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13 aprile 2015 1 13 /04 /aprile /2015 05:13
(foto podisti.net)

(foto podisti.net)

(Maurizio Crispi) Un fantastico Carmine Buccilli, atleta emergente nella maratona e con numerose partecipazione a Ultra "brevi" come la PistoiaAbetone Ultramarathon 50 km, oppure la Supermaratona dell'Etna da 0 a 3000, o anche la Strasimeno (58 km) nel contesto del suo programma di perfezionamento e di miglioramento della forza ressitente, in occasione della Rotterdam Marathon 2015 ha realizzato il suo personal best nei 42,195 km con 2h16'44.
"La vittoria è quando si prepara una sfida con se stessi, ci si pone un traguardo e lo si raggiunge"

Ed è davvero disdcevole che nel sito della FIDAL si possa leggere un articolo interamente dedicato alla gara fallimentare di Andrea Lalli e che, invece, non vi sia nemmeno un cenno dell'ottima prestazione di Carmine Buccilli.

Questo silenzio negligente la dice lunga su tante cose e sul fatto che, in Italia, per eccellere (e per essere considerati atleti di prestigio) occorre avere coach prestigiosi e con buoni agganci all'interno della Federazione.
 

La NN Marathon Rotterdam, considerata una delle più veloci ed idonea per realizzare il proprio personal best, si è disputata il 12 aprile 2015.

L'azzurro Andrea Lalli, dopo aver condotto la gara con efficacia, a giudicare dai parziali, si è ritirato per un persistente dolore al fianco destro ed è così la quarta volta che egli ha tentato a vuoto di tagliare il traguardo a Rotterdam.

Ad imporsi in questa edizione della maratona di Rotterdam, dopo una prima parte di gara corsa a ritmi più che sostenuti (nei primi 18 chilometri il ritmo del gruppo di testa è da record del mondo, poi il rallentamento è evidente) è stato l’etiope Abera Kuma in 2h06:47, a circa un minuto dal PB di 2h05:56 corso a Berlino nel 2013. Alle sue spalle sono arrivati i due keniani: Mark Kiptoo (2h07:21), vincitore a Francoforte nella passata stagione, e Bernard Koech (2h08:02), qui secondo del 2014 e anche quest’anno protagonista della gara fino alle battute finali.

Al femminile 42,195 chilometri parla invece giapponese, grazie alla 24enne Asami Kato che ha stampato il primato personale in 2h26:29.

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8 aprile 2015 3 08 /04 /aprile /2015 13:28
(alcune immagini dell'edizione 2014 della Midnight Sun Marathon)
(alcune immagini dell'edizione 2014 della Midnight Sun Marathon)
(alcune immagini dell'edizione 2014 della Midnight Sun Marathon)
(alcune immagini dell'edizione 2014 della Midnight Sun Marathon)
(alcune immagini dell'edizione 2014 della Midnight Sun Marathon)
(alcune immagini dell'edizione 2014 della Midnight Sun Marathon)
(alcune immagini dell'edizione 2014 della Midnight Sun Marathon)
(alcune immagini dell'edizione 2014 della Midnight Sun Marathon)
(alcune immagini dell'edizione 2014 della Midnight Sun Marathon)
(alcune immagini dell'edizione 2014 della Midnight Sun Marathon)
(alcune immagini dell'edizione 2014 della Midnight Sun Marathon)

(alcune immagini dell'edizione 2014 della Midnight Sun Marathon)

La Midnight Sun Marathon si svolgerà il prossimo 20 giugno, a Tromsø (Norvegia), un avmposto situato a circa 400 km a Nord del Circolo Polare Artico, Si parte attorno alla mezzanotte del 20 giugno e dunque si corre interamente nel 21 giugno, cioè nel giorno del Solstizio d'Estate.

A Tromsø, in questo periodo il sole non tramonta mai e, dunque, vi sono 24 ore continue di luce.

Un'esperienza davvero emozionante ed unica.
Tromso è una piccola cittadina marinara, con il suo porto ubicato all'interno di un fiordo.

Case basse, con l'eccezione di alcuni edifici pubblici, tutte costruite in legna, con finestre rigorosamente senza persiane o senza serrande, per potere godere appieno della luce del sole.

I Norvegesi che vi vivono sono assettati di luce: infatti, nel periodo estivo, quando il sole non arriva mai a tramontare sono sempre in giro oppure escono agli orari più incredibili, chi per andare a pescare, chi per andare a correre, chi per fare una passeggiata con il proprio cane.
Sono letteralmente inebriati dalla profusione di luce che poi, per almeno sei mesi dell'anno, sarà per loro totalmente assente.

E, mentre la luce c'è, se la godono appieno.

E questo il senso della Midnight Sun Marathon: una maratona corsa con la luce del sole di mezzanotte e che inneggia alla luce che a questa latitudine è davvero una cosa preziosa e vitale.
Ci sono stato a Tromso (forse fu nel 2000): avrei dovuto correre la Maratona del Sole di mezzanotte (Midnight Sun Marathon), ma nemmeno quindici giorni della mia partenza sono stato colto da una violenta lombo-sciatalgia.
Nessuna possibilità di rimettermi in tempo utile.

Decisi tuttavia di partire egualmente e passai una ettimana fantastica facendo quite passeggiate con una bici d'affitto, camminando, facendo fotografie.

Mi rassegnai all'evidenza delle cose: che, cioé, per una volta non avrei potuto correre.

Una presa di consapevolezza sofferta che, tuttavia, mi ha insegnato tanto.

La lezione che ne trassi - detto sinteticamente - è che quanto più tu ti accanisci per guarire, tanto meno rapidamente guarisci. Se invece ti arrendi il corpo prende il sopravvento e sopravviene la guarigione in modo naturale ed indolore: ma ciò accade soltanto quando tu hai accettato il limite, per quanto momentaneo esso possa essere.
Di quella settimana ho un ricordo stradinario: e la Maratona la andai a guardare come spettatore e fotografo, anche se - anche in questo caso - non particolarmente accanito (ma, d'altra parte, non eravamo ancora entrati nell'era digitale). 

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25 marzo 2015 3 25 /03 /marzo /2015 21:03
Maratona di Betlemme 2015 (3^ ed.). Si correrà il 27 marzo e, tra i runner, correrà anche Stefano Sozza, volontario del VIS
Maratona di Betlemme 2015 (3^ ed.). Si correrà il 27 marzo e, tra i runner, correrà anche Stefano Sozza, volontario del VIS
Maratona di Betlemme 2015 (3^ ed.). Si correrà il 27 marzo e, tra i runner, correrà anche Stefano Sozza, volontario del VIS
Maratona di Betlemme 2015 (3^ ed.). Si correrà il 27 marzo e, tra i runner, correrà anche Stefano Sozza, volontario del VIS
Maratona di Betlemme 2015 (3^ ed.). Si correrà il 27 marzo e, tra i runner, correrà anche Stefano Sozza, volontario del VIS
Maratona di Betlemme 2015 (3^ ed.). Si correrà il 27 marzo e, tra i runner, correrà anche Stefano Sozza, volontario del VIS
Maratona di Betlemme 2015 (3^ ed.). Si correrà il 27 marzo e, tra i runner, correrà anche Stefano Sozza, volontario del VIS
Maratona di Betlemme 2015 (3^ ed.). Si correrà il 27 marzo e, tra i runner, correrà anche Stefano Sozza, volontario del VIS
Maratona di Betlemme 2015 (3^ ed.). Si correrà il 27 marzo e, tra i runner, correrà anche Stefano Sozza, volontario del VIS
Maratona di Betlemme 2015 (3^ ed.). Si correrà il 27 marzo e, tra i runner, correrà anche Stefano Sozza, volontario del VIS
Maratona di Betlemme 2015 (3^ ed.). Si correrà il 27 marzo e, tra i runner, correrà anche Stefano Sozza, volontario del VIS
Maratona di Betlemme 2015 (3^ ed.). Si correrà il 27 marzo e, tra i runner, correrà anche Stefano Sozza, volontario del VIS
Maratona di Betlemme 2015 (3^ ed.). Si correrà il 27 marzo e, tra i runner, correrà anche Stefano Sozza, volontario del VIS

Quella di Betlemme, la cui edizione 2015 é in programma il 27 marzo 2015, è sicuramente una delle maratone più speciali da correre; una corsa che simboleggia non solo partecipazione, ma anche presa di coscienza di ciò che accade in una terra contesa e calpestata.

L'edizione 2015 si terrà venerdì 27 marzo: la partenza sarà alle 8.00 orario palestinese (alle 9.00 orario italiano) e tra i podisti ci sarà anche Stefano Sozza, un volontario del VIS in Palestina.
Stefano si è laureato all'Università di Bergamo in diritti dell'uomo ed etica della cooperazione internazionale ed è al suo settimo mese a Betlemme con il VIS.

Giunta alla sua terza edizione, la maratona è organizzata dal Comitato Olimpico Palestinese e dall’Associazione “Right to movement ”.

Betlemme non è possibile correre un percorso di 42 km senza passare attraverso un check-point israeliano e sconfinare in territorio israeliano, quindi, per assicurare alla popolazione palestinese la possibilità di partecipare alla corsa, gli organizzatori si sono visti costretti a prevedere un percorso di 21 km che verrà ripetuto due volte per coloro che correranno l’intera maratona.

"A prescindere dai risultati sportivi, quello che realmente conta per me è partecipare, dando così il mio appoggio simbolico al popolo palestinese. La mia speranza è che l’evento possa attirare in modo pacificol’attenzione su questa parte di mondo che spesso viene dimenticata, mostrando così a tutti i duri effetti dell’occupazione militare israeliana sulla vita di tutti i giorni e come ogni persona dovrebbe essere in grado di muoversi senza essere fermata da muri e check-point. Correndo non ci saranno differenziazioni di etnia, di credo, o altro; saremo semplicemente un gruppo di persone uguali che corrono per lo stesso obiettivo e lo stesso sogno, quello di una Palestina libera” - queste le parole di Stefano Sozza per spiegare la scelta della sua partecipazione.

Il diritto alla liberta’ di movimento è un diritto umano fondamentale, come previsto dall'articolo 13 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo adottata dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 10 Dicembre 1948, in Palestina però la situazione nella realtà è diversa da quella che dovrebbe essere e la limitazione dei movimenti è una delle principali sfide per il popolo palestinese che vive sotto occupazione. In simili contesti, lo sport si carica di significato, aspettative e speranze, e può diventare uno strumento per abbattere frontiere, costruire diritti e sensibilizzare l’opinione pubblica.

Durante la corsa Stefano indosserà una maglietta con una dedica:“non esiste distanza così grande da cancellare il ricordo di un sorriso”; il pensiero è rivolto a Matteo, il bambino di un collega VIS recentemente scomparso e, più in generale, a tutti i bambini palestinesi che hanno pagato con la loro innocente vita il prezzo della guerra.

Il percorso. La partenza e l'arrivo della gara sono presso la Chiesa della Natività,collocata sopra la grotta che segna il luogo di nascita di Gesù . Gli atleti correranno vicino al purtroppo famoso muro: molti israeliani si riferiscono ad esso come ad una barriera di separazione, mentre agli occhi dei palestinesi appare come un vero e proprio muro di apartheid. Nel 2004, la Corte Internazionale di Giustizia ha considerato il muro illegale in quanto non costruito nel rispetto dei confini stabiliti nel 1967, la cosiddetta Linea Verde.

Altra realtà che verrà toccata dal percorso è quella dei campi profughi. Uno è il campo di Al Aida, che è stato istituito nel 1950 tra le città di Betlemme e Beit Jala. Aida copre una piccola area di 0.71 chilometri quadrati e si trova ad affrontare gravi problemi di sovraffollamento avendo oltre 4.700 rifugiati registrati, che nella realtà dei fatti sono molti di più. Il secondo campo profughi è quello di Dheisheh, che è stato istituito nel 1949 all'interno dei confini municipali di Betlemme su 0,31 chilometri quadrati. I rifugiati originari del campo provenivano da 45 villaggi della Gerusalemme occidentale e le zone di Hebron occidentali. Un terzo delle persone che vi abitano sono senza lavoro, questo anche a causa delle limitate opportunità di lavoro dovute all’inaccessibilità del mercato del lavoro israeliano. Dheisheh ha quasi 13.000 rifugiati registrati. L’ultima tappa, prima del ritorno verso la chiesa della Natività, è il villaggio di Al-Khader, ora un sobborgo di Betlemme. In seguito alla costruzione del muro attorno Al-Khader, diverse migliaia di dunam (1 dunam uguale 1000 m2) di terreno agricolo sono stati separati dal villaggio, i contadini quindi non sono liberi di poter accedere alle proprie colture se non tramite il permesso israeliano che, nella maggior parte dei casi volutamente, tarda ad arrivare impedendo ai palestinesi di poter lavorare la propria terra.

Maratona di Betlemme 2015 (3^ ed.). Si correrà il 27 marzo e, tra i runner, correrà anche Stefano Sozza, volontario del VIS
Maratona di Betlemme 2015 (3^ ed.). Si correrà il 27 marzo e, tra i runner, correrà anche Stefano Sozza, volontario del VIS
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25 febbraio 2015 3 25 /02 /febbraio /2015 05:31
Vodaphone Malta Marathon 2015. Marathon Aftermath: le considerazioni del giorno dopo di una runner sicilianaVodaphone Malta Marathon 2015. Marathon Aftermath: le considerazioni del giorno dopo di una runner siciliana

(Elena Cifali) The day afther direbbero i più anglosassoni!
Ieri la maratona di Malta, oggi il mio letto!

Che ci sta nel mezzo? Nel mezzo, ci sta la voglia di correre una maratona. Ci sta la consapevolezza di arrivare davanti alla linea di partenza tra uno starnuto e l'altro, tra un colpo di tosse e l'altro, contando i postumi d'una notte in bianco. Ci sta la voglia di correre, sempre, comunque, arrivando alla mezza con un crono non ancora spaventoso. Ma ci sta anche la forza, la tenacia la voglia non mollare mai.

Ero al 26° km quando capii che con molta probabilità non sarei riuscita a tagliare il traguardo. Sarebbe stato il mio primo fallimento podistico e non volevo che succedesse. Forti colpi di tosse mi facevano perdere il controllo del corpo, dovevo fermarmi e reggermi per tossire senza cadere in terra. Poi la pioggia, il vento e le sue raffiche violente, la mancanza di cibo solido.

Sbaglio strada, un adetto mi ferma, torno indietro, una raffica violenta mi fa volare via il cappellino. Torno ancora indietro, cerco di affermarlo, ma il vento si diverte con me. Vola dinuovo lontano. Un runner ci mette un piede sopra e finalmente lo prendo. Non proprio pulito, ma che importa ormai. Lo infilo di nuovo in testa e via ancora una volta.

Che stanchezza, che spossatezza! Mi fanno male il collo, le spalle, le braccia. Devo avere la febbre, ne sono quasi certa. La strada mi sembra interminabile. Malta è bella nella sua veste di dama dorata. Completamente circondata dal mare sembra una gemma preziosa che emerge dalle acque.

Mentre sono assorta tra questi pensieri arriva il cartello del trentesimo chilometro. Solitamente si presenta con un muro, a Malta si è presentato con un fortezza! Sapeste che voglia avevo di mollare tutto, salire su un bus e tornare in albergo. "Ma ormai mancano "solo" 12 km e gli ultimi 12 sai perfettamente come sono fatti, li conosci bene, tu!"

SuperElena parla a Elena nel tentativo di incoraggiarla, nel tentativo di distrarla.

Questa dualità, questa lotta, questo sdoppiamento mi permette di continuare a mettere un piede davanti all'altro. A tratti piango. Piango perché non mi sento bene, perché riconosco il mio primo fallimento, perché non era così che doveva andare, perché mi vedo superare da tanti, perché camminando non riesco a tenere neppure il passo dei più lenti.

Maledetta tosse, mi leva il fiato, se cerco di aumentare il passo il respiro accellera e lei torna. Devo prestare attenzione a non fare entrare troppa aria nei polmoni perché questa viene respinta fuori con violenza. Mi rassegno: o così o mi ritiro.

Ed allora il compromesso è fatto: così, vado avanti così!

Mi affianco ad un podista francese che ha problemi di equilibrio. Barcolla ogni 300 metri. Lo afferro per la mano e procediamo così, insieme, ridendo e cercando di capirci con lo stentato inglese di entrambi. Procedo con lui fino alla fine, prima avanti io, poi lui, siamo stati l'uno la lepre dell'altro, senza neppure sapere quali sono i nostri nomi, comunicando attraverso quel linguaggio universale che è quello della buona educazione, del rispetto, dell'altruismo, della fratellanza.

Quel messaggio d'amore che nutre i cuori dei podisti che diventano fratelli nella fatica. Finalmente i numeri dei cartelli cambiano, il 3 lascia spazio al 4!

40 - 41 - 42 km!

Ho finito, in uno slancio di orgoglio, tra gli applausi dei presenti e le urla dei Giovanni e Giuseppe che mi aspettano al di là della transenna, taglio il traguardo!

Sì, taglio il traguardo in 4h50', un crono che non è da maratona ma da passeggiata, ma non avrei saputo fare di meglio!

Ho alzato le braccia e applaudito me stessa, lasciando scorrere quelle lacrime che avevo represso.

Mi resta l'amarezza di non avere avuto la condizione di benessere fisico più adatta per un evento come la maratona.

Mi resta la soddisfazione di essere comunque arrivata sulle mie gambe.

Mi resta il ricordo di un viaggio bellissimo.

Mi resta l'amicizia sincera che mi lega a Giovanni, a Giuseppe, a Salvo, ad Emanuele, a Biagio e a Mika.

Mi resta l'insegnamento che forse il crono impietoso è solo una lezione di vita che ancora non avevo avuto.

Arrivederci alla prossima puntata!

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23 febbraio 2015 1 23 /02 /febbraio /2015 19:35
Vodaphone Malta Marathon 2015. Malgrado tutto ce l'ho fatta: desiderata e sofferta questa maratona!
Vodaphone Malta Marathon 2015. Malgrado tutto ce l'ho fatta: desiderata e sofferta questa maratona!Vodaphone Malta Marathon 2015. Malgrado tutto ce l'ho fatta: desiderata e sofferta questa maratona!Vodaphone Malta Marathon 2015. Malgrado tutto ce l'ho fatta: desiderata e sofferta questa maratona!

Maratona di Malta!
Desiderata, ma sofferta - 42,195 km di pura sofferenza -, non un solo minuto di "non fatica".
Mia cara Malta, mi hai sfiancata, mi hai stancata, mi hai violentata, mi hai fatto pensare che non ce l'avrei fatta!
È stata una lotta impari tra "Elena" e "SuperElena" tra la voglia di mollare e quella di farcela.
Ma ancora una volta "SuperElena" ha vinto contro la febbre, contro il raffreddore, contro il freddo, contro il vento e contro la pioggia!
Ora sono stanca, anzi stanchissima, non proprio soddisfatta del crono ma almeno non ho mollato!

Pagina FB di Elena Cifali (SuperElena Cifali)

Elena Cifali ha partecipato il 22 febbbraio 2015 alla sua Vodaphone Malta Marathon Experience (in quanto non è stata solo partecipazione ad una gara - mordi e fuggi - ma è stata anche piena esperienza di viaggio).
Per una volta, la nostra Elena Cifali è stata una maratoneta "migrante": e le è andata anche bene, considerando che la Maratona di Messina, in calendario nello stesso giorno, dove sarebbe andata se avesse deciso di rimanere in Sicilia, è stata sospesa - con una decisione ritenuta da alcuni discutibile - a causa del maltempo.
E' stata una prova sofferta, ma alla fine ce l'ha fatta e anche questa prova va messa felicemente in archivio.
Le prove più sofferte sono del resto quelle più "formative" e, se tutto dovesse essere sempre facile, si scivolerebbe presto nella più banale routine e senza esperienze challenging non ci si potrebbe temprare a fare sempre meglio.

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22 febbraio 2015 7 22 /02 /febbraio /2015 21:13
Vodaphone Malta Marathon 2015. Un vero record di partecipanti

Si è disputata il 22 febbraio 2015 la Vodaphone Malta Marathon, valevole sia per la distanza maggiore della Maratona sia per quella della Mezza. Il podio maschile della Maratona è stato interamente dominato dal Marocco, anche seil primo atleta Muhammed Hajjy è naturalizzato in Italia, dove fa base per i suoi allenamenti. Oltre 4000 i partecipanti per le due gare: un vero record.
Presente anche un gruppetto di Siciliani, tra i quali si annovera la presenza di Elena Cifali.

 

Three runners from Morocco won the podium places in the 2015 Malta Marathon today.

It was possibly the closest finish ever with Muhammed Hajjy coming in first at 2.19.28 from Nasef Ahmed who was second on 2.19.29. Elfeche Abdel Hakim came third on 2.21.36.

It was the fifth Malta Marathon win for the Italy-based runner.

The first Maltese in was Andrew Grech whose time of 2.32.34 was good enough for eighth.

Samantha Woodward was the first woman to reach the finishing line while Malta’s Josanne Attard Pulis was second.

In the half marathon, Karol Grunenbelg, a German, was first on 1.09.53 followed by Gerry Pennington (1.11.57) and Pascale Valentin 1.14.52.

The first Maltese was Mark Herrera.

Pavlos Tsana Varos of Greece was the first woman in, followed by Simona Bacceti and Rita Galea on 1.26.08

A record of over 4,000 runners took part, including Opposition leader Simon Busuttil.

Inspire - The Foundation for Inclusion - will be the main beneficiary of the funds raised.

The 42.195 km marathon and the 21,097 km half marathon started outside Mdina and ended in Sliema.

For many of the participants the marathon was a long-awaited event, the culmination of months of training.

For others it is an opportunity to raise awareness on particular themes.

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10 gennaio 2015 6 10 /01 /gennaio /2015 20:51
Metro Group Dusseldorf Marathon 2015. In custodia la Fiamma della Maratona, simbolo di pace globale

Tra le mete più interessanti per la prossima primavera c’è sicuramente la Metro Group Marathon Düsseldorf, che si terrà nella città tedesca il 26 aprile 2015, con un tracciato tra i più veloci d’Europa tra centro città e parco sul fiume.

Alla Metro Group Marathon Düsseldorf verrà data in custodia la fiamma della maratona (Marathon Flame), simbolo di pace globale, ogni anno in giro per il mondo

Per il 2015 la Metro Group Marathon Düsseldorf, in programma il 26 Aprile, avrà il grande onore di custodire il simbolo luminoso della maratona: la “Marathon Flame”. 

Nell’ultima edizione della Maratona di Atene, la “Marathon Flame” è stata affidata simbolicamente a una rappresentativa della Metro GroupP Marathon Düsseldorf e il trasferimento della fiamma è stato trasmesso in diretta dalla televisione greca.

Dal 2007, ogni anno la "Marathon Flame" viene accesa prima della Maratona di Atene in una cerimonia presso i tumuli dei caduti Ateniesi nella battaglia di Maratona (490 ac). E 'considerato un simbolo di pace globale e ogni anno il suo messaggio viene espresso da una maratona selezionata nel mondo. Così la Fiamma è transitata già alla maratona di Chicago (USA), Toronto (Canada), Mumbai (India), Shanghai (Cina), Praga (Repubblica Ceca), Vienna (Austria) e Pietermaritzburg (Sud Africa). 

Ed ora è a Düsseldorf.

Colui che ha promosso l’idea per questa cooperazione tra la maratona del capoluogo della NRW e la corsa più autentica è Grigorios Delavekourasconsole generale greco a Düsseldorf.

"Il diplomatico quest’anno ha preso i primi contatti tra noi e gli organizzatori della maratona di Atene. Ad esempio, alla METRO GROUP Marathon Düsseldorf 2014, il vincitore è stato incoronato con rami di ulivo intrecciati, rami provenienti proprio dalle vicinanze del tumulo in onore di Maratona. Abbiamo costruito questi contatti e ne vogliamo fare una cooperazione permanente”, così dichiara Winschermann, direttore di gara della METRO GROUP Marathon Düsseldorf.

 

La "Marathon Flame" arriverà all’Aeroporto della città tedesca sei giorni prima della Metro Gropu Marathon Düsseldorf in una scatola speciale certificata da una compagnia aerea che ha l'approvazione per portare l’Olympic Flame.

 

Notizie Utili

 

 26 Aprile: Vola alla Metro Group Marathon Düsseldorf

Con Travelmarathon pacchetti viaggio completi ed economici


Pacchetto viaggio. Düsseldorf è pronta ad accogliere i circa 15.000 maratoneti da tutto il continente con un’ampia offerta alberghiera e l’aeroporto internazionale ottimamente collegato, anche dall’Italia. Per rendere le cose più semplici e pensare solo ad allenarsi, si può viaggiare con il pacchetto dedicato di Traverlmarathon, partner ufficiale della METRO GROUP Marathon Düsseldorf che comprende volo, 4 giorni e 3 notti in camera doppia di albergo selezionato a 3 stelle superiore, pettorale, accompagnamento alla gara/expo, programma di allenamento con un esperto preparatore atletico e assistenza Travelmarathon in hotel, con accompagnatore reperibile 24h. Una destinazione ideale anche per partire con la famiglia viste le agevolazioni per i bambini, che pagano solo la quota relativa al biglietto aereo.

 

Conviene. L’hotel selezionato è in una zona tranquilla e residenziale per garantire tranquillità, riposo e concentrazione in vista dell’impegno della Metro Group Marathon Düsseldorf, ma è anche comodamente collegato con l’aeroporto e il centro città.

 

Ad esempio, è possibile acquistare il seguente pacchetto:

Ogni partecipante versa una Quota di Partecipazione (289 Euro 4 gg. / 3 notti) già comprensivo del volo e di tanto altro:

dal ven. 24 al lun. 27 Aprile

dal sab. 25 al mar. 28 Aprile

in base all'aereoporto di partenza è possibile, su richiesta, partire anche il giovedì 24 Aprile

 

Per tutte le informazioni sull’evento, i servizi offerti, il sito è http://www.metrogroup-marathon.de/ con alcune sezioni disponibili anche in lingua italiana. 

I pacchetti viaggio sono acquistabili anche su http://www.travelmarathon.it/

 

Immagini fornite dall'Ufficio stampa della Metro Group Dusseldorf Marathon e relative alle precedenti edizioni

Immagini fornite dall'Ufficio stampa della Metro Group Dusseldorf Marathon e relative alle precedenti edizioni

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19 dicembre 2014 5 19 /12 /dicembre /2014 06:15

Vodaphone Istanbul Marathon 2014 (36^ ed.). Hafid Chani e Hamane Gobena conquistano il posto d'onore alla Istanbul Marathon

Lo scorso 16 novembre 2014, si è svotla la 36^ edizione della Vodaphone Istanbul Marathon, una maratona che sempre più successo riscuote tra gli appassionati europei di maratona e che negli ultimi anni si presenta anche con un elevato profilo tecnico.

 (Dal sito web della Vodaphone Istanbul Marathon) Hafid Chani and Amane Gobena took the honours at the 2014 Vodafone Istanbul Marathon, winning at the IAAF Gold Label Road Race in 2:11:53 and 2:28:46 respectively on Sunday 16th Novembre 2014.

In the 36th edition of the race, perhaps encouraged by the surprising cool conditions with the temperature hovering around 13 degrees Celsius, Josphat Muchiri Ndambiri went straight to the front from the gun and was 47 seconds ahead of the rest of the field when he passed the 5km mark in and audacious 15:22 and then hit 10km in 29:54, nearly two minutes before anyone else in the race.

However, the gap was down to a minute when Ndambiri passed the halfway point in at 1:04:51, with Eritrea's Mulue Andom, the Ethiopian trio of Bazu Worku, Gebo Burka and Ketema Tadesse, and the Kenya pair Michael Kiprop and Cosmas Kimutai in pursuit.

Just before 23rd km, Andom took the lead with Morocco's Hafid Chani coming from a long way behind to join him. The two athletes passed 25th km shoulder-to-shoulder by 1:17:41.

Chani, who finished ninth in the 2013 London Marathon with his career best of 2:09:11, made a move to the front towards the 27th kilometre but the main pack followed closely and led his nearest rival Burka by just 10 metres at 30km, which he passed at 1:33:03.

The 28-year-old slowed down over next 5 km to test his challengers but saw no reaction; in fact, race favourite Worku dropped out at 32 kilometres.

Having passed 35th km in 1:49:22, Chani was still in the lead by nearly 10 metres and he then decided to push the pace and move away, increasing the gap each kilometre.

It was Chani's first win in the six marathons of his career and he was clearly delighted with the outcome, an upset victory considering the presence of several men with faster bests and better credentials ahead of the race, giving away 'high fives' to the spectators in the last 100 metres.

He crossed the finish line exactly 30 seconds in front of Burka, who was second in 2:12:23.

Kiprop had a strong final four kilometres and moved up into third place just before 40km and stayed in that position all the way to the line, which he crossed in 2:12:39.

Like the men, the women's race also had a runner who decided to take matters into her own hands early in the race.

Vodaphone Istanbul Marathon 2014 (36^ ed.). Hafid Chani e Hamane Gobena conquistano il posto d'onore alla Istanbul MarathonLocal road running talent Ummu Kiraz of Turkey led from the start and passed 5km in 17:50 and 10th km in 35:25. However, Ethiopia's Emebt Etea, Amane Gobena and Salomie Getnet kept the gap to around 80 metres, with the home hope Elvan Abeylegesse, Ukraine's Olena Burkovska and London 2012 Olympic Games bronze medallist Tatyana Petrova Arkhipova close behind.

By the halfway point, covered in 1:14:52, Kiraz was still in the lead by 29 seconds over what had become a six-women pack.

However, around 25th kilometres, race favourite Gobena decided to haul in Kiraz and increased her pace, taking the lead two kilometres later and she passed 30km at 1:46:03, 26 seconds faster than Kiraz and Getnet.

Abeylegesse was running just behind the chasing pair but Burkovska and Petrova Arkhipova were by now another 100 metres in arrears.

Gobena carried on forging ahead and remained unchallenged until the finish line, finishing almost two minutes ahead of anyone else.


Getnet was second in 2:30:36, Burkovska was third with 2:31:30 and Petrova Arkhipova took fourth place with 2:31:47.

Former 5000 m world record holder Abeylegessie was fifth in 2:32:15 with the early leader Kiraz eventually finishing sixth in 2:32:52

"I'm very happy to be here for the third time and win for the first" said the 32-year-old Gobena, who was finished third in Istanbul in 2010 and second in 2012.

Her only disappointment was missing out on the course record of 2:27:25, set in 2010 by her compatriot Ashu Kasim Rabo, with race organisers having high hopes that the mark might be improved upon this year.

 

Vodaphone Istanbul Marathon 2014 (36^ ed.). Hafid Chani e Hamane Gobena conquistano il posto d'onore alla Istanbul Marathon

 

Vai alla galleria fotografica sulla pagina Facebook Ultramaratone, Maratone e Dintorni: Vodaphone Istanbul Marathon 2014 (36^ ed.). Sintesi di immagini (50 photos)

 

Vedi anche il seguente articolo: Vodaphone Istanbul Marathon 2014 (36^ ed.). La mia maratona di Istanbul (Eleonora Suizzo)

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30 luglio 2014 3 30 /07 /luglio /2014 09:05

Vodaphone Instanbul Marathon 2014 (36^ ed.) Si svolgerà il 17 novembre prossimo: l'unico caso d'una maratona transcontinentale

 

Il 17 novembre 2014, si svolgerà la 36^ edizione della Vodaphone Instanbul Marathon: l'unico caso di una maratona "transcontinentale" che unisce cioè due diversi continenti: infatti il percorso di gara prevede la partenza dalla parte asiatica di Instanbul, con l'attraversamento del Bosforo, mentre l'arrivo è a in territorio europeo, davanti alla Moschea del Sultano Ahmet.

Questo di seguito è il messaggio di Osman Atakan Tekin, "maestro delle cerimonie" e "annunciatore" dell'evento.

 

Cari amici, Istanbul Marathon è l'unica maratona intercontinentale in tutto il mondo. La gara inizia nella parte asiatica di Istanbul, attraversare il ponte sul Bosforo e termina sul lato europeo di fronte alla Moschea del Sultano Ahmet. Corso conduce attraverso il Bosforo e i posti più belli di Istanbul.

Come AIMS (Association of International Maratone) Rappresentante per Türkiye e direttore fondatore di Istanbul Corno d'Oro Half Marathon, vorrei offrire Bosphorus Cruise per rilassare il corpo dopo Istanbul Marathon che si terrà il 16 novembre 2014.

Se si uniscono le nostre escursioni indimenticabili avrete la possibilità di vedere Palazzi Storici, Waterside Residenze dell'Impero Ottomano, dei ponti sul Bosforo, Asia ed Europa viste dal mare, incontrare i corridori provenienti da 85 paesi e guardare le Danzatrici del Ventre, mentre si ascoltano le musiche orientali.  

Sono la guida organizzatore & tour.

Sperando di incontrarvi ...

 Elect. Ing. Osman Atakan Tekin

Maestro di Cerimonia e annunciatore di Istanbul Marathon dal 1979

Sito web della Instanbul Marathon



Lo stesso messaggio in Inglese.
Dear Friends, Istanbul Marathon is the only intercontinental marathon race in the world. The race starts on the Asian side of Istanbul cross over the Bosphorus Bridge and ends on the European side in front of the Sultan Ahmet Mosque. Course leads through the Bosphorus and Istanbul's most beautiful places.

As AIMS (Association of Int'l Marathons) Representative for Türkiye and founder director of Istanbul Golden Horn Half Marathon (www.maratonturk.com/mavihalic), I would like to offer you Bosphorus Cruise to relax your body after Istanbul Marathon to be held on 16 November 2014.

If you join our unforgetable tours you will have chance to see Historical Palaces, Waterside Residences of   Otoman Empire, Bosphorus Bridges, Asia & Europe Continents from sea, meet runners from 85 countries   and watch Belly Dancer while listening oriental music . . .   I’m the organizer & tour guide.

Hoping to meet you…

    Elect.Eng. Osman Atakan Tekin     (www.maratonturk.com/atakan) 
    Master of Ceremony & Announcer of Istanbul Marathon since 1979

 

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4 giugno 2014 3 04 /06 /giugno /2014 06:45
Congresso Mondiale AIMS (20^ ed.). Ecco una sintesi dei temi affrontati dall'Associazione Internazionale delle Maratone e delle corse sulla lunga distanza
Riceviamo da  Alessandra Ramella PairinAIMS PR Manager per l’Italia e l’Europa, il resoconto che riassume i temi  affrontati  durante  il  20°  Congresso  Mondiale  dell’AIMS  (l’Associazione delle maratone internazionali e delle corse di lunga distanza), svoltosi a Durban in Sud Africa dal 28 al 31 maggio 2014. Per l’Italia era presente la Turin Marathon con le sue due gare appartenenti al calendario AIMS, Turin Marathon (16 novembre 2014) e Turin Half Marathon, svoltasi lo scorso weekend. 

10 milioni di corridori nel mondo prendono parte alle maratone

Si è svolto la settimana scorsa a Durban in Sud Africa (29-31 maggio 2014) - in concomitanza con la"Comrades Marathon" - il 20° Congresso Mondiale dell’AIMS, l’Associazione delle maratone internazionali e delle corse di lunga distanza, che rappresenta 370 tra le migliori gare del mondo in 102 Paesi, tra cui le maratone di Boston, Boston, Chicago, Berlino, Parigi and Tokyo.

Il presidente dell’AIMS, Paco Borao ha dichiarato che il movimento della corsa sta crescendo in tutto il mondo con una stima di 10 milioni di persone che prendono parte a una maratona o a corse di lunga distanza. Il presidente Borao ha commentato: ‘Stiamo riscontrando una crescita forte nel movimento della corsa. Correre è uno sport antico e accessibile e rappresenta una soluzione perfetta per combattere molti dei disagi della salute a livello mondiale, come ad esempio l’obesità. Come molti professionisti nel campo medico affermano in tutto il mondo: “l’esercizio fisico è la pillola perfetta”.

 

Il Congresso Mondiale si è svolto in occasione della famosissima Comrades Marathon che parte da Pietermaritzburg e finisce 89 chilometri dopo nella città di Durban. La storia di questa gara risale ai tempi di Vic Clapham nel 1921, che potè personificare la fine della Prima Guerra Mondiale e la gara è realizzata per celebrare lo spirito dei camerati caduti in questo conflitto.

Performance atletica: “E’ il cervello l’organo critico”. Il Professore Tim Noakes, esperto mondiale delle ricerche in campo sportivo, ha relazionato al Congresso i suoi studi nell’ambito delle performance atletiche. Ha sottolineato il fatto che la maggior parte degli sprinter di livello mondiale sia originario dell’Africa Occidentale e soprattutto da americani le cui origini sono da ricercare in tale parte, mentre la maggior parte degli atleti che concorrono al top nelle lunghe distanze provengono dall’Africa Orientale.

Il prof. Noakes ha dimostrato attraverso considerevoli ricerche questo ultimo aspetto, che porta questi atleti a dominare nelle maratone di tutto il mondo. In conclusione, molti fattori combinati insieme, permettono agli atleti provenienti dalla regione africana della Rift Valley in Africa, che si suppone sia la culla dell’uomo, un vantaggio fisico, comportamentale e psicologico.

Anche se sembra ci siano delle variabili genetiche che distinguono gli atleti africani dagli europei per esempio, questi fattori non spiegano tutto. In generale, gli europei tendono a essere più alti e ad avere dei muscoli più pesanti. Gli africani dell’est sono invece generalmente di statura più bassa e pur pesando meno hanno considerevoli forza e potenza nella loro muscolatura.

Il professor Noakes ha dimostrato che quanto minore è il tempo in cui il piede del corridore appoggia sul suolo, quanto più veloce è il corridore stesso. Per sostenere a lungo il corridore nella fase aerea avendo un minore tempo di contatto con il terreno, l’atleta necessita di una una grande forza muscolare. Il fenomeno etiope Haile Gebrselassie è stato portato ad esempio. Il prof. Noakes afferma che nonostante Gebrselassie abbia un fisico asciutto, la forza dei suoi muscoli potrebbe essere confrontata con quella degli atleti del sollevamento pesi, che però hanno una massa muscolare ben maggiore.

C’è una correlazione reale tra il successo dei corridori di lunghe distanze africani e il fatto che essi in giovane età corrano ogni giorno per raggiungere le loro scuole e per fare ritorno a casa. Nel 1992 il vincitore della maratona di New York, Willie Mtolo, durante una conferenza stampa raccontò di quando da piccolo correva per trentadue chilometri ogni giorno per frequentare la scuola.

Vivere e correre in altitudine forniscono un grande vantaggio quando le competzioni sono al livello del mare. Il desiderio di raggiungere un successo economico capace di cambiare la vita è un altro dei punti chiave motivazionali per molti atleti africani.

Il prof. Noakes ha anche parlato di un “pericolo di stereotipia” che molti corridori africani hanno prima delle competizioni a causa della loro percepita bravura nelle corse di lunga distanza. La leggenda e la storia della loro eccellenza e del loro essere così forti dà loro un vantaggio competitivo rispetto agli altri corridori.

 

Calciatori brasiliani, chef francesi e maratoneti africani! Il professor. Noakes ha affermato che anche il cervello influisce molto sul corpo sia per quanto riguarda le informazioni e le motivazioni che trasferisce al corpo. Per questo motivo ha fatto riferimento al grande Sir Roger Bannister, che il 6 maggio 1954 ha corso il miglio in meno di quattro minuti. Quando gli fu chiesto quale fosse il fattore critico per questa performance atletica, lui rispose “E’ il cervello, l’organo critico”.

 

A Durban i direttori delle maratone di tutto il mondo hanno avuto la possibilità di incontrare e di ascoltare le parole di Blanche Moila, prima donna di colore a sottolineare il valore dello sport in Sud Africa, che per questo fu acclamata dai prigionieri di Robben Island negli anni Ottanta. Moila è un ispiratrice per molti, ma soprattutto per le donne e per la comunità nera quando il Sud Africa lottava per l’uguaglianza e la democrazia. Moila ha sottolineato anche la necessità di modelli forti sul ruolo delle donne e del grande supporto che esse necessitano per ottenere maggiori successi in Africa e nel mondo dell’atletica.

E’ intervenuta anche la medaglia d’argento olimpica Elana Meyer, che ha raccontato delle sue frustrazioni negli anni in cui il Sud Africa era isolato dal resto del mondo sportivo durante l’apartheid e il suo finale sollievo nel poter partecipare e vincere una medaglia a Barcellona nel 1992.

La conferenza ha inoltre potuto ascoltare le parole di uno dei più importanti rappresentanti degli atleti Luis Posso circa la necessità per gli organizzatori di gare e per i media di promuovere le storie che stanno dietro agli atleti africani. Queste storie sono apprezzate e diventano ispiratrici di valori legati al successo nella vita e nell’atletica.
Quest’anno il debutto sulla maratona a Londra dell’eroe olimpico Mo Farah ha permesso di raggiungere un milione di “follower” su twitter.

 

Cheryl Winn, direttore del comitato organizzatore della Comrades Marathon, ha riassunto con un antico proverbio africano il perché correre sia così importante in Africa:

 

“Ogni giorno, in Africa, una gazzella si sveglia. Sa che dovrà correre più del leone, altrimenti morirà.

Ogni giorno, in Africa, un leone si sveglia.

Sa che dovrà correre più della gazzella, altrimenti morirà di fame.

Ogni giorno, non importa che tu sia leone o gazzella.

Quando il sole sorge in Africa tu sai che è meglio correre”

 

Successo elettorale:

Presidente: Paco Borao (Valencia Marathon-Spagna)

Vice Presidente: Martha Morales (Marathon International Tangamanga-Messico)

Tesoriere: Al Boka (Las Vegas Marathon,USA)

Consigliere: Andrea Eby (Vancouver Marathon-Canada)

Consigliere: Fernando Jamarne (Marathon de Santiago-Cile)

Consigliere: Mistugi Ogata, Ph.D. (Fukuoka Marathon-Giappone)

Il 21° Congresso Mondiale dell’AIMS è stato assegnato a: Quito Ultimas Noticias 15 Km, Quito, Ecuador e avrà luogo tra il 2 e il 5 giugno 2016.

 

Il copyright delle foto è di Francis Kay dello sponsor dell’AIMS, marathon-photos.com

 

Una è la fotografia dell’AIMS Board: Fila posteriore da sinistra a destra: Gary Boshoff, Fernando Jamarne, Bruno Boukobza, Andrea Eby, Mitsugi Ogata, Mark Milde. Fila anteriore da sinistra a destra: Al Boka, Martha Morales, Paco Borao, Dave Cundy, Hugh Jones

 

 

 

 


Per altre informazioni contattare:

Peter McLean Responsabile per le PR dell’AIMS a livello globale - peter@prexcellence.com oppure Gordon Sheach gordon@prexcellence.com

oppure Delaine Cools AIMS PR Manager per il Sud Africa delaine@comrades.com

oppure Gary Boshoff AIMS PR Manager per il continente africano gary8boshoff@gmail.com

oppure Alessandra Ramella Pairin AIMS PR Manager per l’Italia e per l’Europa europe.aims@gmail.com

 

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Presentazione

  • : Ultramaratone, maratone e dintorni
  • : Una pagina web per parlare di podismo agonistico - di lunga durata e non - ma anche di pratica dello sport sostenibile e non competitivo
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  • Ultramaratone, maratone e dintorni
  • Mi chiamo Maurizio Crispi. Sono un runner con oltre 200 tra maratone e ultra: ancora praticante per leisure, non gareggio più. Da giornalista pubblicista, oltre ad alimentare questa pagina collaboro anche con altre testate non solo sportive.
  • Mi chiamo Maurizio Crispi. Sono un runner con oltre 200 tra maratone e ultra: ancora praticante per leisure, non gareggio più. Da giornalista pubblicista, oltre ad alimentare questa pagina collaboro anche con altre testate non solo sportive.



Etnatrail 2013 - si svolgerà il 4 agosto 2013


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Il perchè di questo titolo

DSC04695.jpegPerchè ho dato alla mia pagina questo titolo?

Volevo mettere assieme deio temi diversi eppure affini: prioritariamente le ultramaratone (l'interesse per le quali porta con sè ad un interesse altrettanto grande per imprese di endurance di altro tipo, riguardanti per esempio il nuoto o le camminate prolungate), in secondo luogo le maratone.

Ma poi ho pensato che non si poteva prescindere dal dare altri riferimenti come il podismo su altre distanze, il trail e l'ultratrail, ma anche a tutto ciò che fa da "alone" allo sport agonistico e che lo sostanzia: cioè, ho sentito l'esigenza di dare spazio a tutto ciò che fa parte di un approccio soft alle pratiche sportive di lunga durata, facendoci rientrare anche il camminare lento e la pratica della bici sostenibile. Secondo me, non c'è possibilità di uno sport agonistico che esprima grandi campioni, se non c'è a fare da contorno una pratica delle sue diverse forme diffusa e sostenibile. 

Nei "dintorni" della mia testata c'è dunque un po' di tutto questo: insomma, tutto il resto.

Archivi

Come nasce questa pagina?

DSC04709.jpeg_R.jpegL'idea motrice di questo nuovo web site è scaturita da una pagina Facebook che ho creato, con titolo simile ("Ultramaratone, maratone e dintorni"), avviata dall'ottobre 2010, con il proposito di dare spazio e visibilità  ad una serie di materiali sul podismo agonistico e non, ma anche su altri sport, che mi pervenivano dalle fonti più disparate e nello stesso tempo per avere un "contenitore" per i numerosi servizi fotografici che mi capitava di realizzare.

La pagina ha avuto un notevole successo, essendo di accesso libero per tutti: dalla data di creazione ad oggi, sono stati più di 64.000 i contatti e le visite.

L'unico limite di quella pagina era nel fatto che i suoi contenuti non vengono indicizzati su Google e in altri motori di ricerca e che, di conseguenza, non risultava agevole la ricerca degli articoli sinora pubblicati (circa 340 alla data - metà aprile 2011 circa - in cui ho dato vita a Ultrasport Maratone e dintorni).

Ho tuttavia lasciato attiva la pagina FB come contenitore dei link degli articoli pubblicati su questa pagina web e come luogo in cui continuerò ad aprire le gallerie fotografiche relative agli eventi sportivi - non solo podistici - che mi trovo a seguire.

L'idea, in ogni caso, è quella di dare massimo spazio e visibilità non solo ad eventi di sport agonistico ma anche a quelli di sport "sostenibile" e non competitivo...

Il mio curriculum: sport e non solo

 

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Statistiche generali del magazine dalla sua creazione, aggiornate al 14.04.2014

Data di creazione 12/04/2011
Pagine viste : 607 982 (totale)
Visitatori unici 380 449
Giornata record 14/04/2014 (3 098 Pagine viste)
Mese record 09/2011 (32 745 Pagine viste)
Precedente giornata record 22/04/2012 con 2847 pagine viste
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