità da parte di Pietro che sicuramente non fanno venir meno le sue eventuali<br /> (fino almeno alle controanalisi) colpe ma le collocano su un altro piano e, in secondo luogo, la non abitudine, da parte di Pietro, a considerarsi un atleta importante che calca palcoscenici<br /> divenuti ormai importanti. Pietro è rimasto quello di sempre, amico di tutti e compagnone e, molto probabilmente, non si rende nemmeno conto del fatto che la sua passione lo ha portato a fare cose<br /> degne di nota e ad essere sotto l’occhio e la lente d’ingrandimento di molte persone. L'errore è stato davvero grossolano da parte di uno come Pietro che ormai è diventato un personaggio pubblico:<br /> il problema è che, fino ad ora, purtroppo, ancora non se ne era reso conto...<br /> <br /> Odio il doping e odio i dopati e so che lo stesso vale per Pietro. Il problema è un po’ più ampio: risiede, secondo me, nell'impossibilità di distinguere vero doping da falso doping. Non è<br /> possibile che se uno prende un farmaco per un'allergia o un'infiammazione (e a chi non è successo), questo farmaco possa essere considerato doping alla stessa stregua di ormoni, epo o altro... Non<br /> è possibile che bere 5 caffè (che si riducono a un paio e una coca cola se il fisico è disidratato) ti faccia risultare dopato o che prendere un vicks sinex o un antiinfluenzale faccia<br /> altrettanto... So che è assurdo ma c'è doping di serie A e di serie B. Ci sono sostanze assunte con il solo scopo di migliorare le prestazioni atletiche (testosterone, epo, altri ormoni vari, ecc.<br /> ecc.) che non servono a curare malattie o fastidi comuni (non almeno malattie che un atleta di punta possa avere..) e ci sono sostanze contenute in farmaci d'uso assolutamente comune che ossono<br /> essere presi con una normale ricetta medica per curare le patologie più comuni. Purtroppo non c’è distinzione tra i primi farmaci (usati con dolo sicuro) e i secondi (che possono sì essere assunti<br /> per dolo ma che possono anche essere presi, come sono sicuro sia successo in questo caso, per errore, per leggerezza o ingenuità)
Rispondi
U
<br /> <br /> Ti ringrazio del tuo commento: è molto interessante ed articolato e ha il pregio di venire da uno che conosce personalmente Pietro Colnaghi<br /> <br /> <br /> <br />

Presentazione

  • : Ultramaratone, maratone e dintorni
  • : Una pagina web per parlare di podismo agonistico - di lunga durata e non - ma anche di pratica dello sport sostenibile e non competitivo
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  • Ultramaratone, maratone e dintorni
  • Mi chiamo Maurizio Crispi. Sono un runner con oltre 200 tra maratone e ultra: ancora praticante per leisure, non gareggio più. Da giornalista pubblicista, oltre ad alimentare questa pagina collaboro anche con altre testate non solo sportive.
  • Mi chiamo Maurizio Crispi. Sono un runner con oltre 200 tra maratone e ultra: ancora praticante per leisure, non gareggio più. Da giornalista pubblicista, oltre ad alimentare questa pagina collaboro anche con altre testate non solo sportive.



Etnatrail 2013 - si svolgerà il 4 agosto 2013


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Il perchè di questo titolo

DSC04695.jpegPerchè ho dato alla mia pagina questo titolo?

Volevo mettere assieme deio temi diversi eppure affini: prioritariamente le ultramaratone (l'interesse per le quali porta con sè ad un interesse altrettanto grande per imprese di endurance di altro tipo, riguardanti per esempio il nuoto o le camminate prolungate), in secondo luogo le maratone.

Ma poi ho pensato che non si poteva prescindere dal dare altri riferimenti come il podismo su altre distanze, il trail e l'ultratrail, ma anche a tutto ciò che fa da "alone" allo sport agonistico e che lo sostanzia: cioè, ho sentito l'esigenza di dare spazio a tutto ciò che fa parte di un approccio soft alle pratiche sportive di lunga durata, facendoci rientrare anche il camminare lento e la pratica della bici sostenibile. Secondo me, non c'è possibilità di uno sport agonistico che esprima grandi campioni, se non c'è a fare da contorno una pratica delle sue diverse forme diffusa e sostenibile. 

Nei "dintorni" della mia testata c'è dunque un po' di tutto questo: insomma, tutto il resto.

Archivi

Come nasce questa pagina?

DSC04709.jpeg_R.jpegL'idea motrice di questo nuovo web site è scaturita da una pagina Facebook che ho creato, con titolo simile ("Ultramaratone, maratone e dintorni"), avviata dall'ottobre 2010, con il proposito di dare spazio e visibilità  ad una serie di materiali sul podismo agonistico e non, ma anche su altri sport, che mi pervenivano dalle fonti più disparate e nello stesso tempo per avere un "contenitore" per i numerosi servizi fotografici che mi capitava di realizzare.

La pagina ha avuto un notevole successo, essendo di accesso libero per tutti: dalla data di creazione ad oggi, sono stati più di 64.000 i contatti e le visite.

L'unico limite di quella pagina era nel fatto che i suoi contenuti non vengono indicizzati su Google e in altri motori di ricerca e che, di conseguenza, non risultava agevole la ricerca degli articoli sinora pubblicati (circa 340 alla data - metà aprile 2011 circa - in cui ho dato vita a Ultrasport Maratone e dintorni).

Ho tuttavia lasciato attiva la pagina FB come contenitore dei link degli articoli pubblicati su questa pagina web e come luogo in cui continuerò ad aprire le gallerie fotografiche relative agli eventi sportivi - non solo podistici - che mi trovo a seguire.

L'idea, in ogni caso, è quella di dare massimo spazio e visibilità non solo ad eventi di sport agonistico ma anche a quelli di sport "sostenibile" e non competitivo...

Il mio curriculum: sport e non solo

 

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Statistiche generali del magazine dalla sua creazione, aggiornate al 14.04.2014

Data di creazione 12/04/2011
Pagine viste : 607 982 (totale)
Visitatori unici 380 449
Giornata record 14/04/2014 (3 098 Pagine viste)
Mese record 09/2011 (32 745 Pagine viste)
Precedente giornata record 22/04/2012 con 2847 pagine viste
Record visitatori unici in un giorno 14/04/2014 (2695 vis. unici)
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