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12 agosto 2014 2 12 /08 /agosto /2014 22:17

Il mio Cammino di Santiago. Quarto giorno, da Mañeru a Los Arcos

Continua il viaggio dei tre pellegrini siciliani. Elena Cifali e Rosario Maccarone hanno completato il loro quarto giorno di cammino (12 agosto 2014), percorrendo il tratto compreso tra Mañeru e Los Arcos, una piccola cittadina di 1.277 abitanti situata nella comunità autonoma della Navarra, il cui nome in basco è Urantzia.
Giuseppe Di Benedetto è rimasto leggermente arretrato. 

Continuano a sfilare sotto i loro occhi piccoli borghi, splendide chiese, mentre non mancano gli incontri con persone interessanti. Nella tappa di oggi i due hanno percorso 38 km, ampiamente al di sopra della media "normale" per il Pellegrini del Cammino:ma nelcaso loro "...sangue di maratoneta non mente".

Il mio Cammino di Santiago. Quarto giorno, da Mañeru a Los Arcos(Elena Cifali) Quarto giorno di cammino: da Mañeru a Los Arcos. 
Siamo partiti troppo presto stamattina da Maneru, i bar erao tuti chiusi e, quindi, niente colazione. 
La luna è ancora alta nel cielo e il buio freddo ci accompagna. 
Percorriamo i primi 8 km a digiuno, troppi per una come me che mangia ogni 2 ore. 
Ma ormai ho imparato che il Cammino mi dà ciò di cui ho bisogno. 
Longo la strada trovo un'infinità di more dolcissime. Le mangio e mi sento subito meglio. 
La tappa di oggi è lunga e spesso assolata, nessun albero a ripararci dai violenti raggi di sole. 
Io e Rosario camminiamo da soli per 38 km fino a Los Arcos, solo io e lui. 
Incontriamo pochissimi pellegrini che non hanno il nostro stesso passo. 
Stiamo bene, nonostante i piedi doloranti e le gambe stanche.
La monotonia dei campi viene interrotta dalla vista di alcune chiese e eremi che non disdegnamo di visitare. 
Gli ultimi 13 km sono stati davvero pesanti, camminati più con la testa che con le gambe. 
È inutile mentire, oggi mi sentivo più maratoneta che pellegrina! 
Il Cammino, questo sconosciuto ...

 

Il mio Cammino di Santiago. Quarto giorno, da Mañeru a Los Arcos

 

Leggi il resoconto di tutte le tappe

  1. Il mio Cammino di Santiago. E' iniziato il viaggio di Elena Cifali. La prima tappa da Saint Jean Pied de Port a Espinal 
     
  2. Il mio Cammino di Santiago. Oggi tappa di 35 km da Espinal a Pamplona 
     
  3. Il mio Cammino di Santiago. Il viaggio prosegue! La terza tappa da Pamplona a Mañeru: in anticipo sulla tabella di marcia 
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11 agosto 2014 1 11 /08 /agosto /2014 23:20
Il mio Cammino di Santiago. Il viaggio prosegue! La terza tappa da Pamplona a Mañeru: in anticipo sulla tabella di marcia
Il Cammino dei tre pellegrini siciliani Elena Cifali, Rosario Maccarone e Giuseppe Di Benedetto prosegue. Oggi 11 agosto, sono partiti di buon'ora da Pamplona e hanno raggiunto Mañeru (un piccolo comune di 378 abitanti situato nella comunità autonoma della Navarra), oltre la 4^ tappa prevista in tabella di marcia. Ma, Giuseppe Di Benedetto è rimasto 5 km indietro: non è una corsa o una gara, ovviamente. Ciascuno deve trovare il ritmo che gli è più congeniale, tenedo conto di piccole sofferenze, quali doloretti, vesciche ai piedi etc.
(Elena Cifali) E' stato il nostro terzo giorno di cammino. 
Partiti di buon ora da Pamplona siamo giunti a Mañeru andando oltre la quarta tappa prevista sulle guide. 
Noi il nostro cammino lo stiamo personalizzando scegliendo di volta in volta la meta e le compagnie. 
Il divertimento fino ad ora è stato il protagonista insieme al panorama che sempre ci sorprende. 
Girato l'angolo c'è sempre qualcosa di fantastico che ci affascina.
Il mio Cammino di Santiago. Il viaggio prosegue! La terza tappa da Pamplona a Mañeru: in anticipo sulla tabella di marciaEccellente la compagnia di Rosario, uomo di spirito col quale ho trovato un'intesa che mai avrei immaginato. Un compagno di viaggio discreto e presente. 
Giuseppe è rimasto a 5 km da noi preferendo riposare un pò. 
Il cammino è ricco d'acqua e di natura.
Le strade asfaltate si sfiorano appena e il rumore delle città non gli appartiene, facendoci vivere lontano dal caos e dalla frenesia. 

Il nostro unico compito è quello di camminare e nutrirci.
Nutrire il corpo, la mente e l'anima. 
Un momento di commozione ci ha sorpresi oggi dentro la chiesa di Cizur Menor. Il Cammino ti da sempre ciò di cui hai bisogno ...
A Giuseppe ha dato un paio di scarpe adatte per alleviare le sue sofferenze ...
Il nostro viaggio prosegue!
 
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10 agosto 2014 7 10 /08 /agosto /2014 22:33

Il mio Cammino di Santiago. Oggi tappa di 35 km da Espinal a Pamplona

La mattina del 10 agosto 2014, i tre pellegrini siciliani Elena Cifali, Rosario Maccarrone e Giuseppe di Benedetto, si sono avviati per la loro seconda tappa dal luogo del loro pernottamento che è stato Espinal.

La partenza è avvenuta dopo una buona colazione in direzione di Pamplona, la prima città del “Camino”. Come riportato nelle guide, nella parte centrale della tappa dopo aver superato il paese di Akeretta, ci si trova in uno splendido bosco dove il sentiero viene interrotto più volte da passaggi sbarrati per la protezione degli animali al pascolo. 

 

( Elena Cifali) Oggi secondo giorno di cammino da Espinal a Pamplona. 
La strada è bella, il paesaggio stupendo e si vedono tanti di quei posti che raccontarli tutti in poche righe è impossibile. 
Si ride e si scherza tra una salita ed una discesa e intanto anche oggi i nostri 35 km li abbiamo messi nello zaino. 
Le spalle dolenti, le gambe stanche e i visi stravolti sono la fotografia del nostro procedere. 
Oggi ho imparato la prima lezione del Cammino: io, già proprio io, che a casa non riesco a rinunciare a nessuna delle mie cose, restando morbosamente legate ad esse, qui ho tutta la mia vita materiale dentro uno zaino di 8 kg.
Ma la cosa più bella è che ho capito che potrei ancora fare a meno di almeno un paio di chili. 
Il Cammino ti cambia, ti stanca e ti rilassa facendoti dimenticare lo schifo della vita di tutti i giorni. 
Domani mattina si riparte perché cose da imparare ne abbiamo ancora tante!

Il mio Cammino di Santiago. Oggi tappa di 35 km da Espinal a Pamplona

 

 

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9 agosto 2014 6 09 /08 /agosto /2014 23:42

Il mio Cammino di Santiago. E' iniziato il viaggio di Elena Cifali. La prima tappa da Saint Jean Pied de Port a Espinal

E' cominciata l'esperienza di Elena Cifali sul Cammino di Santiago, assieme a Rosario Maccarrone e a Giuseppe Di Benedetto.
La breve nota che segue, racconta appunta dei primi passi di Elena e dei suoi compagni di compagni. Saranno assieme all'inizio, ma poi Elena continuerà ad una sua andatura. La sua necessità è quella di procedere spedita, per quanto possibile, poiché ha a disposizione soltanto un numero limitato di giorni.

Gli inizi - i primi passi in questo caso - sono sempre emozionanti. 
Ma i tre amici sono ben allenati e la prima tappa di 26 km sino a Roncisvalle è sembrata loro troppo breve e hanno compiuto anche metà di quella che avrebbe dovuto essere la seconda tappa. 

Il mio Cammino di Santiago. E' iniziato il viaggio di Elena Cifali. La prima tappa da Saint Jean Pied de Port a Espinal(Elena Cifali) Arrivati ieri, 8 agosto 2014, a Saint-Jean-Pied-de-Port alle 22:30, troppo tardi anche solo per trovare un posto dove cenare. Ci ha salvato dalla fame un panino portato da casa.
Stamattina di buon ora partenza per Roncisvalle: la prima tappa sarà di 26 km.

Attaversare i Pirenei è stata un'esperienza bellissima. C'erano le aquile in volo sopra di noi!
Soffiava un vento freddo che ci ha costretti a coprirci bene.
Pranziamo con una baguette, un uovo sodo e una banana ... ho una fame!
A Roncisvalle abbiamo pensato che 26 km erano troppo pochi per noi.
Che si fa?
Considerato che ci sentiamo come leoni si prosegue!
Bene, alle 17.00, abbiamo completato anche metà della tappa che avremmo dovuto fare domani.
Espinal è un paesino stupendo. Il posto in cui alloggiamo comodo ed accogliente ...

Adesso cena e nanna ... prima però prendo qualche appunto.

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26 marzo 2014 3 26 /03 /marzo /2014 19:16

Come lo scarabeo (Elena Cifali)

Cammino.

Cammino ad occhi bassi davanti a me, stesso giro da tanti giri.

Torno e ritorno sui miei passi.

Sul terreno le mie impronte e le impronte di chi sta con me.

Il Cammino è iniziato mesi fa e prosegue tutt’oggi.

Sono felice, serena. Mi aggiro con passo svelto e sicuro in un luogo noto e sconosciuto: la mia mente.

Guardo le impronte dei bastoncini sul suolo e mi sento come uno scarabeo.

Proiettata in una dimensione kafkiana penso a Gregor Samsa e alla sua metamorfosi.

Povera anima buona, costretto ad essere un insetto orribile e riluttante.

Forse anche io oggi sono un insetto, uno scarabeo e ne ho le prove.

Lascio sul terreno le impronte dei miei arti.

Si, ben 6 arti: due braccia, due gambe, due bastoncini.

Il Cammino è iniziato, si è impadronito di me. Il Cammino entra dentro e fa strada, traccia il percorso ancor prima che l’abbia vissuto.

Il mio animo pellegrino è già lì, tra quelle montagne, tra quelle immensità.

Il mio animo pellegrino sa già che ci vorranno ben 6 arti per arrivare a Santiago.

Quel colore grigio scarabeo, quell’essere Gregor svaniranno al cospetto del mare.

Cammino e sono Scarabeo, cammino e sono Gregor.

Quel genio di Kafka ha scritto per me, ne sono certa.

Mi chiedo solo come faceva a sapere dei bastoncini e delle loro impronte.

Non mi stupisce che quel commesso viaggiatore si annullasse nel compiere i suoi doveri, mi stupisce il fatto che non sia scappato via prima a cercare la sua strada.

Cammino, anzi, camminiamo.

Quelle impronte le ho sognate stanotte mentre andavo lontana, in quel luogo che non sento sconosciuto.

Sto arrivando, ormai manca poco … aspettami!

 

Come lo Scarabeo, la strada e il Cammino (Elena Cifali)

 

La Metamorfosi ed altri racconti di Franz Kafka (testo integrale). Seguendo il link, oltre al testo de La Metamorfosi si troveranno dei video in cui il celebre racconto kafkiano è recitato.

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24 dicembre 2013 2 24 /12 /dicembre /2013 20:20

Walktrail sull'Etna. Tra Piano del Vescovo, Acqua Rocca, Serra del Salfizio e Monte Zoccolaro (Elena Cifali)Elena Cifali e il gruppetto di amici che da runner si trasformano occasionalmente in infaticabili camminatori hanno preso ad esplorare sistematicamente le pendici dell'Etna. Per Elena queste uscite con tanto di attrezzatura da walking, zaino e masserizie varie, oltre che essere occasione di contatto con uno scenario naturale splendido sono delle occasioni propedeutiche per il suo grande progetto che è quello di portare a compimento il Cammino di Santiago.
Quella che segue è la breve, ma intensa cronaca dell'escursione a Piano del Vescovo, Acqua Rocca, Serra del Salfizio sino a Monte Zoccolaro (19 dicembre 2013), il tutto nel territorio di Zafferana Etnea.
Il cammino e la corsa sono una forma di "religio", perchè hanno delle caratteristiche tali da "legare" assieme le persone: questo ci dice Elena.

(Elena Cifali) Ci siamo sentiti unici abitanti della terra, soli e dispersi tra cielo e terra, tra aria e fuoco.
Io ed Enzo abbiamo preso il vizio, il vizio per le escursioni.
Ci accomuna una passione infinita per la scoperta, per l’Etna e la natura.
Ci piace la sfida e le idee che solleticano le nostre teste da eterni bambini riempiono i tempi vuoti o morti delle nostre giornate.
E’ la settimana che precede il Santo Natale e invece che freneticare in giro per negozi a scegliere regali noi il regalo ce lo siamo fatti.
Oggi il nostro fidato compagno e fotografo professionista Giuseppe ci ha abbandonati per cause di lavoro (al lavoro non si può mai rinunciare), ma a noi si sono aggiunti Grazia e Riccardo.
Vi ricordate i vostri anni dell’infanzia?
Gli anni in cui per fare amicizia bastavano pochi secondi?
Con la corsa, con l’escursione e con il camminare succede pressocchè la stessa cosa.
Si diventa amici in un batter di ciglia, ci si scopre passo dopo passo ed è stato così anche tra noi quattro oggi.
Man mano che si scalava l’Etna ci interrogavamo a vicenda, ci chiedevamo della professione, della famiglia, delle passioni e ci scoprivamo esseri assolutamente normali che hanno in comune l’amore smisurato per la vita.
Ho conosciuto Grazia e Riccardo durante le miei gare di trail, ma non ero mai uscita con loro ed ignoravo qualsiasi cosa di loro. Con Grazia è stato subito amore, mi ha colpito il suo sapere. Per natura mi lego alle persone positive, soprattutto a quelle che mi trasmettono sentimenti ed emozioni.
Da lei ho imparato tanto oggi: ho imparato che ci si può nutrire dei semi delle bacche di Faggio, dei frutti rossi delle rose canine, bere la neve ghiacciata, ho imparato da distinguere le tracce di volpe e i rigurgiti dei volatili.
Riccardo, un omone forte e robusto è stato una presenza preziosa.
L’ho visto tirare fuori dal suo zaino il martello ed i chiodi per riparare il cartello in legno con su scritto “Acqua Rocca”, il gesto mi ha sorpresa perché sarebbe stato più semplice tirare dritto e far finta di nulla, ma queste persone sono speciali anche nei piccoli gesti.
Io ed Enzo siamo tornati a casa con un bagaglio di vita ancora più ricco oggi e siamo sempre più convinti che la vita ci riserverà ancora infinite ed incredibili sorprese.

 

 

Walktrail sull'Etna. Tra Piano del Vescovo, Acqua Rocca, Serra del Salfizio e Monte Zoccolaro (Elena Cifali)Descrizione del sentiero. Il sentiero molto agevole inizia a Piano del Vescovo, a quota 1375 m, e costeggia la parete sinistra del canalone che porta in cima a Serra del Salifizio. 
Prosegue all’interno della Valle degli Zappini in cui si attraversa la faggeta più bella ed estesa fra quelle etnee. 
Qui il faggio raggiunge le latitudini meridionali estreme e le quote più elevate d’Europa. Per raggiungere il sentiero occorre percorrere in auto la strada provinciale Zafferana – Rifugio Sapienza e fermarsi a Piano del Vescovo, un vasto pianoro facilmente riconoscibile per la presenza di alcune costruzioni in pietra lavica sul lato destro della strada. 
Da qui si diparte un sentiero agevole che costeggia la parete sinistra del canalone che porta in cima a Serra del Salifizio. Dopo circa trenta – quaranta minuti di camminata si giunge nella zona denominata Acqua Rocca degli Zappini, a quota 1525 m, in cui si trova un’antica cascata di basalto - la rocca - da cui sgorga una sorgente d’acqua, una delle rare e meglio conservate sorgenti naturali esistenti sul territorio. 
Accanto alla sorgente si trova un faggio secolare con uno spettacolare apparato radicale aereo annoverato fra i monumenti vegetali dell’Etna. Dalla rocca si gode uno splendido panorama che si estende fino al Mar Jonio, la Piana di Catania e gli Iblei.
(dal sito web del Comune di Zafferana Etnea)

Il Monte Zoccolaro è un rilievo di origine vulcanica posto sul versante orientale dell'Etna, all'interno dell'omonimo Parco, nel comune di Zafferana Etnea, in provincia di Catania.
Esso raggiunge un'altitudine massima di 1739 m s.l.m. e forma, insieme ad altri rilievi, definiti complessivamente con il nome di Schiena dell'Asino, il tratto terminale della parete sudorientale della Valle del Bove.
La sua origine sarebbe coeva alla formazione della Valle del Bove, a seguito del collasso dei centri eruttivi del Trifoglietto I e del Trifoglietto II, predecessori dell'Etna, avvenuto presumibilmente circa 64.000 anni fa.[1] Il monte Zoccolaro e le adiacenti serre, che dell'antico complesso eruttivo dovevano rappresentare le pareti, rimasero in piedi, chiudendo a sud-est la depressione della neoformata valle.
Il toponimo "Zoccolaro" è da imputare al termine regionale "zucco", sinonimo di ciocco di legno. In varie declinazioni è toponimo che indica aree boscose di Sicilia, probabilmente frequentate per il rifornimento di legna da ardere. Il rilievo è infatti coperto di vegetazione arborea con grandi esemplari di faggio, pioppo tremulo, roverella, acero, frassino, castagno e ginestra.
(da Wikipedia)

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20 dicembre 2013 5 20 /12 /dicembre /2013 13:06

Walktrail sull'Etna lungo il sentiero (Foto e articolo di Elena Cifali) Un mercoledì come tanti per tanta gente ma non per noi: la Banda dell’Etna: Io, Enzo e Peppe.
Con i nostri zaini caricati sulle spalle iniziamo il nostro Cammino.
La destinazione di oggi è il sentiero che porta alla Schiena dell’Asino sull’Etna. Un sentiero bellissimo e suggestivo, reso ancora più affascinante dalla neve caduta di recente.
Non fa freddo come immaginavo ma il cielo è coperto da nubi basse che di tanto in tanto si diradano lasciando intravedere il panorama.
Percorriamo all’incirca 4 km di continua e morbida salita, il nostro entusiasmo è sempre lo stesso, le nostre chiacchiere continue, intervallate da brevi soste e interrotte solo per controllare il GPS.
La neve ghiacciata scricchiola sotto il nostro intercedere e i nostri occhi si nutrono di quanto più bello esista in questo angolo di terra: l’Etna.
Sua Maestà emette qualche leggero sbuffo di fumo ed io mi chiedo quando sarà la prossima eruzione. Non mi sorprenderei se avvenisse proprio adesso, nel momento in cui noi siamo così vicini al cratere. Allungando la mano ho quasi l’impressione di poterlo toccare, nero come la notte il cratere centrale si distingue dal resto del vulcano che invece indossa il suo tipico manto invernale, bianco di un bianco abbagliate.
Un’ora di cammino e ci troviamo esattamente sul punto in cui si può scorgere l’immensità della Valle del Bove, un posto incantato, incredibilmente bello ed altrettanto pericoloso. Un passo falso qui significherebbe precipitare all’interno della pietrosa valle e ciò comporterebbe quasi certamente la morte.
Rimaniamo col fiato sospeso quando ci rendiamo conto di essere saliti oltre le nuvole. Siamo in capo al nostro piccolo mondo e questo ci dona sensazioni di grandezza ed invincibilità.
Il mio zaino, con i suoi 7 kg pesa sulle spalle: il suo peso mi ricorda della “missione” che sto costruendo pian piano.
Ancora sette mesi e si parte per Santiago, oggi questo piccolo Cammino altro non è che un’altra fase della lunga preparazione.

Alcune ore sull’Etna ci regalano serenità e spensieratezza, ma anche noi, come tutti i comuni mortali siano soggetti e sottomessi alle regole del vivere quotidiano, dunque gambe in spalla, si torna a casa, una lunga giornata lavorativa - ognuno nel suo ufficio - ci attende.


Walktrail sull'Etna lungo il sentiero Descrizione del sentiero natura Schiena dell'Asino. Il Sentiero Natura Schiena dell’Asino ricade all’interno del Parco dell’Etna ed il suo ingresso è situato a lato dell’SP 92 che sale da Zafferana Etnea verso il Rifugio Sapienza all'altezza del grande incrocio con la Via Salto del Cane che collega, immettendosi sulla SP 92, il paese di Pedara al Rifugio Sapienza… Percorrendo questo sentiero, molto panoramico nell’interezza del tragitto, si riesce a dominare l’intera Valle del Bove, grande depressione calderica derivante dallo smantellamento erosivo degli ex edifici vulcanici dell’originario Mongibello!

Il primo tratto del sentiero, abbastanza ripido, porta ad un falso piano situato a circa una sessantina di metri di dislivello dal piano stradale, il quale permette la prima sosta riposante ma sopratutto emozionante data la grandiosità del panorama che si presenta agli occhi dei trekker; A perdita d’occhio si rimane colpiti dall’integrità della visione di tutto lo Ionio dalla Calabria fino al Golfo di Catania compresa Siracusa Augusta e oltre… Nonché i coni dei Crateri silvestri e di tutti gli altri crateri che hanno in tempi geologici caratterizzato con le loro eruzioni tutto il versante sud dell’Etna…

Dopo una più o meno lunga sosta per riprendere fiato e scattare tante e tante fotografie, comincia la scarpinata verso la vetta del versante sud della Valle del Bove… Lungo tutto il tragitto a tratti in salita e a tratti in discesa e/o pianeggiante si è sempre accompagnati dalla stupenda visione del panorama est siciliano… come a non volerlo abbandonare… ma anche dalla folta vegetazione di alta quota che caratterizza l’intero versante sud del vulcano…

Usciti infatti dal rimboschimento a pino larici, subentra la vegetazione endemica: lo Spinosanto, il Senecio, la Viola dell’Etna, il Romice, la Saponaria, l’Erysimum bonannianum, l’Antemide, il Crespino dell’Etna, il Cerastio, la Robertia e varie graminacee che, assieme alle tante piante esclusive delle alte quote, formano qui le estese praterie d’altitudine che danno vita ad un vero giardino posto a quasi 2000 metri slm.

Una volta arrivati in cima, con gli occhi bassi a guardar per terra data la breve salita che caratterizza la fine del sentiero, si viene ad un tratto investiti da uno dei paesaggi più suggestivi che si possono trovare sull’Etna… La così tanto attesa Valle del Bove… Grande, grandissima, depressione a paesaggio scuro, lunare, privo di vita, fermo come congelato da uno scatto fotografico… Circondata da alti versanti a nord e a sud, i quali ricalcano i fianchi mancanti di un imponente edificio vulcanico ormai inesistente… Visibile con la sola immaginazione seguendo le linee dei suoi contorni…

E poi, a sinistra, gli imponenti crateri sommitali, i quali sovrastano l’enorme vallata e la modificano ogniqualvolta durante un eruzione le colate laviche scendono lungo i ripidi versanti verso di essa.

Tutti gli escursionisti, siano essi novellini od esperti, dovrebbero per un attimo soffermarsi in silenzio alla lapide basaltica di Franco Malerba…
Detto ciò torniamo alla Schiena dell’Asino…

Da qui è possibile scendere all’interno della Valle del Bove, percorrendo le piacevoli quando divertenti discese lungo i canaloni di soffice sabbia vulcanica, e percorrerla in lungo e in largo… 
Oppure è possibile con un po’ d’impegno raggiungere la vetta della Montagnola (2640 m.s.l.m.) o per chi si è già accontentato di quanto visto e visitato ridiscendere lungo la strada d’andata…

 

 

Vai al servizio fotografico completo, con le foto realizzate da Elena Cifali, sulla pagina FB Ultramaratone, maratone e dintorni: Walktrail sull'Etna lungo il sentiero "Schiena dell'Asino" (39 photos).

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1 dicembre 2013 7 01 /12 /dicembre /2013 21:39

Il mio Cammino di Santiago. Elena Cifali e il In passato scrissi da qualche parte che l'evoluzione naturale dell'ultramaratoneta "passionale", cioè di colei (o di colui) che sceglie di correre le ultramaratone soprattutto per l'amore intrinseco dell'esperienza in sé e che non è - per questo motivo - particolarmente interessato al risultato finale, se non a quello di essere un finisher, quasi seguendo un naturale destino, è quello di trasformarsi in pellegrino ed intraprendere uno dei grandi cammini devozionali nella storia del mondo cristiano.
Per alcuni potrà essere la via francigena, per altri il Cammino di santiago di Compostela in alcune delle sue varianti (più corto, più lungo, con partenza da Madrid oppure dalla città di Leon in Francia, o infine dal Portogallo.

Scrissi anche in una delle mie tante riflessioni sulle ultramaratone che un ultradistanza contiene in nuce, in forma concentrata (si potrebbe dire, compattata), il pellegrinaggio, soprattutto perchè - inevitabilmente - correre un'ultra si trasforma con molta facilità in un'intensa esperienza interiore.

Quindi, nulla di strano che - prima o poi - un ultramaratoneta si laasci tentare dall'esperienza del pellegrinaggio e che si metta in cammino, commutando ulteriormente la sua filosofia di approccio alle ultradistanze e adattondalo alle necessità del "viaggio", un viaggio che è insieme "fisico", "interiore" e, in ultima analisi, "spirituale".

Elena Cifali, dopo aver iniziato a sperimentare le ultramaratone, il suo esordio nel 2012, con la 12 ore in pista in occasione dell'edizione di quell'anno della 24 ore del Sole e dopo aver vissuto l'intensa (ed impareggiabile, oltreché formativa) esperienza della 100 km del Passatore (nel maggio 2013), ha maturato naturalmente il progetto di compiere il Cammino di Santiago.

E, in vista di questo progetto, ha cominciato a prepararsi con scrupolo e diedizione, come è solita fare. E il viaggio comincia molto prima di quando - concretamente - si muove il primo passo.

Ci scriverà di quando in quando per tenerci aggiornati sullo sviluppo di questo suo progeto.

Questa la nota con cui accompagna il suo primo scritto sul "Cammino": "Ho intenzione di scrivere su Santiago di tanto in tanto per aggiornare e fare il punto della situazione".  


Il mio Cammino di Santiago. Elena Cifali e il (Elena Cifali) Cammmino di Santiago (1° capitolo) Ho deciso! Ad agosto 2014 partirò.
Parto per fare il Cammino di Santiago.
Perché?
Semplice: non lo so!
No, non sono uscita di senno, non sono impazzita e non è colpa della corsa – che come dice qualcuno mi ha dato alla testa - semplicemente non so perché voglio camminare per quasi 900 km, proprio in agosto, quando il caldo sarà impietoso ed il sole sarà alto.
Da mesi studio, prendo informazioni, mi documento su come fare, da dove partire, dove dormire, dove alloggiare, dove mangiare.
Diciamo che teoricamente il Cammino l’ho già fatto, manca solo la pratica. Mi dicono che durante il viaggio non si è mai da soli, c’è sempre qualcuno vicino a te, che cammina, che dorme, che mangia, che assiste al tuo stesso miracolo.
Non partirò sola dall’Italia, con me ci sarà un compagno fidato: Rosario Maccarrone.
Io e Rosario condividiamo la stessa passione per la corsa e per il trail. Un giorno scrissi su FB che volevo partire e lui, con l’educazione che lo contraddistingue, ed in punta di piedi mi confidò di voler fare il mio stesso viaggio.
Uno stretto giro di email, qualche telefonata ed in men che non si dica eravamo già compagni della futura impresa/avventura, da cui non mi aspetto nulla: so perfettamente che qualsiasi mia aspettativa potrebbe essere delusa, ma so altrettanto sicuramente che vivrò un’esperienza che mi formerà e mi farà crescere.
Non si spiegherebbe altrimenti il fatto che tutti coloro che sono partiti ritornano “diversi”. Forse migliori, non credo peggiori, ma sicuramente diversi.
Il Cammino medicherà le mie ferite, qualora ce ne fossero, mitigherà il mio carattere irruento, placherà il mio spirito avventuriero, sazierà la mia fame di chilometri.
La fede? Io credo, si, che c'entri pure! Io credo in Lui ed anche in Lei, così come credo in Loro.
Li ho visti tante volte, sotto forme diverse.
Tante volte si sono occupati di me ed adesso è giunto il momento per me di fare qualcosa per tutti Loro.
Solo chi affronta quel tragitto, quel pezzo di strada e di mondo, con tutte le difficoltà, con tutte le privazioni può sapere il ferchè lo fa.
Basterà cercare il mio sguardo e leggere dentro i miei occhi per trovare le motivazioni intime e profonde che mi porteranno a Santiago.
Il Cammino ti rapisce, lo fa dapprima in silenzio, inizia a sussurranti dentro con voce placata e poi sempre più forte fino ad urlare forte tutta la sua passione. Il Cammino comanda ogni tuo pensiero, ogni tuo gesto, ogni tua aspettativa finchè non decidi di assecondarlo.
Quando capii che non sarei riuscita a sfuggire al suo fascino mancavano ancora 12 mesi, oggi di mesi ne mancano solo 8 ed è quasi tutto pronto: zaino, abbigliamento, scarpe, testa, non mi resta che prepararmi fisicamente e partire.
Da alcune settimane una volta la settimana carico il mio zaino, lo indosso con fierezza ed inizio a fare strada. Con l’aiuto di alcuni amici che mi fanno compagnia cavalco le strade dell’Etna con i miei 8 kg sulle spalle, col freddo, col vento, col cuore gonfio di gioia e con il sorriso stampato sul volto.
Non cambierei nulla di ciò che sono, fiera di me e di come sono diventata grande ho un solo desiderio: migliorare e so per certo che il mio cammino mi aiuterà a diventare una persona migliore.

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Presentazione

  • : Ultramaratone, maratone e dintorni
  • : Una pagina web per parlare di podismo agonistico - di lunga durata e non - ma anche di pratica dello sport sostenibile e non competitivo
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  • Ultramaratone, maratone e dintorni
  • Mi chiamo Maurizio Crispi. Sono un runner con oltre 200 tra maratone e ultra: ancora praticante per leisure, non gareggio più. Da giornalista pubblicista, oltre ad alimentare questa pagina collaboro anche con altre testate non solo sportive.
  • Mi chiamo Maurizio Crispi. Sono un runner con oltre 200 tra maratone e ultra: ancora praticante per leisure, non gareggio più. Da giornalista pubblicista, oltre ad alimentare questa pagina collaboro anche con altre testate non solo sportive.



Etnatrail 2013 - si svolgerà il 4 agosto 2013


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Il perchè di questo titolo

DSC04695.jpegPerchè ho dato alla mia pagina questo titolo?

Volevo mettere assieme deio temi diversi eppure affini: prioritariamente le ultramaratone (l'interesse per le quali porta con sè ad un interesse altrettanto grande per imprese di endurance di altro tipo, riguardanti per esempio il nuoto o le camminate prolungate), in secondo luogo le maratone.

Ma poi ho pensato che non si poteva prescindere dal dare altri riferimenti come il podismo su altre distanze, il trail e l'ultratrail, ma anche a tutto ciò che fa da "alone" allo sport agonistico e che lo sostanzia: cioè, ho sentito l'esigenza di dare spazio a tutto ciò che fa parte di un approccio soft alle pratiche sportive di lunga durata, facendoci rientrare anche il camminare lento e la pratica della bici sostenibile. Secondo me, non c'è possibilità di uno sport agonistico che esprima grandi campioni, se non c'è a fare da contorno una pratica delle sue diverse forme diffusa e sostenibile. 

Nei "dintorni" della mia testata c'è dunque un po' di tutto questo: insomma, tutto il resto.

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Come nasce questa pagina?

DSC04709.jpeg_R.jpegL'idea motrice di questo nuovo web site è scaturita da una pagina Facebook che ho creato, con titolo simile ("Ultramaratone, maratone e dintorni"), avviata dall'ottobre 2010, con il proposito di dare spazio e visibilità  ad una serie di materiali sul podismo agonistico e non, ma anche su altri sport, che mi pervenivano dalle fonti più disparate e nello stesso tempo per avere un "contenitore" per i numerosi servizi fotografici che mi capitava di realizzare.

La pagina ha avuto un notevole successo, essendo di accesso libero per tutti: dalla data di creazione ad oggi, sono stati più di 64.000 i contatti e le visite.

L'unico limite di quella pagina era nel fatto che i suoi contenuti non vengono indicizzati su Google e in altri motori di ricerca e che, di conseguenza, non risultava agevole la ricerca degli articoli sinora pubblicati (circa 340 alla data - metà aprile 2011 circa - in cui ho dato vita a Ultrasport Maratone e dintorni).

Ho tuttavia lasciato attiva la pagina FB come contenitore dei link degli articoli pubblicati su questa pagina web e come luogo in cui continuerò ad aprire le gallerie fotografiche relative agli eventi sportivi - non solo podistici - che mi trovo a seguire.

L'idea, in ogni caso, è quella di dare massimo spazio e visibilità non solo ad eventi di sport agonistico ma anche a quelli di sport "sostenibile" e non competitivo...

Il mio curriculum: sport e non solo

 

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Statistiche generali del magazine dalla sua creazione, aggiornate al 14.04.2014

Data di creazione 12/04/2011
Pagine viste : 607 982 (totale)
Visitatori unici 380 449
Giornata record 14/04/2014 (3 098 Pagine viste)
Mese record 09/2011 (32 745 Pagine viste)
Precedente giornata record 22/04/2012 con 2847 pagine viste
Record visitatori unici in un giorno 14/04/2014 (2695 vis. unici)
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Articoli pubblicati 4259


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Lara arrivo pisa marathon 2012  arrivo attilio siracusa 2012
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 Elena Cifali all'arrivo della Maratona di Ragusa 2013  Eleonora Suizzo alla Supermaratona dell'Etna 2013 (Foto di Maurizio Crispi)
            Elena Cifali   Eleonora Suizzo
   
   
   
   
   
   

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