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21 dicembre 2012 5 21 /12 /dicembre /2012 17:00
partenza 100kmPassatoreSono già partite le iscrizioni per l'edizione 2013 della 100 km del Passatore (la 41^ che si svolgerà tra il 25 e il 26 maggio 2013): e già sono 150 gli atleti iscritti. Intanto, è stato pubblicato il bando per il concorso che premierà il miglior bozzetto per la medaglia 2013, realizzato da studenti dei Licei artistici.
In occasione delle festività natalizie, il presidente dell’ASD100 Km del Passatore Elio Ferri ha espresso “a tutti gli atleti e agli enti sostenitori, alle loro famiglie e società i migliori auguri di Buon Natale e di un 2013 sempre in corsa!”, oltre ad invitarli “a partecipare alla prossima edizione della Firenze-Faenza”.
A tutt’oggi sono circa 150 gli atleti iscritti alla 41^ 100 Km del Passatore (25-26 maggio 2013). Tra loro, circa trenta donne e diversi podisti stranieri provenienti da: Francia, Germania, Gran Bretagna, Repubblica Ceka, Spagna e Svizzera.
Sono naturalmente in corso contatti con atleti di altri Paesi europei, nonché con i migliori ‘ultrarunner’ italiani.
La gara, inserita nel calendario del Gran Prix Iuta 2013, prenderà il via da Firenze (via de’ Calzaiuoli) sabato 25 maggio 2013, alle ore 15.00, mentre l’arrivo del vincitore a Faenza (Piazza del Popolo) è atteso dopo le 21.30; gli altri podisti giungeranno invece al traguardo nel tempo massimo di venti ore, ovvero entro le 11.00 di domenica 26 maggio. Ipromotori sperano di confermare la media-iscritti dell’ultimo decennio (1.300 partecipanti), anche se, come si ricorderà, lo scorso anno la partecipazione è stata molto più alta: ben 2.112 iscritti, di cui 2.035 partenti e 1.635 arrivati.
Fino al 15 gennaio 2013, la quota di iscrizione è di €45,00; salirà a €55,00 per gli atleti che si registreranno tra il 16 gennaio e il 20 aprile 2013, mentre per i ‘ritardatari’, che potranno farlo dal 21 aprile al 18 maggio, ultimo giorno per iscriversi, la quota raggiungerà gli €80,00.
Gli atleti potranno trovare il gazebo della 100 Km del Passatore anche alla 5^ “Maratona della Pace” sulle sponde del fiume Lamone, che si terrà il prossimo 13 gennaio 2013.
I non iscritti al “Passatore” 2013, potranno farlo in quell’ccasione.
La fase organizzativa della gara sta procedendo a pieno ritmo, in collaborazione con gli enti istituzionali storici (Comuni di Firenze, Faenza, Fiesole, Borgo San Lorenzo, Marradi e Brisighella; Consorzio Vini di Romagna, Uoei, Società del Passatore e Admo), le aziende partner (Banca di Romagna, Banca CR Firenze, Fondazione Banca del Monte Cassa di Risparmio, Antarex, Friliver-Bracco, Coop Adriatica, Gruppo Hera, Ctf, Moreno Motor Company e Decathlon) e lo sponsor tecnico Saucony.
Il prototipo della medaglia 2013 sarà realizzato come di consueto dagli allievi del liceo artistico per la ceramica “Gaetano Ballardini” di Faenza, i quali dovranno presentare i loro lavori entro il 23 marzo 2013; l’argomento del 41° “Passatore”, come si legge all’art. 1 del bando, è un vero e proprio tema.
“C’è una corsa meravigliosa e pazza – si legge – che corre tra la bellezza e la natura di due città d'arte e di cultura: Firenze-Faenza. C’è una via che si snoda sul nostro verde Appennino, dove stanno le nostre radici e dove atleti asciutti e scattanti corrono felici e ispirati. C’è una ferrovia che da 120 anni ansima per questi nostri borghi e porta le genti alla cultura, ai mercati e, aguzzando lo sguardo dai crinali, forse come il Sommo Dante ramingo, si scorge tra le brume, l’orizzonte azzurro e il filo scuro delle pinete, là dove riposò. Per sempre”.
Infine, per il quinto anno consecutivo la “Firenze-Faenza” farà parte del Trittico di Romagna, insieme a Maratona del Lamone (Gruppo Sportivo Lamone di Russi - Ravenna), la cui 37^ edizione è in programma domenica 7 aprile 2013, e 50 Km di Romagna (Podistica Avis di Castel Bolognese - Ravenna), giunta all’edizione n° 32, che si disputerà il successivo giovedì 25 aprile.
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19 novembre 2012 1 19 /11 /novembre /2012 17:53
100 km del PassatoreSabato 24 novembre (ore 19.30), si svolgerà presso il circolo “I Fiori” di Faenza, la Festa del Collaboratore, cioè l'annuale riunione conviviale alla quale sono invitati gli 400 volontari che con il loro lavoro rendono possibile, ogni anno, la 100 km: si tratta di un evento che, ogni anno conclude idealmente la manifestazione dell'anno in corso e che apre ai preparativi per l'edizione dell'anno successivo, confermando l'impegno e la solidarietà profusi da tutto il personale volontario coinvolto e dalla cui dedizione dipende gran parte dell'ottima riuscita della manifestazione. In più, nel corso della serata, verrano ufficialmente comunicati i risultati dell'opera di raccolta fondi all'interno dell'iniziativa denominata "Il Salvadanaio del Centista" a favore dell’OAMI, sezione di Faenza.
È in programma sabato prossimo 24 novembre (ore 19.30), al circolo “I Fiori” di Faenza, la tradizionale “Festa del Collaboratore” della 100 Km del Passatore.
Promossa dall’omonima associazione, la festa è rivolta agli oltre 400 volontari ed alle loro associazioni che - con la loro appassionata, gratuita e costante presenza - permettono lo svolgimento regolare della gara e l’assistenza necessaria ai partecipanti per l’intera durata della corsa.
Curata dal gruppo sportivo e dallo staff del “Passatore”, con Paolo Ciuffoli nel delicato ruolo di coordinatore dello staff di cucina che cura la cena sociale, la festa prevede la proiezione di un video-ricordo del socio volontario Tomaso Rondinini, recentemente scomparso, e quella di un documentario-intervista ad Angela Bettoli (copromotrice della corsa) con aneddoti sugli esordi del Passatore, e la partecipazione di diversi ospiti, tra cui Romano Baccaro, vincitore della prima ‘Cento’ del 1973.
Alla serata sono stati invitati, tra gli altri, il sindaco di Faenza Giovanni Malpezzi, l’assessore allo sport Maria Chiara Campodoni, il presidente della Provincia di Ravenna Claudio Casadio, l’assessore provinciale allo sport Paolo Valenti e il questore della Camera dei Deputati Gabriele Albonetti, i quali saranno accolti dal presidente della “100 Km” Elio Ferri e dal direttivo dell’associazione.
Anche quest’anno il gruppo sportivo della “Cento” ha promosso la consueta raccolta fondi chiamata il “Salvadanaio del Centista” a favore di associazioni locali; nel corso della serata anche i volontari e gli ospiti presenti potranno contribuire a questa ‘corsa della solidarietà’ partecipando all’apposita lotteria a premi.
Da cinque anni a questa parte, i fondi raccolti sono stati donati ad una associazione onlus: 2008, Ior; 2009, Admo; 2010, Gruppo Sportivo Disabili; 2011, Anffas.
Quest’anno è la volta dell’OAMI, Opera Assistenza Malati Impediti.
Al termine della festa, il vicepresidente della “100 Km” Lorenzo Leoncavallo e gli atleti del gruppo sportivo consegneranno i fondi raccolti ai rappresentanti della sezione faentina dell’OAMI.
Associazione Sportiva Dilettantistica 100 Km del Passatore
48018 FAENZA (RA) - Corso Garibaldi, 2 - Tel. 0546 28455 - Fax 0546 665053
Organizzazione Sportiva: Via Cavour, 7 - Tel. 0546 664603 - Fax 0546 687804
www.100kmdelpassatore.it - 100km@evomail.it - C.Fisc. e P.Iva 01070240393 
Affiliata FIDAL  
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16 novembre 2012 5 16 /11 /novembre /2012 23:04

Pietro Colnaghi in azione all 100 km del Passatore 2012 - Foto di Maurizio CrispiL’Asd 100 Km del Passatore ha escluso l’atleta Pietro Colnaghi dalla classifica della 40^ edizione della “Firenze-Faenza” (26-27 maggio scorso), dove era giunto secondo, su esplicita richiesta della Fidal. Ha modificato, di conseguenza, la classifica finale assoluta e maschile, ratificando il tutto.
La Federazione Italiana di Atletica Leggera ha, infatti, comunicato ufficialmente pochi giorni fa alla società manfreda che l’atleta lombardo è risultato positivo alle analisi antidoping effettuate nei giorni successivi alla conclusione della gara.
Colnaghi è stato squalificato dalla Fidal per due mesi da ogni competizione ufficiale, sanzione peraltro già scontata dal podista lombardo.

La decisione è stata ratificata dal consiglio direttivo della società, che ha provveduto a redigere la nuova classifica della corsa: al 2° posto, dietro al vincitore Giorgio Calcaterra, sale il reggiano Daniele Palladino e al 3° il moscovita Dmitry Tsyganov; seguono, nell’ordine: Marco Boffo (4°), il capoverdiano Adilson Fortes Spencer Varela (5°), Francesco Caroni (6°), Antonio Armuzzi (7°), il secondo russo Alexey Izmailov (8°), Andrea Bernabei (9°) e Monica Carlin (10^), vincitrice della gara femminile.
La classifica completa si può consultare nel sito dell’associazione sportiva di Faenza: www.100kmdelpassatore.it.

 

 Vedi anche, sulla questione della squalifica, di Pietro Colnaghi

La squalifica di Colnaghi, 2° alla 100 km del Passatore 2012, lascia amareggiati - più che delusi...

                                                  

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2 giugno 2012 6 02 /06 /giugno /2012 18:10

firenze.JPGVincenzo Altamura (ASD Idea Events Marathon Siracusa) non nuovo alla 100 km del Passatore, è tornato anche quest'anno per correrla assieme ad un amico - anche lui siracusano - Emanuele Miceli (ASD Archimede Siracusa), neofita della distanza.

Questo è il racconto che espone le esperienze di entrambi. 

Chi corre la prima volta il passatore è quasi certo di ritornarci l’anno successivo.

L’idea di essere presente per il Quarantennale era già maturata nel periodo invernale. Nell’occasione mi chiese l’amico Emanuele della società Archimede di Siracusa di sostenerlo nella preparazione e  di correre in tandem considerato che si era iscritto ed era felice di diventare un ultramaratoneta. 

Il pensiero era bellissimo, soprattutto allenarsi in compagnia.
Libero  il tavolo dalle cianfrusaglie, prendo la penna, quaderno e programmino di Pizzolato  e si  pianifica il  tutto.

Alcuni scettici amici della corsa hanno espresso subito il loro disappunto sulla conclusione di questa lunga gara dell’amico Miceli e soprattutto il carico di lavoro non idoneo all’impresa.
Ho cercato di far capire che non siamo Top Runner, ma amatori maratoneti...
Tuttavia, spesso il giudizio di questi amici si basa su conoscenze derivanti da semplici letture o solo dalla pratica di allenamenti per una 42 km. 

Come al solito, ho avuto ragione.

Dopo tre mesi di uscite mattutine siamo pronti.

Primo scalo: Bologna città. Gironzoliamo per le principali  vie e visitiamo tutto il possibile, utilizzando gli appunti ricavati in internet.

Nel primo pomeriggio, si prosegue per Faenza e dribblando il tempo riusciamo a prendere il numero di pettorale n.750 (il mio) e il n. 410 (di Miceli),  direttamente nella sede del Passatore.

Che sorpresa: una vera sede running.
Si entra in un mondo magico che ti incuriosisce al punto di chiedere continuamente informazioni e ammirare i vari oggetti presenti in luogo.

Siamo soddisfatti, il pettorale è nostro ed è anche siglato con il nome e cognome di ciascuno di noi.

Procediamo verso Piazza del Popolo e, dopo un piccolo ristoro, proviamo ad avvicinarci al  Palazzetto dello sport  per rincuorarci che tutto proceda bene per il riposo notturno.

Si ritorna in Piazza e viene spontaneo visitare la mostra allestita per commemorare i 40 anni del Passatore (Passatore 100x100): 40 anni di storia racchiusa in foto, manifesti, magliette e premi. Non posso che dare un giudizio piu’ che positivo.

arrivo faenzaIncomincia a calar la sera e ci dirigiamo verso il Chiosco del  Convento  di S. Francesco  dove vengono proiettati alcuni spezzoni  delle gare degli anni precedenti.

Incontro subito il big-giornalista number one  Maurizio Crispi, concentrato  nella visione del  filmato.
Scambio di saluti, alcune opinioni sulla gara e subito dopo  ci incamminiamo verso l’atrio  dove suggestivamente è allestito il Pasta-party.

Tutti si conoscono e tutti si salutano affettuosamente.
Sembra un appuntamento di matrimonio.

Tra carboidrati, vino a volontà, dolce, musica di un quartetto rock e rilascio dei numeri ai Top Runner direttamente dal Presidente della ASD 100 km del Passatore, Elio Ferri, da Pietro "Pirì" crementi (Direttore di Gara) e da Orlando Pizzzolato, testimoniale della gara, ci sentiamo  appagati e possiamo concludere la serata con il meritato riposo.

Dimenticavo che l’amico Emanuele con tanta emozione ha ritrovato tra  i tavoli il suo amico Antonio Armuzzi,  capitano di avventura della squadra running  2006 in America per una gara a tappe sponsorizzata dalla Nike.
 

E’ sabato mattina. Siamo presi da un’agitazione incalzante: mancano solo 7 ore alla partenza e  ci incamminiamo verso i bus messi a disposizione del Comitato (€. 10,00) per il transfer alla partenza e dopo circa 3 ore siamo a Firenze.

La città è nostra.

La prima stranezza è la lunga   coda per ritirare il pettorale. Sorrido perché non tocca a me farla.

Noi già ce li aabbiamo...
La seconda stranezza è di trovare condizioni meteo favolose, per non dire bellissimo.

Gli ultimi sette giorni siamo stati incollati ad internet per controllare le condizioni meteo di firenze e soprattutto lungo il percorso.

Tutto falso, solo due gocce di acqua rinfrescante e poi il solito sole scoppiettante che mi riporta indietro di 1 anno. 

Le strade sono invase dagli atleti che bivaccano qua  e la  e noi per non rimanere fermi come i pali dell’illuminazione gironzoliamo da veri  turisti riscoprendo i luoghi a portata di mano .

Dopo una gradevole passeggiata ti aspetti di ritrovare il grande Calcaterra  per una foto di gruppo, ma la speranza è persa. 

Ma non del tutto, incontriamo la cara Inge Poidomani del gruppo di Modica (RG) e successivamente l’atleta augustano Vacante con la consorte giornalista.
Una foto ricordo di gruppo ne vale 100 di tante altre.

Nella  confusione ecco che intravedo una donna famosissima e seguitissima in facebook con tanto di treccine. Evviva Sabrina Tricarico! La chiamo, si ricorda di me e immortaliamo anche qua un’immagine da incorniciare.

Siamo a 15 minuti dalla partenza. La Via de' Calzaiuoli è strapiena di atleti. Con difficoltà riusciamo ad inserisci a ridosso dei big ma ce la facciamo.  Prontiiiiiiii.

Vincenzo Altamura con Giorgio CalcaterraTerza stranezza è vedere tanti atleti con il braccio alzato verso il cielo sperando di ricevere il segnale satellitare per l’orologio . Nulla. Qualcosa crea una sottile schermatura. Io mi affido al semplicissimo cronometro di un orologio comprato in bancarella.

Saluto il mio compagno di avventura  perché già lo so che dopo la partenza andrà via con i suoi tempi e ritmi.

Ma poi…..

Lo sparo del sindaco Renzi.
Si parte, un lungo serpentone e i primi spintoni per non cadere.

Neanche il tempo di riscaldarsi e siamo fuori firenze. Ecco il clima che cambia nettamente.  Caldooo!  
Si inizia a salire, arranco per il caldo e per alcuni disturbi post-alimentari.
Non vedo nulla di buono.
Solo Sofferenza. 
Tutti mi passano, ma i conti li faremo al passo della colla.

Incontro Inge,  anche lei in difficoltà , la supero e la saluto tanto lo so che dopo il 50° km mi supererà nuovamente. Tra scambi di parole con altri runner e bevendo tanto mi ritrovo alla Vetta delle Croci, pronto alla discesa.

Tutto bene tranne l’alimentazione . Riesco solo a bere e non a mangiare e questo mi preoccupa.

Oddio sono al km 31,5 Borgo S.lorenzo in 3 ore e 30 minuti e quindi meno dello scorso anno. Siamo sulla strada giusta.

Il tempo minimo del ristoro e via si riparte. Inizia la vera salita. Nessun problema fino all’incontro del cartello 42,195mt.  E qui esce fuori la preparazione atletica di ogni podista.

Mi diverto  a superare i runner,  ormai fermi e incolonnati.
Tra corse di 200/300 metri e passo svelto arrivo alla cima del Passo della Colla in 6h02'.

Ecco, l’incubo di tutti i corridori. Mi chiedo se non abbia sbagliato strada!?

Fino a quel momento le auto a seguito dei corridori non mi hanno disturbato piu’ di tanto, ma ora dopo il Passo il loro impatto era altamente disturbante.

Circa 200 metri di auto bloccate in salita al Passo della Colla con motori accesi, luci di fari fastidiosi, smog, clacson e imprecazioni. Arriva l’ambulanza a sirene spiegate e le auto non sanno dove posizionarsi al punto che rimango bloccato per alcuni secondi.

Stendiamo un velo pietoso. Sono in tenda per ritirare il borsone  e incontro il mio amico Emanuele giunto solo 1' davanti a me.
Caos nella ricerca del borsone ma sono stato fortunato. Abbiamo preferito cambiarci a 10 gradi    all’aperto perché la confusione in tenda era tanta. Io e emanuele decidiamo questa volta di correre insieme . Veloce ristoro e via come lucciole  in discesa. Illuminazione notturna perfetta anche se altri runners  sembravano dei pannelli  illuminati della 3M. 

Non girano bene le gambe e qualcosa mi ha disturbato. Forse la coca cola, forse l’acqua gassata oppure il te caldo. Ho dovuto fermarmi e rilassarmi con lo stomaco. Sono rinato. Anche se non ho mangiato ma ho solo bevuto ore mi sento una tigre.

Km dopo km arriviamo a Marradi, al km 65, in un tempo di 8h26' e il mio amico Emanuele incomincia ad avvertire la stanchezza.
Gli avevo ricordato piu’ volte di non correre la prima parte del Passatore con ritmi da una 42 km perché le energie non sarebbero state equilibrate fino alla fine.

A Marradi,  ci fermiamo  5 minuti, ma la temperatura  di  9° ci sta velocemente raffreddando il corpo. Decidiamo  di rintanarci per 10 minuti nella sala dei massaggi.

E' un''oasi di piacere,  24° e massaggi rilassanti da mani esperte.
Ci rimettono a nuovo e così partiamo di nuovo rinfrancati.

Non saltiamo neanche un rifornimento, ma non riesco a mangiare.
Al contrario Emanuele è un pozzo senza fondo.

Ci siamo, prossimi al km 88,5 Brisighella. Prima dell’arrivo c’e’ qualcosa di strano. All’inizio della salita c'é, un folto numero di ragazzi  con tanto di trombe sulla bocca  e schiamazzi all’inverosimile.

Li saluto educatamente e loro rispondono altrettanto  ma poi capisco che il tifo da stadio era per un ragazzo del luogo che stava arrivando anche lui a Marradi.

Una bolgia, un entusiasmo che hanno manifestato accompagnandolo fino alla pedana del rilevamento CIP.

Marradi: tempo impiegato 12h11'  e siamo alla fine: pensavo.

Ma ecco che Emanuele dà i primi segni di vera stanchezza.
Come al solito io non desisto e gridando, trascinandolo e rimproverandolo siamo al km 99.

Faenza è nostra.
Emanuele decide di camminare l’ultimo km e m'invita - per non dire che mi ordina - di andare via correndo a ritmi non piu’ blandi. Sissignore, agli ordini!

E allora vendo cara la pelle, perché ho tanta energia in corpo ancora da bruciare. Correndo a 4,20 sono riuscito a recuperare 17 atleti e chiudere  in volata come è mio solito.

Il tempo di recuperare la macchina digitale e immortalare il grande Emanuele che arriva spossato all’arrivo.

E’ finita.  Il Passatore  2012 ce lo portiamo a Siracusa .

Riposiamo  presso il Palazzetto dello Sport, dove sono allestite le brande, e dopo  sei ore ritorniamo in Piazza del Popolo per ritirare i vini e ritrovare i campionissimi.

Mi ero ripromesso di trovare Calcaterra per immortalare l’evento.

Fortunatissimo,  lui è in piazza e con la sua educazione  e tanta  disponibilità ci siamo fatti una foto.

Due giorni intensi di emozioni, tutto il personale dei ristori bravissimo, assistenza - prima e dopo - impeccabile.

Ritorniamo a casa appagati, fisicamente bene a parte due grosse bolle sotto i piedi, e con la consapevolezza che per il 2013 ci riproveremo.

 

Altamura   Vincenzo     ASD IDEA EVENTS MARATHON SIRACUSA      tempo impiegato  13h59'34

Miceli        Emanuele   ASD  ARCHIMEDE  (Siracusa)                     tempo impiegato  14h07'58

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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31 maggio 2012 4 31 /05 /maggio /2012 19:03

Il terzetto di testa a Fiesole. Foto di maurizio Crispi(Maurizio Crispi) La 100 km del Passatore funge spesso da trampolino di lancio nell'esperienza della 100 km. Da questo punto di vista, è un po' come la Maratona di New York per gli aspiranti maratoneti. 
Chi vuole vivere per la prima l'esperienza esaltante e adrenalica di una 100 km, dove va in genere? Domanda retorica, perchè la risposta che sgorga immediata è: "Ci s'iscrive alla 100 km del Passatore, naturalmente!", come nel mondo anglosassone magari si decide per l'esperienza alla Comrades' Marathon in Sudafrica.
La 100 km del Passatore rappresenta, con i suoi 40 anni di storia, la leggenda delle ultramaratona, se non il Mito, poichè la sua storia - debitamente registrata, attraverso l'instancabile e appassionato lavoro archivistico dei tanti che la portano avanti (e, in testa, a tutti, Elio Pezzi, autore del recente volume "Io c'ero - 1973-2012", frutto di un inestimabile lavoro certosino) che racconta, dando voce ed immagine a tantissimi, i primi quarant'anni della 100 "più bella del mondo").
Chi vuole correre una Cento e vuole cominciare ad entrare in una storia che, di anno in anno, viene registrata e raccontata, chi vuole vivere il Sogno dell'Ultramaratona viene appunto alla Cento del Passatore.
Si verifica così il fenomeno in espansione (e ancora non sufficientemente attenzionato e studiato in termini statistici) dei "neofiti" della Cento, il cui numero - da un anno all'altro - cresce con vigoroso piglio.
Pietro Colnafghi al passaggio da Ronta. Foto di Maurizio CrispiQuest'anno, alla chiusura delle iscrizioni, risutavano essere in 884 gli esordienti.

Tra i neofiti ci sono ovviamente podisti di tutte le capacità, da quelli che si iscrivono solo per vivere l'esperienza (senza che il crono finale abbia una grande rilevanza) ai podisti di punta che, pur toccando con mano il fascino potente della corsa, puntano al risultato cronometrico (con le dovute cautele, certo: perchè una Cento e una Cento e non può essere affrontata con le consuete strategie tattiche con cui ci si confronta nella distanza della maratona).
L'anno scorso (edizione 2011), la 100 km del Passatore fu il trampolino di lancio nel mondo degli eletti dell'ultramaratona per Alberico Di Cecco, quest'anno invece ha portato gli spotlight della ribalta a illuminare l'impresa del brianzolo Pietro Colnaghi.
Ma facciamo un passo indietro, alle fasi della corsa.
Al passaggio da Fiesole (al 10° km),, alla testa della corsa maschile compare il terzetto composto dal russo Izmailov, da Giorgio Calcaterra (ormai indiscutibilmente l'Asso pigliatutto della 100 km del Passatore) e dal brianzolo Pietro Colnaghi, esordiente in assoluto nella 100 km su strada e in questa specialissima gara che presenta - rispetto ad una qualsiasi 100 km delle difficoltà aggiuntive connesse al forte dislivello altimetrico da superare.
Pietro Colnaghi alla Colla. Foto di Maurizio CrispiL'andatura di Izmailov è stata un fuoco di paglia: di lì ha poco ha mollato e ha cominciato a perdere terreno rispetto al tandem Calcaterra-Colnaghi.
Colnaghi, a tratti, nei chilometri successivi, ha sopravanzato sia pure di poco Giorgio Calcaterra, che - dopo l'esordio della salita della Colla - ha preso il sopravvento e ha progressivamente guadagnato terreno, transitando al Passo della Colla 1'50" di anticipo rispetto a Colnaghi che, alla conclusione, diventeranno 7'circa.
Conaghi si è classificato secondo e la sua è stata una gran bella gara, da vincente in ogni caso.
I secondi nelle gare podistiche sono - come alcuni dicono - i primi degli sconfitti e, spesso, nessuno parla di loro.
Alla 100 km del Passatore non è così, perchè tutti i finisher sono dei vincitori.
Quindi, Pietro Colnaghi, secondo classificato e "primo" degli sconfitti, ma vincitore in quanto finisher d'una straordinaria e ben giocata prova d'esordio, merita indubbiamente che qualche parola venga spesa per lui, come fu nell'edizione 2011 per Alberico Di Cecco, secondo classificato, alle spalle di Giorgio Calcaterra, ala chiusura di una splendida ed emozionante gara.

Avendo seguito la testa della corsa e avendo osservato praticamente in diretta Colnaghi e la sua condotta di gara, mi sento di dire senza timre di essere contraddetto che al suo esordio - con il suo impegno e con la sua determinazione - è stato un grandissimo.
Dobbiamo tenere che era alla sua prima esperienza in una 100 km ...e che Cento!
Colnaghi, a mio avviso, perseverando nella specialità 100 km, potrà esprimere grandi potenzialità: ha mostrato di possedere disciplina mentale e capacità di fare senza lasciarsi prendere da facili entusiasmi.
Stile di corsa molto compatto ed economico, tra l'altro.
Pietro Colnaghi poco dopo l'arrivo. Foto di Maurizio CrispiE' stato per quasi metà gara in tandem con Giorgio Calcaterra, eppure quando è stato distanziato - approssimandosi al Passo della Colla - non si è perso d'animo, non ha mollato e ha continuato con il suo passo.
E Pietro Conaghi, poi, fa anche un mare simpatia, con la sua riservatezza (che si smolla però in un sorriso al momento giusto, ma non in corsa!) e con il suo look che è un po' a metà strada tra il piratesco e il "forrest gump".
Decisamente,ha mostrato di possedere uno stile che é piaciuto a molti!
Gli auguro di compiere molte altre imprese di ultramaratona!!!

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28 maggio 2012 1 28 /05 /maggio /2012 17:16

andrea-girardi.jpgAndrea Girardi, tra il 26 e il 27 maggio 2012, ha corso la 40^ edizione della 100 km del Passatore ed è stato uno degli 880 esordienti nella distanza e in questa specialissima gara. Ha coperto la distanza tra Via de' Calzaiuoli nel centro di Fierenza e la manfreda Piazza del Popolo di Faenza in poco più di 10 ore. L'ho incontrato la mattina presto nell'albergo di Faenza dove entrambi alloggiavamo. Era stanco, dolorante, un po' zoppicante, ma felice di aver compiuto l'impresa.
Andrea Girardi, nella vita è un ingegnere elettronico, mentre da runner ha partecipato per ben tre volte da finisher la Marathon des Sables (2000, 2010, 2012). Ha, inoltre, un personale in maratona di 2h56'. E' anche istruttore di Sci-alpinismo nel CAI e membro del Club dei 4000. Infine, ha partecipato al "Mezzalama"     nel 2001.
Il suo racconto (che segue) dà voce agli oltre 800 esordienti presenti alla Cento del Passatore 2012, nella disciplina 100 km su strada.
Andrea Girardi ha pienamente goduto la sua prima Cento, ha apprezzato il fascino di questa Signora delle 100 km che è entrata nella sua maturità, ma - essendo un trailer di lunghe distanze - non ha potuto non notare la "dissonanza" rappresentata dagli accompagnatori al seguito in auto che intasano la via asfaltata e che l'annebbiano di rumori e di gas di scarico molesti.
Un trailer è abituato alla solitudine della propria fatica e all'autosufficienza e non potrà mai condividere il fatto che alcuni sentono l'imprenscindibile necessità di essere tenuti a balia da uno o più accompagnatori, a danno degli altri - che molto più correttamente - affrontano la 100 km con le sole proprie forze e facendo riferimento a ciò che offre l'organizzazione.
Non c'è dubbio che si sia di fronte a due gare profondamente diverse: la forza e la determinazione di chi la 100 km del Passatore la corre da solo sono incomparabilmente superiori a quelle di coloro che si fanno "accompagnare" e che per di più appesantiscono la fatica degli ardimentosi "solitari" con il loro "egoismo"... 
Bisognerebbbe rivolgere un invito a tutti quelli che alla 100 del Passatore si fanno accompagnare: "Ragazzi, almeno una volta, provateci da soli". 

(Andrea Girardi) Ed anche questa è fatta... Ho deciso di correre il Passatore il mese scorso, quando all'arrivo del tappone lungo della Marathon des Sables alcuni mi hanno detto che avere "quegli" 80 km nelle gambe equivalevano ad avere la preparazione per un'ultramaratona e, quindi, perché non provarci?

Secondo il mio modo di pensare queste gare devono essere affrontate con un pizzico di incoscienza.  Quindi, in un batter d'occhi, la prova da 82 km è diventata il lungo pre-100 km ed eccomi iscritto. Scelta davvero azzeccata: l'ambiente è favoloso e ancora prima di cominciare le vie di Firenze diventano uno spogliatoio a cielo aperto, i profumi delle ragazze alla moda si confondono con le creme per il riscaldamento, concorrenti seminudi danno bella mostra di sè a fianco a turisti vestiti da Ferrè e Armani. 

La partenza è proprio come mi aspettavo: nessuno che fa riscaldamento, tutti assembrati in via dei Calzaiuoli. Partiamo e il cuore, dall'emozione, sale a 120 battiti e dopo pochissimi metri, bloccati nel serpentone, corriamo al rallentatore accanto al Duomo di Firenze, grandissimo, che riempe la vista. Faccio la gara con un amico conosciuto alla Marathon Des Sables, ci teniamo vicini, e poi la forma fisica deciderà il resto, forse correremo/ci sfideremo per 100 km o forse faremo gare diverse. La prima salita [verso Fiesole, al 10° km] è bellissima, la giornata di sole e nuvole bianche ci regala momenti stupendi, con la vista del cupolone del Duomo che, facendosi sempre più piccolo, ci dà la misura dei chilometri che stiamo percorrendo.

L'arrivo a Fiesole è un altro momento mozzafiat: nelle lunghe corse, aspettando, i panorami cambiano e di molto e, qui, di panorami ne cambieremo tantissimi....

In vetta alle Croci (circa al 25° km) inizia la prima discesa e - come viene scritto sul sito del Passatore - possono iniziare i dolori. Una contrattura al polpaccio sinistro comincia a farsi sentire, prima in maniera latente e poi chiara. Riesco a controllarla idratandomi di più e prendendo dei sali.
La gara procede bene e anche la salita al Passo della Colla, conosciuto anche come "Cima Coppi" (48° km) procede su tornanti bellissimi, in mezzo al verde dei boschi e dei pini. L’arrivo al Passo è una soddisfazione, con la luce del sole del tramonto che colora le tende dei  gazebo di rosso.
Prendo la maglia a maniche lunghe e la frontale per affrontare la seconda parte della corsa, un piccolo ristoro e via.
La discesa è simpatica, purtroppo il dolore al polpaccio non mi permette di spingere, i chilometri sfilano nel cronometro.
Nelle curve devo sempre fare i conti con le numerose macchine degli accompagnatori, che spesso in carovana fanno l’elastico per seguire il proprio amico che sta correndo. Mi superano e poi si fermano e io le supero.
La notte arriva e a lato della strada allegre tavolate accendono i fuochi per la griglia, offrono acqua e ogni tipo di ben di dio ai concorrenti.
Comincio ad apprezzare i ristori posizionati ogni 5 km che scandiscono la mia progressione verso la fine, rendendo ogni tappa una piccola 5 km.
Il dolore al polpaccio cresce ancora, ma fa parte del gioco; se non fosse il polpaccio sarebbe qualcos’altro a essere dolorante, per cui va bene così…
Nella corsa lunga la cosa che amo è la progressiva capacità di concentrarsi ed estraniarsi dai propri pensieri, ogni immagine nella propria mente diventa come un’onda che piano piano lascia spazio all’onda successiva e, alla fine, diventa impossibile ricordarsi com’era ogni singola onda…
Purtroppo questa sensazione è rovinata dalle auto al seguito degli altri concorrenti, che mi superano e parcheggiano. Devo evitare che mi aprano la portiera addosso, la lucidità mi manca…
Passare nel centro dei paesi è bellissimo, sembra che qualcuno li abbia posizionati apposta ogni 5 km, e piano piano mi faccio sedurre dai ristori, che offrono acqua gasata, ma anche Coca Cola, brodo, caffè caldo, pane e nutella, piadine, uova sode!
Alla fine decido che qualche gara va anche goduta e all’85° chilometro mi faccio fare un bel massaggio al polpaccio che mi fa urlare di sollievo!
Gli ultimi 15 km sono ancora scanditi dai ristori e finalmente quando arrivo al 90° chilometro lo sciame di macchine mi abbandona e resto nel buio con gli altri concorrenti e le loro minuscole luci lampeggianti.
Dieci chilometri sono un’uscita breve al parco del Valentino, immagino ogni singola tacca chilometrica e mi godo il nero della notte.
Qualche concorrente ogni tanto mi supera, ma non penso assolutamente di lasciarmi "ingaggiare" in un duetto.
Faenza dorme quando arrivo, le vie sono assolutamente deserte e incontro ogni tanto qualcuno che mi saluta e mi incita.
All’ultimo chilometro raddrizzo la schiena e cerco di farlo con un’andatura degna di questo nome.
L’arrivo è molto suggestivo, con i volontari e la gente pronta ad accoglierti dopo le grandi fatiche. E’ l’una e quaranta di domenica mattina e sono molto stanco, ma contento.
La gioia di essere arrivato mi impedirà di dormire per molte ore. Un ringraziamento a tutta l’organizzazione e una piccola "maledizione" agli accompagnatori, che mi hanno fatto rimpiangere la bella solitudine del deserto…
La mia libertà è stata un po’ ferita dall’egoismo degli altri.
Comunque ora non mi resta che curare il polpaccio (cotechino) e pensare alla prossima!”

 

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28 maggio 2012 1 28 /05 /maggio /2012 05:59

Giorgio Calcaterra taglia per la settima volta consecutiva iltraguardo della 100 km del Passatore 2012 (quarantesima edizione) - Foto di Maurizio CrispiSi è conclusa alle 11.00 del mattino del 27 maggio 2012, in Piazza del popolo a Faenza, la 40^ edizione della 100 km del Passatore che oltre alla settima vittoria di Giorgia Calcaterra, ha registrato un numero di iscritti che hanno riportato la 100 km del Passatore agli antichi fasti (oltre 2100 iscritti, di cui 884 esordienti) e 2035 partenti, ma anche è stato raggiunto il tetto dei 1635 finisher e un un numero tanto alto di finisher non si vedeva da moltissimi anni.

L’atleta romano, campione mondiale e italiano di specialità, entra nella leggenda della corsa “più bella del mondo”.  2° il lombardo Pietro Colnaghi (essordiente nella specialità), a 7’09”, 3° l’emiliano Daniele Palladino, a 22’14”. Tra le donne, quarto successo della trentina Monica Carlin a tempo di record. Iscritti 2.112, partiti 2.035, arrivati 1.635

Incredibile Giorgio Calcaterra! A quant’anni compiuti, l’ultramaratoneta romano centra il settimo successo consecutivo, con il tempo di 6:44:51, al ‘Passatore’ del quarantennale, appena, si fa per dire, 32 giorni dopo aver conquistato il titolo mondiale di specialità (il 22 aprile, a Seregno).

Calcaterra entra dunque nella leggenda della ‘Firenze-Faenza’, perché con il traguardo delle sette vittorie consecutive in altrettante edizioni, un risultato mai conseguito da nessun altro atleta, supera il “mito” russo della corsa, quell’Alexey Kononov, che di ‘Passatori’ ne ha vinti sei (per quanto non consecutivamente): 1993, ’94, ’95, ’97, 2000 e 2001. Calcaterra ha preceduto di 7:09 l’esordiente Pietro Colnaghi (6:51:59), lombardo di Merate, conosciuto nelle terre tosco-romagnole per aver corso, fra le altre, la Maratona del Mugello (2° nel 2009 e 4° nel 2010). Splendida conferma dopo di loro, per l’emiliano Daniele Palladino (5° nel 2011), terzo a 22:14 (7:07:05).

Tra le donne, quarto successo della trentina Monica Carlin, a suon di record della corsa: 7:35:07 (4:35” in meno rispetto al record precedente, che le apparteneva), davanti all’esordiente russa Irina Pankosvskaya (8:02:54), che ha rimontato nel finale Paola Sanna (8:04:05).

ll via al 40° ‘Passatore’ (dalla fiorentina via de’ Calzaiuoli, alle ore 15.00 di ieri, sabato 26 maggio) lo ha dato il sindaco della città Matteo Renzi. Il sindaco di Faenza Giovanni Malpezzi ha preferito invece disputare la ‘Cento’ in bicicletta, accompagnato fino a Fiesole dal vice sindaco e assessore allo sport del capoluogo toscano Dario Nardella. Per la cronaca, Malpezzi ha raggiunto Faenza in 5 ore e 7’, comprese due soste al Passo Colla e a Errano di Faenza per salutare gli amici.
Tornando alla gara, Calcaterra è schizzato subito in testa, affiancato da Colnaghi e dal russo Alexey Izmailov, dopo Fiesole scivolato mestamente nelle retrovie, alla fine 9°. Dietro di loro un quintetto composto da Marco D’Innocenti, Francesco Caroni, Marco Boffo, Antonio Armuzzi e dal secondo russo Dmisti Tsyganov, seguito a pochi metri dal capoverdiano Adilson Fortez Spencer Varela, poi da Daniele Palladino, Marco Cerasini, e Andrea Bernabei.

Lungo la salita verso il Passo della Colla, Calcaterra attaccava Colnaghi, transitando da solo sulla ‘vetta Coppi’ della ‘Firenze-Faenza’ in 3h13’36”, con circa 2’ di vantaggio su lui, un vantaggio che incrementava progressivamente verso Faenza: 3’, a Marradi, 5’, a Brisighella, fino ai 7’09” finali di Faenza.

Dietro il duo di testa si scatenava invece la bagarre, che ha portato a continui cambiamenti, stabilizzatisi dopo Marradi (62° km). Calcaterra giungeva in piazza del Popolo, in un tripudio di folla, così come Colnaghi, autore di una bella prestazione alla sua prima ‘Cento’. Dopo di loro, come detto, il reggiano Palladino, che precedeva di 6” il russo Tsyganov (4°), quindi Boffo (5°, in 7:08:44), il capoverdiano Fortez Spencer Varela (6°, in 7:10:43), anch’egli all’esordio, Caroni (7°, in 7:18:13), Armuzzi (8°, in 7:23:21), il ricordato Izmailov (9°, in 7:33:08) e l’imolese Bernabei (10°, in 7:34:40), primo dei romagnoli.

Alle 11.00 di oggi, domenica 27 maggio, al traguardo di Faenza sono giunti 1.665 atleti (tra cui nove diversabili, il primo dei quali è stato l’altoatesino Rolands Ruepp, che ha raggiunto Faenza sul suo ‘ciclone’ in 4 ore e 35 secondi). Tra loro, ricordiamo il primo faentino (Massimo Poggiolini, 20°, in 8:04:39) e il primo fiorentino (Enrico Bartolini, 17°, in 8:04:39), il podista più giovane (il faentino Lorenzo Vignoli, 19 anni, 1248°, in 14:59:57, e i decani della corsa (39^ presenza): il ‘mitico’ Walter Fagnani, 87 anni, di Verona, 1343°, in 15:51:29, e Marco Gelli, 60 anni, di Sesto Fiorentino, 1547°, in 18:01:02; al traguardo anche la decana delle donne (30^ presenze), la padovana Natalina Masiero, 703^, in 12:44:18. Al traguardo, per il terzo anno consecutivo, anche il prete-podista manfredo don Luca Ravaglia (1615° in 19:21:08), che ha corso il ‘Passatore’ in onore di San Giuseppe falegname.

Promossa ed organizzata dall’ASD 100 Km del Passatore, in collaborazione con le Amministrazioni comunali di Faenza e Firenze, e provinciali di Ravenna e Firenze, il Consorzio Vini di Romagna, la Società del Passatore, l’UOEI, i Comuni di Fiesole, Borgo San Lorenzo, Marradi, Brisighella e la partnership di: Banca di Romagna, Banca CR Firenze, Fondazione Banca del Monte Cassa di Risparmio, Camera di Commercio di Ravenna, Coop Adriatica, Friliever-Bracco, Gemos, Moreno Motor Company, Ctf Group e Decathlon, la ‘Firenze-Faenza’ 2012 ha registrato 2.112 iscritti, di cui 2.035 partenti, con 257 donne e 78 podisti di 23 paesi esteri: Albania, Austria, Belgio, Canada, Capoverde, Equador, Finlandia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Iran, Kazachistan, Messico, Norvegia, Polonia, Repubblica Ceka, Repubblica di San Marino, Russia, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Stati Uniti e Svizzera. 1256 i tesserati Fidal e 844 gli esordienti.

Positiva, come di consueto, l’organizzazione e l’assistenza agli atleti, garantita da oltre 500 volontari di una quarantina di associazioni e gruppi. Di grande efficacia e puntualità l’assistenza medico-sanitaria, assicurata dal Coordinamento delle Misericordie della Provincia di Firenze (sul versante toscano), dalla Croce Rossa di Faenza e dalla Scuola per operatori sanitari non medici di Faenza (su quello romagnolo). Non sono stati segnalati problemi di rilievo, così come sul fronte della sicurezza, garantita da: Polizia provinciale di Firenze, Polizie municipali di Firenze, Fiesole, Borgo San Lorenzo, Marradi, Brisighella e Faenza, associazione nazionale carabinieri "Cimmarrusti" di Borgo San Lorenzo ed associazioni nazionali carabinieri ed alpini in congedo di Marradi, nonché dal servizio staffetta del Moto club di Faenza.

Segnaliamo, infine, la ‘gran festa’ delle staffette scolastiche, a cui hanno partecipato studenti, insegnanti e genitori dell’istituto comprensivo San Rocco di Faenza (Biforco-Faenza), dei licei Torricelli e Ballardini (Firenze-Faenza) e delle medie di Marradi, Reda e Faenza (la storica ‘50x1.000’, Passo della Colla-Faenza, curata da GiocaFaenza TantiSport).

 

Tutte le classifiche della gara (assolute, regionali, ecc.) si possono consultare nei siti: www.sdam.it  e www.100kmdelpassatore.it/classifiche.

 

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27 maggio 2012 7 27 /05 /maggio /2012 01:47

Giorgio Calcaterra taglia vittorioso il traguardo del passatore 2012 (foto di Maurizio Crispi)Stupefancente! Giorgio Calcaterra conquista anche l'edizione della 100 km del passatore del quarantennale. Non ha migliorato il crono realizzato l'anno scorso, quando si ritrovò a duettare con l'esordiente Alberico Di Cecco, ma non bisogna dimenticare che poco più di un mese fa, il 22 aprile 2012 per l'esattezza, Giorgio ha conquistato il titolo mondiale (ed europeo) nella 100 km su strada (con il suo personal best nella specialità 100 km su strada). 
Autenticamente, Giorgio Calcaterra - proprio nella ricorrenza del 40° anniversario della 100 "più bella del mondo"  - sta scrivendo una delle sue più belle pagine, una pagina che - probabilmente - nessun altro dopo di lui, potrà mai più scrivere.
C'è da chiedersi piuttosto quando accadrà che Giorgio Calcaterra non sarà più l'asso pigliatutto di questa corsa.
Ha dichiarato all'arrivo: "Se avessi dovuto scegliere tra fare il Mondiale e partecipare alla 100 km del passatore, avrei optato sicuramente per il Passatore" - aggiungendo poi: "Ho cominciato tardi la preparazione per il Mondiale, perchè era mia intenzione poter correre anche la 100 km del Passatore. Se avessi anticipato i tempi e avessi cominciato prima la preparazione in vista del Mondiale, sarebbe stata poi una rincorsa troppo lunga per il Passatore".  
Pietro Colnaghi a Ronta (Passatore 2012, foto di Maurizio Crispi)Alle spalle di Giorgio Calcaterra, con una condotta di gara davvero encomiabile e di grande costanza, è arrivato - pure con grande emozione - Pietro Colnaghi, noto nel mondo delle maratone, ma esordiente nella specialità 100 km.
Un distacco di qualche minuto soltanto: ancora più distanziato, ma quasi dentro il tempo delle 7 ore, a sorpresa, ha tagliato la linea del traguardo l'azzurro Daniele Palladino, che solo dopo il 97° km era riuscito a scalzare dalla 3^ posizione il russo Dimitri Tziganov.
Quarto è stato, appunto, Tziganov, mentre in 5^ posizione arrivava l'azzurro Marco Boffo, anche lui reduce dal campionato del Mondo (ed Europeo 100 km).

Nella gara femminile, sin dalle battute iniziali, in testa alla corsa erano Monica Carlin (che a causa dei residui di un precedente infortunio e di una sindrome influenzale non del tutto risolta era stata costretta al ritiro al Mondiale di Seregno) e Paola Sanna (al suo rientro nell'ultramaratona). Le due sono rimaste in contatto sino a circa Borgo San Lorenzo, ma poi Monica carlin ha preso il volo sull'avversaria, trovandosi presto in netto vantaggio sui passaggi cronometrici rilevati nelle sue quattro precedenti partecipazioni (un vantaggio che risultava, a suo dire, di circa 1'30 ad ogni passaggio). E' andata avanti, comprendendo che sempre più si rendeva tangibile la possibilità di entrare in zona record e sentendosi spinta - per questo motivo - a forzare ulteriormente l'andatura nel finale e tagliando il traguardo, con il nuovo record della corsa, con il crono di 7h35' circa (mentre il suo personal best è di 7h28').
Ricodiamo che Monica Carlin è stata vincitrice della 100 km del Passatore per altre tre volte, per quanto non consecutivamente.
Seconda donna è stata l'esordiente (e giovanissima) russa Irina Pankovskaia, che dopo aver perso il contatto con le prime due, a poco a poco è riuscita a riavvicinarsi a Paola Sanna e a superarla. La russa Irina, al suo esordio, ha dimostrato di saper tener duro e di essere grintosa quanto è necessario: all'arrivo, proprio per questa sua determinazione, era quasi allo stremo, traballante e sull'orlo del collasso. Ma prontamente supportata dall'équipe medica e dai compagni di squasra, si è rapidamente ripresa.

Con oltre 20' di ritardo rispetto a Monica Carlin e terza ad entrare in Piazza del Popolo è stata la bergamasca Paola Sanna (ASD Runners Bergamo): soddisfatta per il fatto di aver concluso in terza posizione una gara che essendo stata per lei, a tutti gli effetti, "di rientro" è risultata particolarmente difficile ed impegnativa.

Campioni Italiani FIDAL assoluti 100 km per il 2012 sono dunque Giorgio Calcaterra e Monica Carlin.

Il passaggio da Fiesole del terzetto di testa (Passatore 2012, foto di Maurizio Crispi)In quest'edizione 2012 dei primi quaranta anni della 100 km del Passatore, si registra anche un cambiamento epocale: per la prima volta, infatti, è stata abolita la pedana rialzata, a cui podisti in arrvo accedevano salendo lungo un rampa inclinata.
Invece dopo la "porta" di arrivo, quest'anno, era disposto un lungo tappetto blu che conduceva ai piedi di un maxischermo (novità di quest'anno) dove tutti i convenuti (in grande folla) hanno potuto seguire dal vivo quasi tutte le diverse fasi della corsa (con numerosi replay e flashback).
Un cambiamento molto suggestivo che ha consentito di spostare le transenne verso il centro della Piazza del Popolo, facendo sì che gli spettatori fossero molto più coinvolti e a contatto con i loro idoli/eroi, man mano che tagliavano il traguardo.
E' stato un modo - molto interessante - per restituire la Piazza al pubblico di appassionati e ai Faentini eper costruire una scenografia degli arrivi ben più appassionante e coinvolgente: un cambiamento che fa capire che se la tradizione deve essere rispettata deve - in altri casi - essere rotta per creare innovazione e cambiamento.
Altro cambiamento di rilievo è stato il servizio di speakeraggio.
Al posto di Walter Brambilla, speaker storico della manifestazione, quest'anno erano Danny Frisoni (speakeraggio) e Daniele Menarini (Condirettore della rivista "Correre, per il commento tecnico) a dividersi il compito di intrattenimento della piazza, in modi frizzanti e vivaci. 

 

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26 maggio 2012 6 26 /05 /maggio /2012 19:03

Cento km del Passatore 2012. Giorgio Calcaterra al Passo della CollaDelineate sin dall'inizio le posizioni nella testa della corsa alla 40^ edizione della 100 km del Passatore, partita alle ore 15.00 del 26 maggio 2012, dalla centrale via de' Calzaioli di Firenze alla volta di Piazza del Popolo di Faenza.
A Fiesole, nella gara maschile è alla testa il terzetto composto da Giorgio Calcaterra, dall'esordiente Pietro Colnaghi e dal russo Izmailov.
Nei chilometri successivi il Russo perdeva progressivamente il contatto e veniva risucchiato indietro.
A Ronta, Giorgio Calcaterra è alla testa della corsa e transita con il crono di 2h30' circa, seguito a breve distanza da Pietro Colnaghi che nella salita non si perde d'animo e non molla. Tra gli altri uomini si fa strada, alle loro spalle, un gruppetto di top runner tra cui si distingue Marco Boffo, che passa dopo La Colla in terza posizione, dal Capoverdiano Adinson e dal russo Tziganov.
Al Passo della Colla, quasi a metà gara, era Giorgio Calcaterra indiscutibilmente al comando della corsa, con un passaggio a circa 3h12'.
Pietro Colnaghi sempre alla sua spalle, ma più distanziato (a circa 1'50").

Giorgio Calcaterra transita da Marradi al 75° km in 4h15' circa (seguito con un distacco ancora maggiore da Pietro Colnaghi).

Donne. Sin dall'inizio alla testa della gara femminile si distingue il duetto Monica Carlin -Paola Sanna - quest'ultima solo di poco distanziata. Alle loro spalle, segue l'esordiente russa Irina Pankovskaja.

Poi, a poco a poco, è Monica Carlin a distanziarsi progressivamente dalla sua diretta avversaria, trovandosi a transitare in netto vantaggio cronometrico rispetto alla sua precedente best performance, qui al Passatore, e mostrando di essere sicuramente a rischio di personal best.
Tali posizioni si mantengono anche durata la scalata al Passo della Colla.

Grande colore ed entusiasmo al Passo della Colla, grazie anche alla colorita schera dei ciclisti che acclamano il passaggio dei runner. 

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26 maggio 2012 6 26 /05 /maggio /2012 06:38

100 km del Passatore (40ma edizione) - foto di maurizio Crispi(Maurizio Crispi) Ed ancora una volta mi ritrovo a Faenza: per tantissimi anni da Runner praticante (con 15 partecipazioni alla 100 km del passatore, delle quali in ben sette sono stato finisher al traguardo di Faenza). Ma anche adesso che non gareggio più, continuo ad essere presente a Faenza. IL fascino della 100 km del Passatore è troppo grande per essere soltanto sfiorato dal pensiero di poter mancare una sola volta.
Quest'anno alloggi all'Hotel Cavallino sulla via forlivese, appena fuori da faenza, ma appena a 1200 metri dalla Piazza del Popolo. Appena arrivato, il tempo di posare le mie cose, mi avventuro in una passeggiato verso il centro, secondo una mia vecchia ed inveterata abitudine che è quella di voler padroneggiare i luoghi, misurandomi con i percorsi a piedi che posso praticarvi e costruendo quindi delle mie personali "mappe" di cammino.
La permanenza in un albergo diverso dal solito (e centrale) Hotel Vittoria mi dà l'opportunità di attraversare a piedi un rione di Faenza che ancora non conoscevo e mi porta ad addentrarmi anche in certe vie che non avevo mai percorso prima.
100 km del Passatore (40ma edizione) - Foto di Maurizio CrispiLa Piazza del Popolo è animata da una grande ludoteca, piena di colori e suoni, di bimbi e bici. Stando qui nella centrale Piazza del Popolo, punto di intersezione di molte vie di Faenza, si capisce bene - per me che vengo dal Sud - osa significhi traffico veicolare in bici: bici di tutte le fogge e di tutti i tipi, usate da bambini, uomini e donne, giovani e vecchi, pensionati e lavoratori, per tutti gli usi più disparati, dal trasporto dei bimbi e del cane sino a quello di oggetti ingombranti. Per esempio, ho visto passare un paio di volte, uno che addirittura trasportava una scala, tenendola in equilibrio e ben fissata in un modo davvero ingegnoso.
Non ho ovviamente mancato una incursione alla Mostra del Passatore "100x100" che dà al visitatore (che abbia vissutto la 100 km del Passatore da almeno una a qualche volta), delle emozioni uniche ed irripetibili, perché all'interno di un unico spazio espositivo si possono ammirare oggetti ed immagini legati alla sua storia, uno spazio dove è possibile lanciare uno sguardo "sinottico" ed onnicomprensivo ad oggetti che raccontano tutti i 40 anni trascorsi dalla sua "invenzione" e dai suoi esordi quasi pionieristici.

Poi, mentre in piazza cominciano ad allestire i primi gazebo, nel Chiostro della Chiesa di San Francesco, in una sala convegni viene proiettato un film "d'epoca" che mostra come - nelle prime edizioni soprattutto - la sfida della 100 km fosse molto meno "tecnica" di adesso: una gara quasi "artigianale", in cui - con l'eccezione dei primissimi - quasi tutti partecipavano con spirito pionieristico, camminando il più delle volte, senza "supporti" tecnici nè in termini di abbigliamento e calzature, né di alimentazione.
100 km del passatore (40ma edizione) - Foto di Maurizio CrispiVedere queste immagini in bianco nero, un po' sfuocate e un po' mosse, dà l'idea che questi pionieri della 100 km fossero delle persone che, mosse da un sogno, si lanciavano in un avventura, in cui ciò che contava veramente era "esserci", partire da Firenze e tagliare il traguardo a Faenza, affrontando la prova con pazienza e stoicità.
E cos'era poi quella rampa di legno da salire all'arrivo in Piazza del Popolo di Faenza? Molto più ripida di quanto non sia adesso: ed incredibie vedere il piglio con cui quei camminatori intrepidi la affrontavano, ma anche la gioia e l'emozione, idetinche a quelle che oggi vedi nei volti dei finisher.
Grande ed emozionante la storia dei primi 40 anni della 100 km del Passatore, dunque, fatta di episodi, aneddoti, imprese, atleti, ma soprattutto di persone, ciascuna delle quali, avendovi partecipato, può dire la sua e ha qualche storia da raccontare. E' questo lo spirito con cui nasce il 4à volume della serie "Io c'ero" che - curato dall'infaticabile Elio Pezzi -racconta i i primi quarat'anni della storia della 100 del Passatore: foto, citazioni, eventi memorabili. E, ovviamente l'Albo d'oro (il registro delle presenze, detto in altre modo) in cui ci sono proprio tutti dai poccissimi che hanno partecipato 39 volte a quelli che hanno al loro attivo 5 conclusioni da finisher.
E' emozionante, scorrendo le pagine del volume, ritorvarsi citato, cogliere al volo una propria frase, oppure ritrovare il proprio nome tra i finisher.
Al Chiostro della Chiesa di San Francesco, dove è la sede di uno dei quattro rioni storici in cui si suddivide Faenza, era anche allestito il pasta party: tavoli e sedie, disposti per il desinare, all'interno di questo vasto e suggestivo spazio, sia sotto il porticato, sia nell'area centrale.
Una banda rockettara, a tratti, allietava i commensali con le sue trascinanti cover. 

Volti nuovi (sono nen 880 gli esordienti in questa 40^ edizione) e volti noti: tanti che si riconoscono e si salutano calorosamente, da vecchi amici "d'armi" quali sono.
Il nutrito gruppo dei Russi che, da sempre (da almeno 21 anni) costituiscono la rappresentativa straniera più numerosa e che alcuni anni fa letteralmente dominavano la gara con i propri forti atleti, è presente, guidato come tutti gli anni dall'allenatore della Nazionale russa 100 km che, da sempre, porta qui le sue giovani promesse e talenti per testarli sul difficile percorso della 100 da Firenze a Faenza. 
I Russi "hanno la 100 km del Passatore nel cuore", la amano molto - dice il loro allenatore che oggi, in occasione del 21° compleanno della loro presenza qui a Faenza, ha voluto fare omaggio di un piatto di ceramica a Elio Ferri , Presidente della Associazione 100 km del Passatore e a Pirì, Direttore della corsa. 
Grande emozione per questo.
Mentre i podisti, che si avvicendavano in continuazione dalle 19.30 in poi, cenavano (pasta, al sugo o in bianco, a scelta, bruschette, dolce, vino a volontà), sono stati presentati alcuni degli atleti di punta della corsa di domani ed è stato consegnato loro il pettorale. Un breve prolusione di Orlando Pizzolato ha accompagnato una parte del desinare degli atleti: sulle caratteristiche del percorso (a favore dei neofiti) e di incoraggiamento per tutti. 
Nello stesso modo sono risuonate le parole di Elio Ferri.
Cena ultimata e tutti pronti a ritirarsi nei propri alloggi per radunare le forze prima della grande prova (che arriva ogni anno sempre unica ed irripetibile, con emozioni inedite, anche per chi è stato presente all'appello per molte, molte volte.
Ma le emozioni sono sempre nuove e fresche e la sfida si presenta sempre inedita, perchè non c'è mai niente che si può dare per scontato nella sfida della 100 km.
In bocca al lupo a tutti!!!

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  • : Ultramaratone, maratone e dintorni
  • : Una pagina web per parlare di podismo agonistico - di lunga durata e non - ma anche di pratica dello sport sostenibile e non competitivo
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  • Mi chiamo Maurizio Crispi. Sono un runner con oltre 200 tra maratone e ultra: ancora praticante per leisure, non gareggio più. Da giornalista pubblicista, oltre ad alimentare questa pagina collaboro anche con altre testate non solo sportive.
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Il perchè di questo titolo

DSC04695.jpegPerchè ho dato alla mia pagina questo titolo?

Volevo mettere assieme deio temi diversi eppure affini: prioritariamente le ultramaratone (l'interesse per le quali porta con sè ad un interesse altrettanto grande per imprese di endurance di altro tipo, riguardanti per esempio il nuoto o le camminate prolungate), in secondo luogo le maratone.

Ma poi ho pensato che non si poteva prescindere dal dare altri riferimenti come il podismo su altre distanze, il trail e l'ultratrail, ma anche a tutto ciò che fa da "alone" allo sport agonistico e che lo sostanzia: cioè, ho sentito l'esigenza di dare spazio a tutto ciò che fa parte di un approccio soft alle pratiche sportive di lunga durata, facendoci rientrare anche il camminare lento e la pratica della bici sostenibile. Secondo me, non c'è possibilità di uno sport agonistico che esprima grandi campioni, se non c'è a fare da contorno una pratica delle sue diverse forme diffusa e sostenibile. 

Nei "dintorni" della mia testata c'è dunque un po' di tutto questo: insomma, tutto il resto.

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DSC04709.jpeg_R.jpegL'idea motrice di questo nuovo web site è scaturita da una pagina Facebook che ho creato, con titolo simile ("Ultramaratone, maratone e dintorni"), avviata dall'ottobre 2010, con il proposito di dare spazio e visibilità  ad una serie di materiali sul podismo agonistico e non, ma anche su altri sport, che mi pervenivano dalle fonti più disparate e nello stesso tempo per avere un "contenitore" per i numerosi servizi fotografici che mi capitava di realizzare.

La pagina ha avuto un notevole successo, essendo di accesso libero per tutti: dalla data di creazione ad oggi, sono stati più di 64.000 i contatti e le visite.

L'unico limite di quella pagina era nel fatto che i suoi contenuti non vengono indicizzati su Google e in altri motori di ricerca e che, di conseguenza, non risultava agevole la ricerca degli articoli sinora pubblicati (circa 340 alla data - metà aprile 2011 circa - in cui ho dato vita a Ultrasport Maratone e dintorni).

Ho tuttavia lasciato attiva la pagina FB come contenitore dei link degli articoli pubblicati su questa pagina web e come luogo in cui continuerò ad aprire le gallerie fotografiche relative agli eventi sportivi - non solo podistici - che mi trovo a seguire.

L'idea, in ogni caso, è quella di dare massimo spazio e visibilità non solo ad eventi di sport agonistico ma anche a quelli di sport "sostenibile" e non competitivo...

Il mio curriculum: sport e non solo

 

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Statistiche generali del magazine dalla sua creazione, aggiornate al 14.04.2014

Data di creazione 12/04/2011
Pagine viste : 607 982 (totale)
Visitatori unici 380 449
Giornata record 14/04/2014 (3 098 Pagine viste)
Mese record 09/2011 (32 745 Pagine viste)
Precedente giornata record 22/04/2012 con 2847 pagine viste
Record visitatori unici in un giorno 14/04/2014 (2695 vis. unici)
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Articoli pubblicati 4259


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Lara arrivo pisa marathon 2012  arrivo attilio siracusa 2012
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 Elena Cifali all'arrivo della Maratona di Ragusa 2013  Eleonora Suizzo alla Supermaratona dell'Etna 2013 (Foto di Maurizio Crispi)
            Elena Cifali   Eleonora Suizzo
   
   
   
   
   
   

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